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Come diventare capotreno e quanto guadagna 

Dopo aver visto ed esaminato la figura del macchinista, scopriamo oggi come diventare capotreno. Se da una parte c’è chi permette al convoglio ferroviario di percorrere il cammino previsto in sicurezza, dall’altra c’è chi si occupa dei passeggeri e delle loro esigenze, e questo è proprio il capotreno. Possiamo definirlo come un vero e proprio punto di riferimento a bordo treno, sia per i viaggiatori sia per tutto il resto del personale. 

Per questi motivi, scoprire oggi come si diventa capotreno è molto vantaggioso: nel nostro Paese, si tratta di una figura sempre molto richiesta, oltre che dal fascino intramontabile, raffigurata in film e serie TV. 

Ma come diventare capotreno? È necessario seguire un corso, superare un concorso o avere dei precisi requisiti fisici? E quanto guadagna un capotreno? Scopriamo tutto ciò che c’è da sapere sulla professione in questo articolo. 

Capotreno cosa fa: le mansioni

Prima di affrontare la formazione necessaria, però, cerchiamo di capire il capotreno cosa fa e che ruolo ha a bordo del treno. Un po’ te lo abbiamo già accennato: si tratta di una figura estremamente importante, di riferimento per tutte gli altri lavoratori a bordo e per i passeggeri. 

Proprio come dice il suo nome, infatti, il capotreno è a capo del treno. Di conseguenza è lui a gestire tutte le operazioni a bordo e a farsi carico delle numerose responsabilità, prima tra tutte la sicurezza dei viaggiatori. 

Ma cosa fa il capotreno più nel dettaglio? Si occupa di: 

  • Controlla i biglietti dei passeggeri, verificando che siano stati obliterati e che riportino le date esatte (vedi anche: come diventare controllore Trenitalia) 
  • Controlla che ogni cosa a bordo funzioni correttamente: luci, aria condizionata e riscaldamento, freni, porte e servizi. Il treno è il suo bambino, ed è suo compito verificare che la sicurezza dei passeggeri sia garantita a bordo e che tutto funzioni come deve.
  • Apre le porte all’arrivo in una stazione, e le chiude in ripartenza: è lui che si accerta che tutti siano saliti/scesi e che il treno sia pronto per rimettersi in movimento. 
  • Assiste e fornisce informazioni ai passeggeri, sia in casi ordinari sia (soprattutto) quando si verificano ritardi o cancellazioni.
  • Segnala anomalie quando necessario
  • Gestisce le emergenze e i piccoli guasti a bordo
  • Controlla la pulizia dei vagoni e degli spazi del convoglio, per garantire ai passeggeri un viaggio quanto più agevole e piacevole possibile

L’importanza della comunicazione tra capotreno e macchinista, poi, è la base perla buona riuscita di un viaggio del convoglio. Per questo motivo è fondamentale la collaborazione tra queste due figure. Quando necessario, il capotreno si occupa anche di prestare assistenza al macchinista

Non dimentichiamo poi che diventare capotreno significa, in un certo senso, diventare il volto dell’azienda da quel momento in poi. Questo vuol dire avere una grande responsabilità anche di immagine. 

Come diventare capotreno: percorso

Vediamo adesso finalmente come diventare capotreno: se questa professione ti incuriosisce, sarai felice di sapere che il percorso per intraprenderla è aperto bene o male a tutti. Infatti, non esiste uno specifico corso da capotreno da frequentare all’università per lavorare a bordo. È comunque necessario studiare, come vedremo tra poco, ma per molto meno tempo. 

In compenso, però, sono necessari determinati requisiti fisici e non per diventare capotreno in Trenitalia e nelle altre aziende ferroviarie del nostro Paese. Quali? Scopriamolo subito. 

Requisiti fisici del capotreno

Per garantire prestazioni elevate e la giusta attenzione nei confronti delle esigenze dei passeggeri e del funzionamento del treno, sono richiesti diversi requisiti fisici al capotreno. 

