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Come diventare enologo, università e quanto guadagna

Il lavoro rende i giorni prosperi, il vino le domeniche felici: così recita una famosa frase di Baudelaire.

E se invece il vino potesse diventare il tuo lavoro e rendere prosperi e felici tutti i tuoi giorni?
È questo che succede a chi decide di diventare enologo e dare il suo prezioso contributo alle aziende vitivinicole, che soprattutto in un Paese come l’Italia devono garantire altissima qualità. Si tratta di un’ottima opportunità che hai, tra l’altro, per realizzare il tuo sogno e lavorare a contatto con la natura. Tra vigne e campagna, profumo di uva e di vino che nasce.

In questo articolo scoprirai come diventare enologo, se serve (ed esiste!) una laurea in enologia e quanto guadagna un enologo per il suo attento lavoro nel settore agroalimentare. 

A fine guida avrai tutte le informazioni di cui hai bisogno per decidere con più consapevolezza se questa potrà essere la strada giusta per il tuo futuro.

Cominciamo!

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Enologo cosa fa

L’enologo è il professionista che ha studiato l’enologia, ovvero la scienza che si occupa di esaminare il processo di trasformazione che porta l’uva a diventare vino.
La parola viene infatti dal greco: oinós significa vino, mentre lógos si riferisce allo studio.

L’enologia studia quindi tutti i diversi passaggi del processo di vinificazione:

  • Coltivazione
  • Vendemmia
  • Pigiatura
  • Vinificazione
  • Svinatura
  • Affinamento 
  • Imbottigliamento

Ma un enologo cosa fa esattamente? Che ruolo ha nello svolgimento di questo processo?

Ecco quali sono le sue mansioni:

  • Scelta delle materie prime
  • Controllo delle coltivazioni 
  • Scelta del momento migliore della raccolta dell’uva, ovvero quando iniziare la vendemmia: di solito si fa tra agosto e ottobre 
  • Monitoraggio durante la fase di fermentazione ma anche della qualità dell’uva nelle stagioni di crescita
  • Campionatura e analisi sul vino per riconoscerne le proprietà organolettiche, chimiche e biologiche
     
  • Scelta sui tempi di imbottigliamento
  • Controllo del rispetto delle leggi in vigore in fase di produzione e conservazione, come un agente immobiliare per quanto riguarda le norme sugli immobili tu saprai tutto su quelle igienico-sanitarie del tuo settore

Spesso diventare enologo comporta anche avere un ruolo fondamentale su marketing, etichettura e promozione: in pratica diventi un po’ il social media manager delle bottiglie di vino!

Differenza tra diventare enologo e sommelier

Attenzione a non confondere queste due figure: enologo e sommelier lavorano entrambi con il vino, ma in due modi piuttosto diversi. 

L’enologo è presente molto prima dell’imbottigliamento, avendo voce in capitolo addirittura dalla scelta delle materie prime: ha un ruolo in tutto il processo sin dal principio.

Il sommelier invece lavora con il prodotto finito: si occupa dell’analisi dei vini e dell’abbinamento di vino e cibo. In pratica è un consulente che, grazie alla sua ampia conoscenza, propone e consiglia gli abbinamenti che ritiene migliori.

Se vuoi approfondire ti lascio qui l’articolo dedicato: Come diventare sommelier professionista

Come diventare enologo

Adesso che abbiamo fatto questa dovuta precisazione, vediamo come diventare enologo.

Si tratta di una professione riconosciuta: precisamente è la Legge 129|1991 a regolamentare la figura dell’enologo e a stabilire i requisiti per ricoprire questa posizione. 

Questa legge ci dice che ci sono due possibili strade:

  • Con la laurea in enologia
  • Senza laurea

Cerchiamo di capirne di più approfondendo entrambi i punti!

Laurea in enologia: università per diventare enologo

Essendo una figura molto specializzata una delle possibilità -quella ideale- è frequentare l’università per diventare enologo.

Ma quale? 

Semplice: la laurea in Enologia e Viticoltura!
Si tratta di un corso di laurea triennale facente parte della classe L-25 Scienze e tecniche agrarie e forestali, e la puoi trovare in diverse università, come Milano, Firenze e Torino.

Qui acquisirai tutte le competenze di cui hai bisogno per dirigere, amministrare oppure offrire consulenza in aziende viti-vinicole in qualità di enologo: già subito dopo i tre anni potrai iniziare a lavorare e a mettere in pratica le tue conoscenze.

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Laurea in enologia online

Come potrai notare, non tutte le città offrono un corso di laurea adeguato, e questo può essere penalizzante per te che magari vorresti frequentarlo ma non ce l’hai a portata.

