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Come diventare veterinario e quanto guadagna 2023

Chi già da piccolo è cresciuto con almeno un animale domestico in casa, sicuramente avrà pensato almeno una volta di voler diventare veterinario. Questo è uno di quei lavori che da piccoli sogniamo di fare in futuro, un po’ come l’astronauta o il calciatore, tant’è vero che negli ultimi anni è nato il cartone La dottoressa Peluche a far sognare i bambini.
Ma sarà veramente come ce lo immaginiamo? Oggi lo scopriremo.

Innanzitutto, come diventare veterinario? Per farlo avrai bisogno di:

  • Amore per gli animali
  • Laurea in veterinaria 
  • Iscrizione all’albo 

E ora cerchiamo di scoprire tutti i segreti di questa tanto bramata professione: chi è, cosa fa, come si diventa e quanto guadagna un veterinario? 

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Chi è e cosa fa il veterinario

Il veterinario è un dottore, un medico specializzato in medicina veterinaria, e che quindi si occupa della salute degli animali. Per qualsiasi problema che dovesse manifestare un cane o un pesciolino rosso, le persone si affidano alla grande competenza del medico veterinario.

Si tratta di un lavoro di grande responsabilità: chi ha un animale domestico lo considera un figlio, parte della famiglia, e se sta male affida a te la sua stessa vita! Per fare questo lavoro quindi devi essere realmente competente, affidabile e flessibile di fronte alle emergenze.

Ma cosa fa un veterinario per prendersi cura degli animali? 

Le mansioni di un medico veterinario sono:

  • Prescrivere esami e analisi per individuare la fonte del problema che causa i sintomi dell’animale
  • Effettuare visite all’animale, di routine o mirate
  • Diagnosticare le patologie per poter intervenire di conseguenza
  • Somministrare terapie farmacologiche per garantire la guarigione
  • Effettuare prelievi, vaccinazioni e occuparsi della sterilizzazione degli animali 
  • Eseguire interventi chirurgici, sempre affiancato e supportato dall’assistente veterinario, che è esattamente ciò che potremmo definire l’infermiere degli animali.

Forse non è esattamente quel che ti immaginavi quando eri piccolo, e anzi, ci sono cose da tenere in conto se stai valutando questa strada per il tuo futuro che potrebbero farla sembrare ancora più difficile. Per esempio, considera la possibilità di dover assistere ad animali sofferenti, moribondi e di dover persino svolgere l’eutanasia animale su alcuni di loro. Ti senti in grado di sostenere qualcosa del genere o pensi che ci staresti troppo male? Valuta tu se è il caso di diventare veterinario o scegliere qualcosa di più “leggero” per lavorare con gli animali.

Nonostante le difficoltà, comunque, quello del veterinario è un lavoro bellissimo che ti permette di prenderti cura degli animali e, spesso, di salvare loro la vita.

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Come diventare veterinario: percorso

Per poter diventare veterinario e realizzare questo tuo sogno, ti dico già che la strada è piuttosto lunga, perciò dovrai volerlo davvero e mantenere una forte determinazione sin dall’inizio. 

Naturalmente dovrai frequentare l’università, e più precisamente conseguire la laurea con il corso a ciclo unico in Medicina Veterinaria.
Per accedere a questo corso di laurea dovrai passare un test d’ammissione noto per essere piuttosto difficile, perciò preparati bene! 

Il test di veterinaria è composto da 60 domande così suddivise:

  • 12 domande di cultura generale 
  • 16 domande di biologia
  • 10 domande di logica
  • 16 domande di chimica
  • 6 domande di fisica e matematica

Magari potresti valutare l’acquisto di un testo per prepararti al test di veterinaria, come per esempio questo libro.  

Una volta passato il test ti aspettano 5 anni di studio di anatomia veterinaria, biologia animale e vegetale, zootecnia, chirurgia d’urgenza e altri corsi inerenti alla tua futura professione, senza dimenticare la grande quantità di ore di tirocinio formativo!
Come per altri corsi, per esempio per diventare ostetrica o tecnico radiologo, il tirocinio è fondamentale per capire veramente cosa si andrà a fare nella vita.  È qui che inizierai a toccare con mano la professione per cui hai tanto studiato, e che ti renderai conto cosa significa veramente svolgerla.

