Ti sei mai chiesto come diventare assistente alla poltrona?
Si tratta di un’ottima opportunità da tenere in conto per il futuro: è uno dei mestieri per cui c’è sempre grande richiesta-come per l’OSS– e per cui è più facile trovare un impiego.
E in più puoi iniziare a qualsiasi età: non ci sono limitazioni legate agli anni e non serve una laurea!
Forse non sarà entusiasmante come fare il travel blogger, ma ti assicuro che l’assistente di studio odontoiatrico fa molto più di quel che si crede: è il punto di riferimento di uno studio dentistico proprio come il bidello lo è per la scuola.
Senza di lui sarebbe un bel problema!
Vediamo dunque in questo articolo il percorso formativo, le mansioni che svolge e quanto guadagna un assistente alla poltrona: a fine guida non ti resterà che decidere se questa sia o meno la strada adatta a te.
Potrebbe interessarti anche: Come diventare igienista dentale e stipendio
Indice
Assistente alla poltrona cosa fa
L’assistente alla poltrona -più correttamente chiamato assistente di studio odontoiatrico (ASO) – è un operatore sanitario che lavora all’interno di uno studio dentistico.
È praticamente un tuttofare: qui infatti svolge non solo attività di assistenza vera e propria durante i trattamenti sia al medico sia al paziente, ma anche -e soprattutto- attività amministrativa per lo studio.
L’unico limite che ha è che non può eseguire trattamenti medico-sanitari in nessun caso, nemmeno sotto stretta supervisione dell’odontoiatra.
Per il resto, ecco un assistente alla poltrona cosa fa per quanto riguarda l’assistenza:
- Supporta il medico dentista durante trattamenti e operazioni, per esempio utilizzando l’aspiratore salivare o passandogli gli strumenti di cui ha bisogno.
- Assiste il paziente durante il trattamento e dopo anche nella gestione del dolore
- Prepara la strumentazione, e si occupa della disinfezione e del riordino degli strumenti e dell’ambiente di lavoro
- Sanifica l’ambiente
In ambito amministrativo, invece:
- Accoglie i pazienti: in pratica è il receptionist dello studio dentistico.
- Raccoglie i dati e l’anamnesi dei pazienti all’accoglienza per compilare lo schedario
- Organizza il calendario degli appuntamenti in modo da ottimizzare tempo e lavoro
- Mantiene le relazioni con i collaboratori esterni, come può essere l’igienista dentale
- Mantiene le relazioni con i fornitori e con gli informatori scientifici
- Si occupa delle procedure di dimissione del paziente
- Gestisce il magazzino, controlla le scadenze dei farmaci e si occupa persino delle operazioni di cassa
Nelle realtà più grandi tutte le mansioni amministrative sono di competenza della segretaria di studio medico, ma spesso e volentieri è l’assistente alla poltrona ad occuparsene.
Oltre tutte queste mansioni ha poi l’importante compito di trasmettere fiducia e sicurezza ai pazienti, diventando il loro punto di riferimento all’interno dello studio. Il lato umano di questo lavoro è probabilmente l’aspetto che ti farà dimenticare la fatica di tutto il resto.
In pratica, sia gli assistiti che gli altri professionisti hanno un estremo bisogno di questa figura: ora capisci perché diventare assistente alla poltrona non è così banale? 😁
Potrebbe interessarti anche: Come diventare odontotecnico e quanto guadagna
Come diventare assistente alla poltrona
Adesso che abbiamo visto cosa fa, passiamo a scoprire come diventare assistente alla poltrona.
La legge n.43 del febbraio 2006 ha stabilito che è obbligatorio frequentare un corso per ottenere la qualifica come Assistente allo Studio Odontoiatrico.
Prima di questa legge non vi era regolamentazione, e per svolgere questo mestiere bisognava semplicemente iniziare a lavorare e imparare con la pratica.
Adesso però non è più cosi, e non solo: mentre prima del 22 aprile 2022 alcune persone con determinati requisiti potevano lavorare senza studi, adesso il corso per diventare assistente alla poltrona è obbligatorio per tutti senza esenzioni di alcun tipo.
Quindi, vediamo insieme i tre punti del percorso che ti aspetta:
- Requisiti
- Corso
- Esame e qualifica
Requisiti di accesso al corso ASO
Per essere ammessi al corso ASO non sono necessari particolari requisiti, fuorché:
- Avere almeno 18 anni
- Essere in possesso di diploma di maturità: non ne serve uno specifico, vanno bene tutti dai licei agli istituti tecnici o professionali.
Insomma, è un’opportunità aperta veramente a tutti senza limitazioni di età o di titoli di studio superiori.
Per caso non hai sostenuto l’esame di Stato e vorresti comunque diventare assistente alla poltrona? Be’, puoi sempre rimediare: studia come privatista recuperando più anni in 1 e ottieni il tuo diploma! Un po’ di fatica, sì, ma ne varrà la pena.
Ti aiuto a capire come qui: Studiare da privatista e prendere il diploma
Ci tengo a farti notare che in alcune regioni non è richiesto il diploma, ma solo che sia stato assolto l’obbligo scolastico (per esempio il corso ASO in Toscana e Liguria)
Cosa significa questo?
- Per i nati dopo il 1993: almeno 10 anni di scolarità, indipendentemente dall’esito
- Per i nati prima del 1993: licenza media
Informati bene quindi in base alla regione di tuo interesse, anche se ti consiglio comunque di prendere il diploma: non si sa mai cosa riserva il futuro, è meglio farsi trovare pronti. 😉
Corso per diventare assistente alla poltrona: corso ASO
Il corso ASO, per essere valido, deve essere riconosciuto dalle regioni ed erogato dalle agenzie accreditate. Ci sono sempre i furbi che indicono corsi a pagamento che alla fine non servono a nulla: il mio consiglio è di cercare direttamente sul sito della regione o comunque di verificare attentamente che il corso sia riconosciuto.
Sono quasi sempre 700 ore formative da svolgere nell’arco di 12 mesi, e suddivise così:
- 300 ore di lezioni tra teoria e pratica
- 400 ore di tirocinio presso una struttura convenzionata
Quello che studierai si divide nelle diverse aree tematiche di competenze dell’assistente alla poltrona:
- Amministrativa: segreteria, contabilità, un po’ di informatica e tanta pianificazione per imparare a gestire al meglio un intero studio dentistico
- Relazionale: accoglienza, relazione con diverse tipologie di pazienti come il bambino o il fobico, comunicazione efficace, dimissioni, privacy e segreto professionale
- Tecnico-strumentale: l’area più tecnica del lavoro che prevede la conoscenza e l’uso di strumenti e delle tecniche di assistenza, nonché lo svolgimento di pratiche come preparazione degli strumenti, sterilizzazione e decontaminazione.
- Sanitaria: anatomia del cavo orale, igiene medico-sanitaria, un po’ di chimica e radiologia per avere un quadro generale di ciò che succede in uno studio dentistico.
Il corso è a pagamento, e ha un costo che può variare leggermente da regione a regione. Di solito sono circa 2000€ compresa la tassa per la qualifica (100-120€).
Ricorda poi che per diventare assistente alla poltrona non si studia una tantum, ma c’è l’obbligo di aggiornamento continuo per un totale di 10 ore all’anno.
Potrebbe interessarti anche: Come diventare dentista e quanto guadagna
Esame e qualifica ASO
Come ultimo passaggio dovrai superare l’esame finale per ottenere la qualifica di Assistente per Studio Odontoiatrico.
Questo esame prevede una prova scritta e una prova orale mirate alla verifica delle conoscenze acquisite in merito a legislazione socio-sanitaria e a tecniche e strumenti del mestiere.
È prevista inoltre una simulazione di assistenza odontoiatrica: superate queste prove, avrai finalmente il tuo attestato di qualifica ASO e potrai iniziare a lavorare.
Puoi anche verificare le tue conoscenze con questo quiz di verifica prima di dare l’esame. O anche adesso per la curiosità di scoprire con che livello di conoscenza parti!
Qualità di un assistente alla poltrona
Avrai capito che diventare assistente alla poltrona non significa soltanto usare l’aspiratore salivare o passare gli strumenti al dentista durante un’operazione: è molto, molto di più.
Un po’ come l’infermiere sarai il punto di riferimento sia degli altri professionisti sia dei pazienti, e per questo dovrai avere alcune particolari soft skills, come:
- Capacità di comunicazione: accogliere una persona, accompagnarla, spiegarle ciò che deve sapere in modo semplice, dare istruzioni e procedure inequivocabili saranno tutti compiti affidati a te.
- Capacità di ascolto ed empatia: dall’altra parte poi dovrai saper ascoltare bisogni e informazioni date dai pazienti, e magari anche capire il non-detto, soprattutto se ti devi relazionare con un bambino. A volte sono molto schivi, ma professionisti come te o pediatra e logopedista devono riuscire a trovare un canale di comunicazione lo stesso.
- Organizzazione e gestione: praticamente devi fare tutto tu, perciò altro che organizzatore di eventi! Devi essere multitasking e pianificare tutto alla perfezione, senza dimenticare che l’imprevisto è dietro l’angolo: deve essere incluso nella tua pianificazione!
- Buona manualità: neanche a dirlo! È importante avere dimestichezza con gli strumenti del mestiere, manualità e precisione per svolgere le procedure in maniera ottimale.
- Conoscenza informatica, in particolar modo dei programmi per creare i calendari di appuntamenti e per aggiornare lo schedario dei pazienti.
- Problem solving: la vita in uno studio dentistico può essere molto frenetica… e indovina da chi cercheranno una soluzione in men che non si dica. Esatto.
Quanto guadagna un assistente alla poltrona: stipendio
E ora veniamo al punto finale di questa guida alla professione: quanto guadagna un assistente alla poltrona?
Dipende dal punto della sua carriera in cui si trova: un ASO senza esperienza ha uno stipendio di circa 960€ netti al mese, mentre con cinque anni di esperienza saliamo a 1230€ netti.
Proseguendo, un assistente alla poltrona con 10-20 anni di esperienza guadagna sui 1300€ netti al mese, mentre lo stipendio di un ASO con più di 20 anni di esperienza può arrivare a sfiorare i 1500€ netti.
Tuttavia, lo stipendio medio nazionale raggiunge a stento i 1100€ netti mensili.
Insomma, sicuramente non è il lavoro più remunerativo che esista, ma se il tuo intento è aiutare le persone questa è di certo una grande opportunità.
E, come dicevamo all’inizio, è uno dei due lavori (insieme a quello dell’OSS) per cui c’è sempre richiesta ed è semplice trovare impiego.
Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti o se hai altre domande e alla prossima!
Leggi anche: Come diventare osteopata
Clicca qui per tornare all’indice
I NOSTRI ULTIMI ARTICOLI QUI SOTTO