Nel mondo ci sono veramente tante persone che hanno bisogno di aiuto, e altrettante che si propongono di offrirlo. C’è l’OSS per gli anziani non autosufficienti, l’infermiere pediatrico per aiutare i più piccini e così via. Ma quando la situazione è più complessa, articolata e dare aiuto sembra difficilissimo, ecco che interviene l’assistente sociale, figura di riferimento dei servizi sociali.
Diventare assistente sociale vuol dire avere una missione: aiutare chi si trova in grandi condizioni di difficoltà.
Anche se molti lo vedono come una figura insensibile in certi casi, al contrario il requisito principale per fare questa professione è avere un cuore grande e forte.
Come diventare assistente sociale, quindi? Avendo:
- Una laurea in Servizio Sociale
- Conoscenza di una lingua straniera
- Carattere molto forte
Vediamo ora tutto riguardo a questo lavoro: chi è, cosa fa e quale università per diventare assistente sociale è meglio scegliere!
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Indice
Assistente sociale cosa fa
L’assistente sociale è una figura professionale specializzata e dedita al servizio della comunità: questo vuol dire che si occupa di aiutare le persone che hanno bisogno del suo intervento.
Ricordati che essere un assistente sociale non è un gioco, non è una passeggiata: avrai enormi responsabilità, dovendo spesso affrontare situazioni delicate.
Dove tu intervieni, potrebbe cambiare tutto per una persona o una famiglia intera!
Offre supporto a singoli individui, ma anche a famiglie o interi gruppi in condizioni di difficoltà. Queste situazioni di cui parliamo possono essere molto varie, da problemi psichiatrici a tossicodipendenze, fino anche ad abbandoni e violenze.
Spesso collabora con altri professionisti del sociale, come l’educatore professionale, per esempio.
Ma un assistente sociale cosa fa in pratica per prestare il suo aiuto?
Attua un intervento sociale, che è solitamente strutturato in questo modo:
- Presa in carico dell’utente. Può avvenire per propria volontà dell’utente o per qualcuno che è intervenuto al suo posto nel chiamare i servizi sociali, che sia un civile o anche un poliziotto. Dal momento della chiamata, l’AS ha il dovere e la facoltà di intervenire.
- Analisi della situazione. Cosa è successo? Perché? Chi sono le persone coinvolte? In questa parte del lavoro, diventare assistente sociale è un po’ come scoprirsi investigatore privato!
- Valutazione bisogni e necessità. È fondamentale mettere bene in chiaro quali sono i tuoi obiettivi, a cosa devi adempiere con il tuo intervento. E anche che cosa ha la priorità: non tutti gli obiettivi infatti hanno la stessa importanza o la stessa urgenza di essere raggiunti, ma bisogna creare una scaletta delle priorità.
- Preparazione del piano di interventi assistenziali. E per fare questo si serve di tutto ciò che ha a disposizione per poter aiutare l’utente in questione. Sfrutta le possibili risorse presenti sul territorio, e perciò lavora in collaborazione con altri operatori locali, come l’educatore professionale e il pedagogista. Si crea una vera e propria rete di contatti e di risorse.
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Aree di intervento: chi aiuta l’assistente sociale
Abbiamo visto quindi che l’assistente sociale si occupa di aiutare tutte le persone in condizioni di difficoltà, e che queste condizioni possono essere le più varie e diverse che tu possa immaginare.
Questo significa avere uno spettro di utenti veramente ampio, con situazioni personali diverse tra loro, molto spesso uniche e talvolta assurde.
L’assistente sociale interviene su:
- Famiglie, fragili, multiproblematiche o che semplicemente affrontano un momento difficile
- Donne e minori in condizioni di difficoltà
- Salute mentale, che con alcune sue problematiche può causare difficoltà in ambito sociale
- Dipendenze, come alcol, droga o di gioco
- Disoccupazione
- Accoglienza di minori maltrattati e di richiedenti asilo
- Assistenza agli anziani
I piani da mettere in atto quindi saranno veramente tanto diversi tra loro, in base alle necessità e all’entità del bisogno della categoria di cui ti stai occupando. Alcune delle attività che compie sono:
- Gestione pratiche di adozione
- Reinserimento ex detenuti
- Gestione inserimento immigrati
- Supporto alle famiglie in difficoltà
Non è quindi quel lavoro che impari una volta e applichi sempre, ma ogni singolo intervento sarà diverso dal precedente e dal successivo. Come un logopedista, non puoi trattare tutte le situazioni allo stesso modo perché altrimenti non sarebbe efficace.
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Diventare assistente sociale per aiutare i bambini?
L’assistente sociale si occupa molto spesso dei bambini, che sono la categoria che più di tutte merita aiuto quando lo necessita. E li possiamo anche trovare in molte delle aree di intervento di cui sopra, come la famiglia fragile, i minori in difficoltà, l’accoglienza e anche la salute mentale.
Si tratta di una fascia debole e da proteggere: purtroppo ciò che è scritto nella Dichiarazione universale dei diritti del fanciullo non sempre viene rispettato, e molti bambini vivono situazioni veramente al limite dell’umanità.
Diventare assistente sociale significa essere consapevole della possibilità di vedere cose sconcertanti e dover fare di tutto per il bene dei minori, anche a costo di sembrare drastico o troppo duro: il tuo interesse è soltanto la loro salvaguardia e il rispetto dei loro diritti.
Sicuramente non è facile, ma quando sai di aver fatto tutto il possibile per migliorare la vita a un bambino la fatica vale la pena.
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Come diventare assistente sociale
Prima di tutto, bisogna precisare che la strada per fare questo lavoro non è solo una, perché esistono ben due tipi di assistente sociale e perciò il percorso di studi è diverso in base a cosa scegli!
Puoi infatti decidere di diventare assistente sociale (AS) oppure assistente sociale specialista (ASS).
La differenza sta nel fatto che il primo si occupa di offrire aiuto e soddisfare i bisogni degli utenti, mentre il secondo oltre a questo pensa all’organizzazione. Si occupa quindi di organizzare e gestire i servizi, e della gestione delle risorse umane.
Quando senti parlare di questo professionista, la maggior parte delle volte ci si sta riferendo a quello classico, il primo dei due, ma non per questo il secondo ha meno importanza. Anzi, l’uno non può lavorare al meglio senza l’altro: è lavoro di squadra.
In entrambi i casi è necessaria la laurea per diventare assistente sociale: vediamo il percorso di studi sia per l’assistente sociale sia per l’assistente sociale specialista.
Diventare assistente sociale AS
In questo caso, dovrai seguire un corso di laurea triennale in Servizio Sociale che comprende una buona parte di tirocinio.
Alla fine di questi tre anni dovrai sostenere un esame di Stato composto da:
- 2 prove scritte
- 1 prova orale
- 1 prova pratica: analisi, discussione e formulazione di un caso
Se passi l’esame, puoi finalmente procedere con l’iscrizione all’Albo sezione B.
Diventare assistente sociale specialista ASS
Questo percorso di studi, invece, prevede la laurea magistrale in Servizio Sociale e Politiche Sociali, sempre con il tirocinio e con un esame finale composto questa volta:
- 1 prova scritta su pianificazione, gestione e organizzazione dei servizi sociali, metodologie di ricerca e di analisi
- 1 prova scritta applicativa con analisi , discussione e formulazione di programmi strategici mirati al conseguimento di obiettivi determinati
- 1 prova orale su legislazione e deontologia professionale, ma anche discussione sugli elaborati scritti e sul tirocinio affrontato.
Alla fine del corso e superato l’esame, potrai procedere con l’iscrizione all’Albo sezione A.
Qualità e requisiti per diventare assistente sociale
Sulla carta per poter affrontare questo percorso e diventare assistente sociale, l’unica cosa che ti serve è la laurea, triennale o magistrale che sia.
Ma nell’effettivo, invece, questo non è affatto un lavoro adatto a tutti!
Ci vuole un profilo caratteriale ben definito per potersi confrontare con le sfide quotidiane tipiche della vita di un assistente sociale.
Diciamo che devi avere qualità come:
- Capacità di organizzazione, del lavoro e della vita in generale.
- Spirito di iniziativa, per poter agire al meglio anche nelle situazioni più delicate e difficili, senza tergiversare o aspettare che qualcun altro ti dica cosa fare.
- Capacità di relazione con gli altri e di negoziazione, perché dovrai conoscere il modo migliore per cercare un compromesso senza prevalere e senza soccombere di fronte agli utenti. Un po’ come il procuratore sportivo durante le sue trattative, sai negoziare con persuasione ma senza manipolazione.
- Cuore forte, come un infermiere dovrai essere veramente forte sia per te stesso che per i tuoi utenti. È importante che l’empatia non sia mai tale da invadere la tua mente, perché c’è bisogno che tu rimanga lucido e concentrato. Qualsiasi cosa accada.
