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Come diventare chef o cuoco: corsi di cucina, stipendio, percorso

Se sogni ad occhi aperti davanti alla TV quando trasmettono Masterchef e la febbre da lievito in quarantena ha colpito anche te, forse è arrivato il momento di realizzare i tuoi sogni. D’altronde, non è mai troppo tardi per diventare chef!

Con tutti i corsi di cucina che esistono e le mille altre porte che si aprono grazie all’esistenza di internet, nessuno ti impedisce di tentare di pareggiare Cannavacciuolo o Cracco, e di fare della cucina il tuo regno. Che dici, vuoi scoprire come diventare chef? 

Allora continua a leggere! Oggi vedremo tutte le possibilità di percorso formativo, lo stipendio e le qualità necessarie per intraprendere questa strada, nonché tutte le mansioni che ti aspettano. 

Allacciare i grembiuli… e via!

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Chi è lo chef e cosa fa

Partiamo con una precisazione dovuta: sebbene molto spesso vengano usati come sinonimi, chef e cuoco sono due termini che non indicano esattamente la stessa figura professionale. 

Possiamo dire che il cuoco si occupa della preparazione dei pasti, mentre lo chef è una figura più completa che coordina tutto ciò che avviene in una cucina; è un po’ come un regista, un direttore d’orchestra ma della cucina di un ristorante. 

Diventare chef è quindi uno scalino più su al diventare cuoco: vediamo adesso tutte le mansioni di cui ti occuperai!

  • Preparazione dei pasti: naturalmente, lo chef si mette in gioco in prima persona e cucina, supportato sempre dal resto del personale. Cucinare è una necessità, ma per alcune persone una vera e propria passione: è qui che la cucina diventa arte e lo chef un artista capace di preparare dei piatti incredibili.
  • Creazione del menù: impostazione e organizzazione del menu sono suoi compiti. Quali piatti inserire? Quanti metterne? Come comporre il “menu del giorno”?
  • Composizione delle ricette: la fantasia, qui, la fa da padrona! Come un illustratore decide i colori e le forme, anche tu ti troverai a mescolare ingredienti e creare fantastiche ricette, originali e “firmate” dal tuo spirito da chef. Come dicevamo prima, tutti cucinano ma non tutti sono chef.
  • Scelta delle materie prime, nonché il loro acquisto. Sarai tu a decidere cosa comprare in base al menù da te ideato, ricordando sempre di mettere la qualità al di sopra di tutto.
  • Formazione del personale: vuoi aiuto in cucina? Insegna allo staff come essere efficiente e utile, così da non potertene lamentare! Tu sarai d’ispirazione per gli aspiranti chef, perciò dimostra loro come lavorare e ti saranno sempre d’aiuto e mai d’intralcio.
  • Coordinazione del personale: infine, la tua mansione ultima (ma che le unisce tutte) è proprio quella di coordinare il lavoro di tutti. