Sei alle superiori e odi tutto, hai tre verifiche al giorno e i professori, ne sei convinto, ce l’hanno con te. Oppure sei già più grande, magari lavori ma sei un po’ pentito di esserti fermato al terzo anno e non aver preso il diploma. O ancora, per motivi di salute/familiari/qualsiasi altra cosa non riesci più a frequentare la scuola.
In ogni caso, sai che puoi studiare da casa e presentarti a scuola solo per dare gli esami? Ebbene sì, puoi iniziare a studiare da privatista e ottenere così anche il diploma: vediamo oggi come e cosa devi assolutamente sapere prima di prendere la decisione di fare la maturità da privatista.
Potrebbe interessarti anche: Cosa fare dopo la maturità: orientamento post diploma
Indice
Sei sicuro di voler prendere il diploma da privatista?
Piccola premessa, io ho deciso di studiare da privatista e mi sono diplomata così, quindi tutto ciò che ti dirò oggi sappi che non è aria fritta ma il frutto di un’esperienza che, personalmente, è costata pochissimi soldi ma davvero tanta fatica.
Innanzitutto, pensa bene a quali sono le motivazioni che ti stanno spingendo verso questa idea. Lo so che la scuola può essere un vero inferno, fidati, ma sei veramente sicuro di non riuscire a stringere i denti e proseguire?
Studiare da privatista non è una passeggiata, e inoltre sarai da solo per la maggior parte della tua giornata. La solitudine, soprattutto in adolescenza, può lasciare dei segni molto profondi: hai qualcuno con cui passare il pomeriggio qualche volta a settimana?
Se hai motivazioni veramente serie o la sola idea di mettere piede a scuola un’altra volta ti toglie il fiato, allora mi sento di consigliarti questa strada.
Quanto costa un diploma da privatista?
Il costo per prendere il diploma da privatista dipende da te. La prima possibilità che hai per fare la maturità da solo è affidarti a uno di quei centri specializzati come Cepu, Grandi Scuole o altri istituti privati e parastatali, che però sono noti per non essere proprio economici. Lo so che cosa starai pensando: ma come! Prima hai detto che non ti è costato niente e ora invece questo!
Sì, infatti quella è solo una delle due opportunità che hai.
La seconda è contare SOLO sulle tue forze: diventare il professore di te stesso, studiare da casa per i fatti tuoi e presentarti a scuola per verificare quanto appreso. Io, con la tirchieria da genovese che mi contraddistingue, ho fatto così.
E sai quanto ho speso in tutto per diplomarmi? 12€.
(adesso dovrebbero essere 16, ma poco cambia)
Potrebbe interessarti anche: Come diventare insegnante di sostegno: corso e requisiti
Non spaventarti, ma…
…voglio fare delle premesse. Studiare senza la supervisione di nessuno non è per niente facile e, così come nello smart working, non tutti sono capaci di autogestirsi. Io sono sempre stata una macchina da studio, perciò ho preso questa avventura come una sfida personale ed è andata più che bene, ma ognuno ha bisogno dei suoi tempi, dei suoi spazi e di regole dettate da se stesso o da altri.
Sapersi auto-imporre di studiare anche quando non c’è nessuno lì a spronarti (obbligarti) è difficile, soprattutto quando la tua postazione studio è la più grande fonte di distrazioni: camera tua. C’è Netflix sempre lì pronto a essere guardato, c’è la Play Station, c’è il cellulare che puoi usare senza che il prof ti becchi e te lo ritiri… Sapresti resistere a tutto questo?
Magari potrebbe aiutarti scoprire come funziona la tecnica del pomodoro! Aiuta a mantenere la concentrazione e aumentare così la produttività nello studio.
Ci tengo inoltre a dirti che, a proposito di professori, se hai pensato che quelli della tua scuola ce l’avevano con te, quelli che ti esamineranno come privatista quasi sicuramente ce l’avranno con te. Non è una regola universale ovviamente, ma è un fatto comune che i professori non vedano di buon occhio i privatisti.
Anche con me è stato così, ho ripetuto programmi interi praticamente cantando, ma continuavano a guardarmi come per dire: “un’altra che ha pagato per non studiare.” E io invece avevo passato ore e ore a farmi il c… carico. A farmi il carico.
Insomma, metti in conto che probabilmente non avrai i voti che meriti.
Come studiare da privatista: l’iter da seguire
Per poter essere uno studente privatista “in regola”, devi:
- Scegliere l’istituto e l’indirizzo per cui vuoi dare gli esami.
Considera che praticamente tutte le scuole offrono la possibilità di studiare da sé, basta chiedere. Prendendo come esempio questo istituto, come vedi alcuni siti delle scuole hanno un’area totalmente dedicata ai privatisti.
Leggi qui: Come scegliere il liceo: guida alle superiori - Fissare un colloquio con il preside dell’istituto.
In questo incontro, ti parlerà delle modalità d’esame, ti farà compilare un modulo e, infine, ti fornirà tutto il programma da studiare. Solitamente è un po’ ridotto rispetto a quello che studiano gli alunni frequentanti, ma non sempre è così ovvio.
Questa è una grande differenza con i bambini e ragazzi che fanno homeschooling: in quel caso infatti il programma è stabilito dai genitori stessi. - Esami di idoneità.
Per il passaggio da una classe all’altra, intorno ai primi di settembre ti recherai a scuola e sarai interrogato: vediamo qui sotto le modalità in cui possono svolgersi questi esami. Per l’ ultimo anno, cioè per l’ammissione alla maturità, si svolgeranno a inizio maggio. Pensa quanto può essere tosta!
Ricorda che, se sei indietro di un paio d’anni, puoi decidere e richiedere di studiare due anni in uno. Se poi hai superato il diciannovesimo anno d’età puoi fare insieme fino a cinque anni. Le cose si complicano, ma se senti di esserne in grado e vuoi recuperare il tempo perché no?
Potrebbe interessarti anche: Dare ripetizioni: online, dal vivo e come trovare alunni
Come sono gli esami di idoneità per privatisti?
Ogni scuola ha le sue metodologie di esame, perciò non esiste un esame di idoneità standard: in linea di massima, sono questi tre tipi.
- Come se fosse un esame di Stato.
Fai un’unica interrogazione con tutti i professori interessati. Come un cerotto: via tutto in un colpo. Ha i suoi pro ma anche i suoi contro, come per esempio il fatto di trovarti davanti a una decina di professori sconosciuti. - Ogni professore ti interroga privatamente.
Solitamente in questo caso hai 3 o 4 esami al giorno, per ottimizzare i tempi. Però ricorda che di ogni materia (o quasi) fai scritto e orale: prendi tutte le materie che hai, moltiplicale per due. Quanto ti è uscito? Venti? Ventidue? Ecco quanti esami avrai! - Divisione degli esami a tre a tre.
Quando mi è capitato, una mattina avevo l’interrogazione di italiano, inglese e spagnolo (che bella triade, eh?!), il pomeriggio dopo storia, diritto e matematica e così via. Un po’ più veloce, un po’ meno peggio di quello globale, ma pur sempre molto tortuoso.
Io ho provato tutte e tre le situazioni quando ho deciso di studiare da privatista, e la verità è che non c’è uno meglio o uno peggio: ognuno di questi metodi ha i suoi vantaggi e i suoi difetti. Per quanto riguarda l’ansia penso sia abbastanza normale averla in tutte e tre le situazioni…
Però vedila così: a scuola hai cinquanta interrogazioni all’anno perciò hai ansia per mesi e mesi. Così invece è una valanga di ansia super concentrata. In pratica risparmi le energie per poi consumare le paure tutte in una volta.
Ah! Voglio avvisarti di una cosa. Per iscriverti all’esame di Stato, per esempio del 2022, entro fine novembre 2021 devi aver pagato il bollettino (quello dei 12€ che ti dicevo prima). Ci tengo a dirtelo perché a me nessuno mi aveva avvisato, ho avuto l’immensa fortuna che a una ragazza che seguo su Instagram venisse in mente di fare una story su Instagram con quel foglio. In fondo alla pagina c’era scritto: entro il 29 novembre. Era il 27. E io non ne sapevo niente.
Grazie, Claudia, se sono diplomata è anche e soprattutto merito tuo.
Potrebbe interessarti anche: Come organizzare lo studio al meglio
Come studiare da privatista (e sopravvivere)

Veniamo adesso alla parte più importante: hai deciso ormai, vuoi prendere il diploma e studiare da privatista. T
i sei iscritto, hai tutto il programma tra le mani e sei pronto a cominciare. È fine settembre, hai un anno (o otto mesi, se fai la maturità) per prepararti al meglio.
Come fare? Considerando che ognuno trova strada facendo il metodo di studio che più gli si addice, oggi ti dico come, arrangiandomi, ho fatto io.
- Libri?
Subito ti renderai conto che per studiare ci vuole un libro, o qualcosa di simile. Solitamente la scuola a cui fai riferimento dovrebbe averti fornito dei titoli consigliati proprio nel programma – e se così non fosse puoi telefonare e domandare. Io, però, che come ti dicevo sono genovese e di comprare libri da usare per tre mesi proprio non avevo voglia, ho fatto diversamente.
Ho comprato dei quaderni – molto più economici – diciamo uno per materia, e ho costruito i miei libri. In pratica, cercavo su internet ogni argomento segnato sul programma, prendevo in considerazione più pagine e articoli per esser sicura di avere tutte le informazioni a riguardo, e poi me lo riscrivevo a parole mie sul mio quaderno.
È un ottimo metodo perché già mentre scrivi memorizzi più di quanto credi, ma mi rendo conto che non per tutti riempire quaderni interi di parole possa essere proprio così entusiasmante. Solo gli amanti della cancelleria e del lettering come me capiranno…
Comunque, c’è sempre un’alternativa: il computer. Lo stesso lavoro lo puoi fare in digitale, risparmi anche i soldi dei quaderni e sei più eco-friendly. - Sottotitolare.
Dopo aver scritto tutti gli argomenti (o aver comprato il libro) passi alla sottolineatura delle parole chiave, dei concetti che ti devono saltare all’occhio e alla memoria quando poi devi ripetere. Usa più colori: sviluppa e sfrutta la tua memoria fotografica.
E in più la Stabilo sarà fiera di te. - Ripetere.
Anche qui: ognuno fa a modo proprio. Io però ti consiglio di ripetere ad alta voce perché aiuti il te stesso del futuro a ricordare meglio. Per quanto riguarda il metodo, io leggevo un paragrafo e subito lo ripetevo; ne leggevo un altro e ripetevo il nuovo insieme al precedente. Ogni volta partivo dall’inizio per arrivare a ripetere fino all’ultimo argomento letto.
Chiamavo questo metodo il lavaggio del cervello: effettivamente è un po’ pesante, ridondante e matto, però ti assicuro che funziona. - Archiviazione.
Se mancano ancora tre mesi all’inizio degli esami, archivia momentaneamente quella materia, fai lo stesso procedimento con le altre e poi archivia anche quelle. - Riesumazione.
In prossimità degli esami, poi, riprendile una per una, leggi tutto e ripeti direttamente. Ti renderai conto di quanto bene ricordi tutto: il cervello immagazzina informazioni che nemmeno ci accorgiamo di aver appreso!
La cosa bella dello studiare con un criterio è che le informazioni ti rimangono, te le ricorderai per moltissimo tempo. Hai presente il limo del Nilo che rendeva la terra fertile? Hai presente vassalli, valvassori e valvassini? La Mesopotamia cioè la terra tra i due fiumi?
Ecco, siamo a questi livelli.
Comunque sia ti lascio qui alcuni libri che potrebbero esserti utili come accompagnamento al tuo percorso da privatista. Alcune guide, diciamo, per rimanere sempre sul binario.
Ti ricordo che puoi acquistare tutti questi libri e molti altri prodotti con il bonus cultura, se sei neo-maggiorenne. A tal proposito, ti lascio qui alcune idee su cosa comprare con 18app su Amazon.
Piccoli accorgimenti per studiare da privatista efficacemente
Come abbiamo detto, studiare da soli è un azzardo anche e soprattutto per quanto riguarda il benessere psicologico. Ti darò questi stessi consigli nell’articolo riguardo allo smart working, questo perché la situazione che vivrai è pressoché la stessa!
Assumi alcune buone abitudini per non rischiare di perdere te stesso:
- Svegliati presto.
Lo so che quando si è giovani e non si deve andare da nessuna parte, in qualche modo si finisce sempre ad addormentarsi alle tre del mattino e svegliarsi alle due del pomeriggio. Ecco, cerca di evitare questo pericoloso circolo e imponiti una sveglia umana. Diciamo che tra le sei e le otto del mattino dovresti essere in piedi. - Esci.
Accompagna tua nonna al mercato (non vai a scuola al mattino, approfittane!), fai due passi in pista ciclabile, vai tu a fare la spesa…
Insomma, cerca di non diventare un Hikikomori (riguardo a questo, ti rimando QUI ad un’associazione molto preparata a riguardo. Se pensi di essere a rischio o di far parte della categoria dovresti dargli un’occhiata). - Incontra i tuoi amici!
È vero, non frequenti più la tua classe, ma ho la certezza che qualche amico con cui uscire lo hai. E se invece non è così, cercane di nuovi! Internet ha così tante possibilità, usalo per legare con qualcuno con cui condividi passioni e interessi. - Uno sport?
Per esempio, poi, potresti iniziare un’attività sportiva. Questo ti fa sia uscire di casa, sia mantenere in forma, sia conoscere nuove persone! Boom! Tre piccioni con una fava. Diventi pure il personal trainer di te stesso, e magari scopri veramente una passione per lo sport.
E ora che ti sei diplomato da solo e ti sei preso questa soddisfazione con la vita, puoi iniziare a pensare a cosa fare dopo la maturità: le possibilità sono tantissime.
Cosa ne pensi? Ti senti pronto a studiare da privatista e sfidare le tue capacità organizzative e il tuo senso di responsabilità? Be’, allora fallo! E poi torna a farci sapere nei commenti com’è andata!
Leggi anche: Programma Affiliazione Amazon: come guadagnare con i link affiliati
Clicca qui per tornare all’indice
I NOSTRI ULTIMI ARTICOLI QUI SOTTO
Ciao
Sono cecilia vorrei chiederti
Anche se non ho frequentato 2-3-4 anno posso inviare la domanda per accedere agli esami di stato? Ho 31 anni grazie Attendo il tuo riscontro
Ciao! Sì, ma dovresti prima dare gli esami di idoneità per gli anni che ti mancano, ovvero 2°,3°.4° e 5°. Dal 19esimo anno di età in poi è possibile mettere insieme più anni in uno, anche tutti e 5 -come ho fatto io- e rimettersi così in pari per la maturità. Nel tuo caso quindi si tratterebbe di studiare 4 anni in 1 e intanto iscriverti all’Esame di Stato (dovresti farlo entro fine novembre circa). Poi dare gli esami di idoneità -che di solito in questo caso si fanno a maggio- e dopo un mese partire con quelli di maturità. È una bella sfida ma si può fare 🙂
Se invece preferisci puoi tranquillamente spezzare gli anni mancanti: puoi fare 2 anni in 1 per due volte per esempio!
Buongiorno ho 25 anni e una qualifica professionale, se ho capito bene dovrei o fare un esame di idoneità e poi la maturità oppure fare tutti e due insieme?
Ciao! La qualifica professionale corrisponde al completamento dei primi tre anni di studio, perciò ciò che ti manca sono gli esami di idoneità per il superamento del quarto anno, gli esami di idoneità per il superamento del quinto anno + l’esame di maturità. Gli esami di idoneità puoi darli tutti insieme (2 anni in 1) oppure un anno per volta, come preferisci. Anche la maturità puoi decidere di farla nello stesso anno oppure dividerla in base a quanto tempo hai per prepararti. Considera che, se decidi di fare gli esami di idoneità nello stesso anno della maturità, allora si svolgeranno entro maggio. Se li fai da soli, invece, saranno quasi sicuramente a settembre.
Ciao, scusami, i link ai libri non si vedono, potresti rimetterli? Ti ringrazio, e complimenti per l’articolo, sto meditando di iniziare a studiare da privatista e queste indicazioni mi sono state molto utili. Posso chiederti anche in quale indirizzo ti sei diplomata?
Ciao! Grazie per i complimenti, è sempre un piacere sapere che un articolo risulti utile a chi lo legge, soprattutto questo! Dovrei aver risolto il fatto dei link: ora dovrebbero essere cliccabili. Per rispondere alla tua domanda, dopo aver frequentato liceo scientifico, classico e indirizzo tecnico, all’ultimo ho deciso di studiare da privatista Servizi per la sanità e l’assistenza sociale (Ex servizi socio-sanitari): è per questo che di molte materie dovevo recuperare tutti e 5 gli anni! Non mi sono fatta mancare nulla, insomma, ahaha. 🙂 Buona fortuna per tutto!