A differenza di prima, all’anno accademico 2023/24 a fine percorso non ci sarà più nessun esame di Stato, che è stato abolito con il D.I. 652/2022. Ciò significa che ora la laurea è abilitante con il superamento dell’esame finale del corso: una prova pratica che valuta le competenze acquisite con il tirocinio.

Dopo esserti laureato, per diventare veterinario ti manca un ultimo step: l’iscrizione all’Albo FNOVI, Federazione Nazionale Ordine dei Veterinari Italiani. Per quest’ultimo passaggio non è richiesto il praticantato.

Studiare veterinaria in Spagna: diventare veterinario all’estero

Volendo aggirare la difficoltà del test di ammissione per medicina veterinaria, una soluzione ci sarebbe: studiare veterinaria in Spagna! Nelle università spagnole, infatti, per diventare veterinario il corso non è a numero chiuso, e perciò non esiste il test di ammissione.

Certo, però devi sapere lo spagnolo. E perché non portarti già avanti? Ho ideato un metodo efficace per imparare una lingua in un mese (o giù di lì) che ho utilizzato proprio per imparare questa lingua.
Dacci un’occhiata e preparati a partire: vamonos!

Intanto ti metto qui qualche possibile Università in Spagna in cui potresti studiare medicina veterinaria:

E in questo video ne vengono elencate altre: è in spagnolo, così ti fai un po’ l’orecchio 😉

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Dove lavora un veterinario

Trovare lavoro non sarà poi così difficile: sono così tante le persone che hanno un animale domestico che un medico in più non fa mai male, anzi. Ma dove trovare lavoro come veterinario

Innanzitutto, devi decidere se vuoi lavorare come libero professionista o da dipendente presso lo studio di qualcun altro. Sicuramente anche se vorrai aprire una tua clinica, all’inizio dovrai dipendere da uno studio già avviato per fare un po’ di esperienza. 

Comunque sia, un veterinario dipendente può lavorare presso:

  • Aziende farmaceutiche
  • Strutture private di zootecnica
  • Enti locali
  • Aziende agricole
  • Organizzazioni di ricerca
  • Parchi naturali 
  • Strutture per la tutela di animali selvatici
  • Cliniche veterinarie già avviate 

Un veterinario in proprio invece potrà aprire una clinica veterinaria in cui accogliere e curare gli animali, oppure lavorare in collaborazione con le medesime strutture. Ricorda sempre che lavorare in proprio significa aprire una partita IVA e, pertanto, farsi seguire da un commercialista per assicurarsi di essere sempre in regola.

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Quanto guadagna un veterinario? Stipendio

Anche per definire quanto guadagna un veterinario dobbiamo distinguere tra chi lavora per conto proprio e chi invece svolge l’attività in regime di dipendenza. 

  • Un medico veterinario dipendente ha uno stipendio medio di 1300€ netti al mese quando è senza esperienza o comunque nei suoi primi anni di lavoro. Con il tempo e l’esperienza lo stipendio può aumentare fino a raggiungere i 2000€ netti al mese. 
  • Un veterinario in proprio può arrivare a guadagnare anche 4000€ al mese, ricordandoci però che mantenere una clinica veterinaria non è proprio la cosa più economica del mondo. E per aprirne una c’è bisogno anche di fare un investimento iniziale per il locale, le utenze e i macchinari necessari, oltre anche allo stipendio degli eventuali dipendenti.

Come puoi vedere non è un lavoro che ti rende ricco come molti pensano, ma porta comunque un ottimo stipendio e la possibilità di guadagnare con la propria passione e facendo del bene: prendersi cura degli animali. Di certo puoi raggiungere certe cifre solo svolgendo la tua attività in modo impeccabile: se tratti bene i loro cuccioli, i proprietari ti faranno un’ottima pubblicità con il passaparola e in tempo zero avrai triplicato i tuoi clienti.

E con questo abbiamo detto tutto, ma se vuoi altre informazioni per quanto riguarda il mondo della veterinaria puoi consultare il sito di Anmvi Oggi, l’informazione giornalistica dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani.

Spero che questo articolo ti sia stato utile e abbia risposto alle domande che ti frullavano in testa. Vuoi ancora diventare veterinario o preferisci puntare su qualcos’altro?

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Al prossimo orientamento 🙂

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