- Ascolto e comunicazione. Quando qualcuno ha bisogno di aiuto e assistenza, il primo fondamentale passo è ascoltare le sue parole e le sue necessità. Il secondo è saper mettere in atto una comunicazione efficace, sincera e ottimista. Se sei particolarmente bravo in questo, forse potresti valutare la strada dello psicologo!
- Capacità di lavorare in equipe. Aiutare le persone in difficoltà è un lavoro di squadra, e ti capiterà di lavorare a contatto con altre figure professionali, molte anche veramente distanti da te. Saper lavorare in squadra vuol dire accettare le idee degli altri, saper comprendere e allo stesso tempo non farsi mettere i piedi in testa da nessuno.
Importanza delle lingue straniere
Per essere un buon assistente sociale sarà fondamentale che tu conosca almeno una lingua straniera importante come l’inglese, ma in realtà più ne sai meglio è.
Ti capiterà infatti di lavorare in progetti mirati all’integrazione o nei centri di accoglienza per richiedenti asilo o per rifugiare.
Sarà importantissimo poter comunicare con loro in modo chiaro, gentile ed empatico. E per poterlo fare non ti basterà essere solo una brava persona, ma dovrai anche saperlo fare nella pratica!
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Dove lavora un assistente sociale
Dato che quello dell’assistente sociale è un lavoro così vario e che c’è bisogno delle sue competenze e qualità un po’ dappertutto, i posti in cui può lavorare sono molto vari.
- Nel settore pubblico, ossia nei servizi sociali comunali a cui si accede tramite i concorsi pubblici che si trovano sulla Gazzetta Ufficiale o negli ospedali
- Nel settore privato, come in case di cura, comunità alloggio, comunità di recupero per tossicodipendenti, centri di accoglienza per minori maltrattati o per rifugiati…
Come puoi vedere, lavorerai in posti dove ci sono tanti operatori socio sanitari o infermieri perciò ti ricordo ancora una volta dell’importanza di saper lavorare in équipe!
Anche gli assistenti sociali possono scegliere di lavorare come dipendenti o come liberi professionisti.
Quanto guadagna un assistente sociale: stipendio medio
E anche per quanto riguarda lo stipendio medio dell’assistente sociale bisogna fare una differenziazione. Infatti, le cose cambiano in base al settore in cui trovi lavoro o in cui hai proprio deciso di prestare il tuo servizio. Inoltre lo stipendio si basa anche sull’orario lavorativo, che prevede un impegno di circa 36 ore a settimana.
In linea di massima, nonostante le grandi responsabilità che comporta la professione lo stipendio medio nel settore privato è di circa 1200€ al mese, mentre nel settore pubblico tra i 1500 e i 1600€. Non molto diverso da un’ostetrica, per esempio.
Ovviamente entrare nel pubblico è un po’ più complicato a causa della grande quantità di persone che partecipa ai concorsi pubblici, ma sicuramente con tanta buona volontà e grande impegno ce la farai!
Sbocchi lavorativi: diventare assistente sociale e poi?
Se poi vorrai, nessuno ti impedirà di continuare a studiare e formarti per poter aiutare al meglio le persone che ne hanno bisogno.
Anzi, vorrà dire che hai scelto bene di diventare assistente sociale, perché significa che veramente ci tieni a fare del bene e a fare la differenza!
Per esempio, potrai seguire il corso di perfezionamento riguardo all’assistente sociale nella giustizia minorile e di comunità, per concentrare il tuo lavoro nella sfera dell’infanzia e dei minori.
Oppure potrai specializzarti nell’aiuto verso gli anziani, i pazienti psichiatrici o per chi ha delle dipendenze che gli impediscono di vivere bene. Insomma, le possibilità sono tante.
Con formazione aggiuntiva, impegno ed esperienza potrai anche puntare a ruoli dirigenziali come quello del coordinatore o quello del responsabile per i servizi sociali.
Se hai intenzione di diventare assistente sociale, ora dovresti sapere tutto quello che può aiutarti a scegliere. Questa non è di certo una vita facile ma ti darà enormi soddisfazioni e una sensazione di utilità per il mondo e per le persone che hanno bisogno di supporto.
Perciò prenditi tutto il tempo di cui senti la necessità per decidere e, se è la strada per te, percorrila senza paure!
Solo così potrai essere felice tu e aiutare gli altri al meglio.
Se ti va lasciami un commento per dirmi se questo articolo ti è stato utile!
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