In particolare, parliamo di: 

  • Altezza minima: come capita per gli hostess di volo, anche in questo caso  è richiesta un’altezza minima. In particolare, per diventare capotreno devi raggiungere almeno 1.55 m. 
  • Udito: deve essere sufficiente per gestire conversazioni telefoniche senza problemi e, soprattutto, per sentire i segnali di allarme e le comunicazioni radio. 
  • Vista: sono richiesti almeno 8/10 complessivi. In ogni caso, l’occhio messo peggio non deve avere meno di 3/10. 

Altri requisiti per diventare capotreno 

Per poter diventare capotreno, poi, avrai bisogno di tre certificati di idoneità: 

  • Attività di Supporto Condotta (Disp. 55/06 p.1);
  • Preparatore dei Treni (PDT Disp 55/06 p.42);
  • Accompagnamento dei Treni (ADT Reg 995/16)

Inoltre, un’altra condizione indispensabile per lo svolgimento di questa professione è il possesso delle giuste competenze tecniche. Di questo però non devi preoccuparti, perché riceverai tutta la formazione necessaria durante il periodo dedicato all’apprendimento previsto dal contratto di apprendistato professionalizzante. 

In questa fase verrai seguito da un tutor che abbia almeno tre anni di esperienza, e che saprà guidarti verso la professione nel migliore dei modi. 

Infine, ricorda che per diventare capotreno e candidarsi è necessario avere almeno 18 anni compiuti e aver conseguito il diploma di scuola superiore. 

Leggi anche: Prendere il diploma da privatista: come fare?

Corso capotreno: la formazione 

Quando la tua candidatura va a buon fine, sono le Ferrovie dello Stato (o un’altra azienda ferroviaria) ad occuparsi della tua formazione e fornirti un ottimo corso capotreno.

E come ti dicevamo c’è un po’ da studiare, sì, ma per molto meno tempo: infatti, si tratta di un corso di formazione della durata di 6 mesi, erogato soltanto da enti riconosciuti dall’Agenzia nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie

È qui che imparerai tutto ciò che ti serve sapere sul tuo futuro ruolo, sulle principali funzioni e responsabilità relative. 

Anche a livello tecnico riceverai la formazione necessaria, imparando argomenti che riguardano:

  • regolamento dei segnali
  • apparecchiature e dotazioni di bordo
  • dispositivi del veicolo
  • misure di sicurezza in caso di emergenza
  • arresto del convoglio
  • infrastrutture e circolazione


Una volta completato il corso da capotreno riceverai le certificazioni che abbiamo visto in precedenza e sarai pronto per salire a bordo e lavorare, con tanto di cappellino e fischietto!

Diventare capotreno: la candidatura 

Se vuoi scoprire come diventare capotreno, può essere utile sapere come funziona la candidatura da inviare. O meglio, cosa devi aspettarti una volta che ti candidi per un’offerta di lavoro.

Inizialmente viene visionato il CV, perciò ti raccomandiamo di adattare e ottimizzare il tuo curriculum in modo che sia scansionabile, ma anche personale e curato. 

A questo punto, se superi la selezione iniziale dovrai sottoporti anche ai seguenti step: 

  • Assessment online: è un test scritto che si svolge online e prevede domande che mirano a valutare abilità e attitudini del candidato;
  • Colloquio motivazionale: parlerai con gli HR recruiter e lascerai intendere le tue motivazioni e le tue abilità.
  • Colloquio tecnico: a questo punto sarà un manager a valutarti, e in particolare a esaminare le tue competenze scolastiche e di ragionamento.
  • Test di valutazione sulla lingua inglese  

In alcuni casi è possibile che la selezione sia ancora più estesa e che preveda anche:

  • test di personalità
  • prova manuale 
  • prova di efficienza fisica 

Qualità personali del capotreno  

Le competenze tecniche sono indispensabili per diventare capotreno: non solo devi conoscere il funzionamento di ogni parte del treno, ma anche il regolamento ferroviario. Questo però non basta: come è chiaro, il capotreno è una figura che lavora a stretto contatto con il pubblico e con altri professionisti. Pertanto, sono necessarie anche diverse competenze trasversali, ovvero qualità personali come: 

  • Pazienza e disponibilità:  devi essere sempre cordiale e disponibile a rispondere alle domande e alle esigenze dei passeggeri. Soprattutto in caso di ritardi e rallentamenti, le persone potrebbero diventare irrequiete ed è a te che chiederanno spiegazioni e soluzioni. Mantieni la calma e sii gentile, sempre!
  • Fermezza: allo stesso tempo, però, devi avere la capacità di mantenere la tua posizione davanti alle ingiustizie. Se qualcuno sale senza aver pagato il biglietto, deve essere sanzionato.
  • Attenzione e precisione: molte cose dipendono da te. La ripartenza del treno, per esempio, così come la sicurezza di una porta funzionante che ha un viaggiatore che deve scendere: sei tu a doverti assicurare che sia effettivamente così. E, se non lo è, avvisare prontamente con una comunicazione. Per questi motivi, devi essere sempre vigile, preciso e attento. 

Leggi anche: Controllore di volo o del traffico aereo: come diventarlo?

Quante ore lavora un capotreno? 

Anche chiedersi quante ore lavora un capotreno è una domanda lecita, se stai prendendo in considerazione questa strada professionale. In genere, parliamo di un orario di lavoro di 36 ore a settimana, il quale prevede un’oscillazione settimanale nella programmazione dei turni di +6 ore -6 ore.

Per fare un esempio, puoi lavorare di lunedì dalle 13 alle 21, mentre il giorno dopo dalle 6 alle 13, per poi riattaccare alle 21 fino alle 6 del giorno successivo. 

Attenzione, quindi, perché per quanto il lavoro possa essere affascinante e intrigante, la vita da capotreno può rivelarsi piuttosto stressante e frenetica. È spesso richiesta più flessibilità di quella che si dovrebbe dare al lavoro, sacrificando spesso e volentieri il proprio preziosissimo tempo libero. Ricordati sempre, in questa professione come in tutte le altre, che l’equilibrio tra lavoro e vita privata è un fattore indispensabile da tenere in considerazione. Cerca sempre ambienti di lavoro che ti assicurino un giusto equilibrio, o altrimenti non riuscirai a goderti né il lavoro, anche se di base ti piace, né la vita in sé per sé. 

Quanto guadagna un capotreno: stipendio

E adesso scopriamo anche del capotreno stipendio ed extra eventuali. Considerata la posizione di grande responsabilità, infatti, lo stipendio di un capotreno non è limitato al minimo contrattuale, ma prevede anche:

  • aumenti per anzianità
  • assegni personali
  • compensi legati alle ore di straordinari effettuate
  • indennità per lavoro notturno, festivo e domenicale
  • tredicesima
  • quattordicesima
  • trasferte e altre attività fuori sede

Basandoci sul contratto CCNL, possiamo evincere che la retribuzione mensile netta corrisponda ad un minimo di 1800€, a cui vanno poi sommate le altre voci in base al caso specifico. 

In via generale, parliamo di uno stipendio annuo lordo minimo di 24.000€, e medio di 32.000€. Naturalmente gli anni di esperienza giocano un ruolo fondamentale sullo stipendio percepito, così come la quantità svolta di lavoro straordinario e notturno.

Detto questo, sai tutto su come diventare capotreno: adesso sta a te decidere se è questa la strada giusta per te Facci sapere nei commenti cosa ne pensi, e continua a seguirci se hai ancora dubbi sul tuo futuro: qui su Orientativamente trovi tante altre possibili strade che potrebbero fare al caso tuo! 

Riparti da qui: Maggiordomo: cosa fa, percorso e stipendio

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