Ami i viaggi e pianificare le tue vacanze nei minimi dettagli? Quando si viaggia sei sempre tu quello che si occupa di creare gli itinerari, prenotare le visite guidate e selezionare i posti in cui mangiare? Scopri come diventare tour operator allora: è proprio il lavoro che fa per te!
Intraprendere questa strada ti darà l’opportunità di organizzare viaggi indimenticabili per chi deciderà di affidarsi a te. Non si tratta di lavorare viaggiando, ma di operare per permettere alle persone di vivere non delle semplici vacanze, ma delle vere e proprie esperienze personalizzate.
Ma un tour operator cosa fa più nello specifico? Esistono dei corsi di tour operator, per acquisire le competenze necessarie? Insomma, come diventare tour operator e fare dell’organizzazione di viaggi un lavoro a tempo pieno?
Scoprilo in questo articolo!
Leggi anche: Guida turistica: licenza, mansioni e stipendio
Indice
Tour operator cosa fa: la figura professionale
Il tour operator -in italiano operatore turistico– è un’azienda che si occupa della creazione e della vendita di pacchetti turistici. Se ti stai chiedendo cosa sia un pacchetto turistico, si tratta di un insieme di servizi da offrire assemblati al cliente che sta progettando la sua vacanza, in base alle sue esigenze. I pacchetti turistici possono essere all inclusive, per esempio, o comprendere solo alcuni servizi. Per essere definiti tali, però, devono averne almeno due tra:
- Alloggio nelle strutture come albergo, residence, b&b…
- Transfer aeroporto-hotel e viceversa
- Noleggio auto (con o senza autista)
- Ristorazione
- Biglietti per visite guidate, monumenti, musei, escursioni, eventi…
- Servizi accessori
Diventare tour operator significa dunque occuparsi dell’assemblaggio di questi pacchetti turistici. E potrai sia assemblare pacchetti turistici preconfezionati da proporre così come sono ai clienti, sia crearne di totalmente personalizzati per realizzare vacanze su misura delle esigenze di quella specifica persona.
Probabilmente è proprio questo che fa la differenza tra organizzarsi le vacanze da sé e affidarsi a un tour operator: la capacità di capire ciò di cui abbiamo bisogno. Molto spesso non pensiamo a cosa vogliamo da quella vacanza, e una volta sul posto ci sentiamo spaesati e non preparati. Il tour operator, essendo un esperto di viaggi, sa esattamente come pianificare quei giorni di ferie in modo da trarne divertimento, cultura e relax. E sa costruire delle vacanze perfette a seconda delle specifiche esigenze e preferenze di un cliente, concedendogli il lusso di non doversi preoccupare di nulla.
Bisogna ricordare che esistono due tipi di operatore turistico:
- Tour operator inbound: è colui che organizza pacchetti di viaggio per una determinata destinazione. Di solito si occupa del territorio in cui si trova, ed è quindi un esperto del luogo. In generale, però, un tour operator inbound organizza viaggi per mete che conosce molto bene.
- Tour operator outbound: al contrario, si tratta di colui che organizza pacchetti di viaggio verso l’estero, ovvero Paesi diversi da quello in cui opera.
Tour operator cosa fa: mansioni
Il concetto a questo punto è chiaro: diventare tour operator significa assemblare pacchetti turistici. Troppo facile, detta così! Il lavoro che c’è dietro comporta tantissimo impegno, oltre che un ottimo livello di conoscenza dei territori a livello fisico e legislativo.
Fa parte del suo lavoro anche:
- Offrire assistenza al cliente: molto spesso si tratta di assistenza 24/7 per tutte le fasi del viaggio, dal pre-partenza al dopo. Per qualsiasi dubbio o imprevisto il cliente deve potersi riferire a te e trovare un riscontro tempestivo. Magari ha aspettato le ferie per un anno intero e qualcosa va storto: è da te che si aspetta una soluzione!
- Assumersi la responsabilità: secondo il decreto legislativo n.62 del 2018 la responsabilità sui servizi turistici del pacchetto è da ricercare nell’operatore turistico. Significa che anche se non li eroghi tu in prima persona, se causano problemi o non sono come previsto sei considerato tu il responsabile.
- Consigliare le giuste coperture assicurative, come quella che comprende annullamento del viaggio, smarrimento dei bagagli o problemi di natura medica.
- Garantisce alta qualità e sicurezza per il viaggio: soprattutto quando si raggiungono certi luoghi del mondo, affidarsi a un tour operator è fondamentale per scongiurare rischi e pericoli.
Differenza tra tour operator e agente di viaggio
In passato abbiamo parlato anche di un’altra figura professionale che si occupa di pianificare viaggi: l’agente di viaggio, per l’appunto.
Ma c’è differenza tra tour operator e agente di viaggio? Naturalmente sì. Infatti, questa seconda figura si pone come intermediario tra il tour operator e il cliente, e spesso promuove i pacchetti creati dall’operatore turistico tramite cataloghi e brochure. In passato rivolgersi a un agente di viaggio era l’unico modo per accedere ai servizi di un tour operator: andavi in agenzia e potevi sfogliare i cataloghi dei vari tour operator, con i pacchetti ricchi di servizi e tutto il resto. L’agente di viaggio si occupava degli accordi con il tour operator e faceva quello che oggi puoi fare da solo andando direttamente sul sito di un operatore turistico, per esempio.
Infatti, oggi come oggi i principali tour operator italiani (Alpitour, Veratour, Eden Viaggi…) hanno il proprio sito web su cui puoi andare, visionare i pacchetti e prenotare direttamente.
Comunque sia ancora oggi quello dell’agente di viaggio è un lavoro appetibile e che può dare tante soddisfazioni.
Scopri di più su: Come diventare agente di viaggio, mansioni e stipendio
Come diventare tour operator (operatore turistico)
Ma come diventare operatore turistico? Bene, è arrivato il momento di rispondere a questa domanda. Vediamo nell’ordine i due passaggi necessari per intraprendere la strada del tour operator:
- Percorso di studi
- Apertura dell’attività
Percorso di studi per diventare tour operator
Se stai valutando questa strada ancora prima di iniziare le scuole superiori, allora ti consigliamo di scegliere un istituto a indirizzo turistico, per entrare già nell’ottica del mondo in cui vorrai lavorare.
Se però hai già finito le superiori -e hai scelto un altro indirizzo- non fa niente: per diventare tour operator basta il diploma di scuola superiore. Qualunque esso sia. È ovvio che una scuola mirata ti agevoli, ma se non l’hai fatta puoi comunque recuperare le nozioni che ti mancano studiando per conto tuo o seguendo un corso da tour operator.
Ne esistono diversi, alcuni anche online, e hanno prezzi differenti a seconda dell’ente erogatore.
Volendo, puoi intraprendere anche un percorso universitario per diventare un tour operator più esperto. Scienze del Turismo o Economia del Turismo sono due corsi ideali per questo, e se studiare non ti basta mai esistono interessanti master per tour operator. Un esempio è il Master Tourism Management di Unicusano, della durata di 1500 ore.
Un’ultima possibilità che hai è quella di diventare direttore tecnico di agenzia di viaggi e turismo. Per farlo dovrai superare un esame di abilitazione indetto a cadenza biennale e per cui i requisiti variano a seconda della Regione in cui si svolge. Anche per prepararti a questo esame -che ti consigliamo di fare e dopo capirai meglio perché- potrai affidarti a un corso oppure studiare da solo. Una cosa è certa: un libro come “Il manuale pratico-teorico per l’esame di abilitazione a direttore tecnico dell’agenzia di viaggi” ti darà una grossa mano.
Aprire un tour operator: avvio dell’attività
A questo punto per diventare un tour operator a tutti gli effetti non ti resta che avviare la tua attività. Hai tre modi per procedere:
- In proprio
Naturalmente, aprire un’attività in proprio comporta responsabilità e un grande investimento iniziale. Dovrai pensare all’attrezzatura, al locale, all’iscrizione al registro delle imprese, alla partita IVA… I pensieri -e le spese- sono sicuramente tanti, ma l’attività sarà tua al cento per cento.
Sappi che per aprire un tour operator deve esserci almeno un direttore tecnico di agenzia a lavorarci dentro! Se consideri te stesso come unico “dipendente”, allora l’esame di abilitazione è fondamentale. E, oltretutto, superarlo ti dà la possibilità di iscrivere la tua impresa al FIAVET (Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo). - In franchising
Aprire in franchising significa due cose, principalmente. La prima è che puoi cavalcare la fama del marchio e dunque avviare un’impresa con un nome già conosciuto e ritenuto affidabile dai clienti. Invece la seconda è che puoi ridurre di molto i costi, non dovendo pensare a un “tuo” luogo con utenze e tutto il resto. Qui l’investimento sarà sui 30 000€, che è il costo della tassa d’ingresso in un franchising. Dopodiché riceverai formazione, strumenti e supporto per far funzionare l’impresa. - Online
In ultimo, puoi diventare tour operator online avviando la tua attività sotto forma di sito web, senza un luogo fisico di riferimento. Un po’ come avviare un e-commerce: un negozio online che non è necessariamente il sito di un negozio fisico. Aprendo un tour operator online, naturalmente, abbatti i costi di un affitto. Allo stesso tempo devi investire molto di più nel marketing digitale per fare in modo che la tua azienda acquisisca popolarità e le persone vengano a conoscenza dei servizi che offri.
Competenze e requisiti per diventare un tour operator
Avrai già capito che diventare operatore turistico comporta responsabilità e conoscenze importanti. Insomma, non bastano un diploma e la passione per il viaggio, anche se sono fondamentali: serve di più.
Ecco alcuni dei requisiti e delle competenze necessarie:
- Conoscenza delle lingue straniere: anche se non sei un accompagnatore turistico e quindi non viaggi in prima persona, sarà indispensabile. Un po’ per trattare con le diverse imprese che offrono i servizi dei pacchetti turistici, un po’ per comunicare con clienti e strutture ricettive. Se conosci almeno due lingue straniere sei a cavallo! Ideale imparare l’inglese in primis e una lingua tra spagnolo, francese e tedesco. (Qui il nostro metodo per imparare una lingua in un mese da soli)
- Capacità di rapportarsi con il pubblico, ma soprattutto con un pubblico esigente! Ed è giusto così: le vacanze arrivano poche volte all’anno, e ci sta desiderare solo il meglio per i propri giorni di ferie. Come un receptionist devi essere paziente, disponibile e sorridente.
- Conoscenza web marketing: come dicevamo prima, sarà importante conoscere il marketing digitale per spingere la propria attività nella giusta direzione. Saper promuovere i propri servizi, curare la comunicazione social e così via! Puoi studiarlo da solo e pensarci tu, oppure affidarti a figure professionali come copywriter e social media manager.
- Doti organizzative: come per un event planner, in questo lavoro l’organizzazione è tutto. Dovrai saper pianificare nei minimi dettagli e tutto dovrà essere strategicamente pensato, ogni tessera del puzzle dovrà andare al suo posto. Il risultato? Una vacanza a dir poco perfetta.
- Conoscenza geografica: e non solo a livello fisico! Conoscere usi e costumi di un posto, regole non scritte sull’abbigliamento, gesti inusuali per noi, diverse legislazioni che possono interessare i turisti, festività locali e cose di questo genere è un grande plus.
Quanto guadagna un tour operator: stipendio
Lavorare nel turismo è sempre un’ottima scelta a livello economico. Si tratta, infatti, di un settore sempre vivo. Anche se può subire dei cali in casi estremi -come la pandemia che abbiamo vissuto-, generalmente le persone amano viaggiare e lo fanno ogni volta che è possibile.
Detto questo, quanto guadagna un tour operator dipende da tantissimi fattori come:
- Tipo di clientela a cui si rivolge
- Tipo di pacchetti vacanza che propone
- Esperienza e notorietà
- Capacità di promuovere la propria attività
- Numero di clienti
E naturalmente anche dalla capacità di rimanere aggiornato sulle tendenze di viaggio! Proprio come in altri campi (moda, tecnologia, sport…), anche il turismo viene influenzato da delle vere e proprie tendenze. Per diventare un tour operator di successo dovrai saperle individuare e adeguare ad esse la tua offerta, creando dei pacchetti turistici ad hoc.
Anche scegliere una nicchia -o comunque focalizzarsi su un tipo specifico di viaggi- può essere una carta vincente. Per esempio un’idea potrebbe essere offrire pacchetti in villaggi turistici, oppure viaggi più all’avventura con molte escursioni ed esperienze on the road.
Insomma, dovrai trovare la tua quadra e mantenerla con costanza. Questo ti permetterà di diventare un vero punto di riferimento per le persone e, di conseguenza, raggiungere guadagni davvero notevoli.
E così si conclude il nostro articolo: ora sai davvero tutto su come diventare tour operator! Che ne pensi? È o non è la strada giusta per il tuo futuro? Faccelo sapere nei commenti e, se non dovessi essere ancora convinto, continua a leggerci per scoprire tante opportunità lavorative che ancora non avevi considerato.
Per esempio: Travel blogger o travel creator: come diventarlo
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