Niente paura, però: puoi decidere di seguire un corso di laurea in enologia online! Così non avrai nessuna scusa per non farlo. 😁

Puoi fare questo frequentando virtualmente il corso in Enologia di Mercatorum, l’università telematica delle camere di commercio italiane: i titoli che si ottengono sono riconosciuti dal MIUR e non sono previsti test d’ingresso.

Probabilmente molti penseranno che studiare online possa essere una scorciatoia, ma non è affatto così: a volte è semplicemente una necessità, e può rivelarsi anche più impegnativo perché sarai tu a organizzarti e “obbligarti” a studiare! 

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Diventare enologo senza laurea in enologia

La Legge 129|1991 stabilisce altre strade per diventare enologo, alcune percorribili senza il bisogno di seguire il corso di studi specifico.

Ecco quali sono queste altre opportunità:

  • Diploma di tecnico agrario con specializzazione in Viticoltura ed Enologia (durata: 6 anni), più un corso biennale presso una scuola in tecnica enologica (università statale o comunque struttura legalmente riconosciuta)
  • Laurea (in Scienze Agrarie, Scienze delle preparazioni alimentari, Scienze biologiche, Scienze chimiche) più esperienza lavorativa nel settore vitivinicolo di almeno 3 anni consecutivi
  • Diploma di scuola superiore acquisito presso istituto tecnico (indirizzo chimico o agrario) più esperienza lavorativa nel settore dell’enologia di almeno 8 anni consecutivi

Insomma, esistono altre opportunità ma la più veloce è sicuramente quella di frequentare l’università.

Dove lavora un enologo

Un enologo può trovare lavoro presso:

  • cantine
  • enoteche 
  • aziende vitivinicole

e più in generale può avere un ruolo in gran parte delle aziende della filiera agroalimentare.

Considera che la sua figura può dover svolgere più o meno mansioni in base alla grandezza dell’impresa per cui lavora! 

Mentre in una grande azienda si occuperà principalmente di laboratorio e analisi, in una più piccola sarà molto più chiamato in causa anche in tutti gli altri step del processo di vinificazione. 

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Competenze e qualità di un enologo

Naturalmente questa strada non può essere nemmeno pensata senza una forte passione per il vino. 

No, non è che devi essere quello che sta sempre un po’ ebbro… anzi.
Amare il vino significa apprezzarne il sapore, l’odore e il valore aggiunto che porta a una buona cena. La sua capacità di alleggerire la tensione e l’atmosfera quando ce n’è bisogno, ma senza eccedere e arrivare ad avere i pensieri confusi.

Insomma, questa è la base.

Ma servono altre qualità e competenze per diventare enologo! Quali?

  • Conoscenza approfondita dei diversi tipi di uva, che portano ovviamente alla produzione di diversi tipi di vino
  • Conoscenza delle norme igienico-sanitarie del settore agroalimentare
  • Capacità di gestione e controllo 
  • Conoscenza delle tecniche di coltivazione e di produzione del vino
  • Attenzione e capacità di giudizio

Quanto guadagna un enologo? Stipendio

Quanto guadagna un enologo dipende da diversi fattori, primo tra tutti se lavora come libero professionista oppure se è assunto come dipendente da un’azienda. 

Inoltre, bisogna considerare la grandezza dell’azienda e gli anni di esperienza accumulati: insomma, abbiamo fatto spesso questo discorso, come per quanto riguarda altri professionisti come web developer o wedding planner lo stipendio cresce con l’esperienza. 

Diciamo che lo stipendio base di un enologo è tra i 1000 e i 1400€ al mese, si arriva a 2000-2500€ con qualche anno di esperienza e si raggiungono al massimo i 4000€ per gli enologi più rinomati. 

Lo stipendio medio italiano è di 1800€ al mese, risultato che non molte professioni raggiungono in questo Paese. 😁

Comunque sia, in lavori così specifici come questo lo stipendio è un fattore marginale, perché il più grande vantaggio è quello di poter lavorare con le proprie passioni.

E non allietare solo le domeniche –come nella frase di Baudelaire – ma vivere tutti i giorni con il sorriso avendo scelto una strada che ci dà soddisfazione e ci rende felici.

Siamo così arrivati al termine di questo articolo: adesso sai tutto (ma proprio tutto!) su come diventare enologo.
A questo punto non mi resta da fare altro che passarti la palla: è la strada giusta? Pensaci bene e non farti influenzare da niente e nessuno: solo tu puoi sapere cos’è meglio per te. 

Alla prossima!

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