Grazie! Perdonami se ti rispondo solo adesso. In effetti vorrei iniziare da settembre/ottobre a studiare da privatista, il problema è che dovrei recuperare i programmi di tutti e cinque gli anni, per cui credo proprio che per chiudere la pratica ci metterò almeno due/tre anni. Beh, meglio tardi che mai, suppongo! Oltre a quelli che hai gentilmente dispensato nell’articolo, avresti qualche consiglio per chi si trova nella mia stessa situazione? Dovrei prepararmi in qualche modo prima di iniziare a studiare? Anch’io come te credo studierò creando da solo i miei libri. Grazie!
Ciao! Innanzitutto molto dipende dall’indirizzo che hai scelto e se corrisponde a quello che hai frequentato prima di interrompere gli studi. Il passaggio da un indirizzo all’altro comporta, come dici tu, lo studio di alcune materie nella loro interezza, ovvero con programmi di cinque anni. È anche vero, però, che alcune materie sono comuni a tutti gli indirizzi: se per esempio ti sei fermato alla fine del secondo anno, allora di materie come italiano, storia e matematica avrai solo il programma di tre anni da studiare, anche se cambi indirizzo. Qualche consiglio prima di buttarti in questa avventura? Sicuramente come prima cosa informati con largo anticipo sulle tempistiche di iscrizione, anzi, ti consiglio di contattare al più presto la scuola che ti interessa perché io ricordo di essermi iscritta proprio in questo periodo dell’anno. Probabilmente la scadenza cadrà intorno a metà marzo, ma per sicurezza rivolgiti all’istituto in cui vuoi iscriverti non appena puoi. Per quanto riguarda lo studio, invece, ci vorrà tantissima organizzazione e una buona dose di forza di volontà. Non so se nel frattempo lavori o hai altri impegni, fatto sta che lo studio dovrà diventare uno di questi in un modo o nell’altro. Cerca di organizzare prima il modo in cui vuoi muoverti, se studiare interamente una materia prima di passare alla successiva o se alternarle: solo tu puoi sapere in quale modo rendi di più! Se, come me, sei una persona che per studiare ha bisogno della carta, preparati in anticipo acquistando un quaderno per ogni materia che studierai + ciò che ti può servire per rendere lo studio piacevole (evidenziatori, matite colorate, graffette…). Cerca di creare la routine nella tua vita, proprio come se fossi a scuola: ad un certo orario devi essere alla scrivania, pronto per cominciare. Ti consiglio anche la tecnica del pomodoro per aiutare concentrazione e rendimento (ho scritto un articolo in merito che ti lascio qui): se sei una persona che tende a distrarsi facilmente ti potrebbe essere molto utile per raggiungere dei piccoli obiettivi prefissati.
E niente, credo di non poterti dire più di questo se non buona fortuna per tutto!
Ti ringrazio di cuore, sei stata davvero gentilissima ed esaustiva! Salverò il tuo post per essere certo di non tralasciare nulla 🙂
Figurati! So quanto ci si possa sentire spaesati e abbandonati a noi stessi in questa strada, è un piacere poter dare una mano 🙂
Scusami, un’ultima domanda. Visto il tuo percorso di studi da privatista, hai dovuto affrontare prove di laboratorio? Grazie ancora!
Se per prove intendi esami alcuni sì: quando “frequentavo” l’istituto grafico ho dato alcuni esami di idoneità al computer. Con l’indirizzo in servizi socio-sanitari invece no. Mi ero informata per sapere se dovessi fare l’alternanza scuola-lavoro (ora non so se c’è più, è passato qualche anno e le cose cambiano rapidamente haha), ma mi è stato detto che non era obbligatoria. Alla maturità semplicemente mi hanno chiesto se l’avessi fatta come ultima domanda e, con la mia risposta negativa, è semplicemente finito l’esame 🙂
Ma per fare l’esame da privatista autodidatta ci si può iscrivere in qualsiasi istituto statale? Nel caso di un secondo diploma cambia qualcosa?
Ciao! Teoricamente sì, ogni istituto dovrebbe permettere l’accesso agli studenti privatisti, ma per sicurezza ti consiglio di informarti direttamente presso l’istituto a cui vorresti affidarti. Cosa intendi con secondo diploma?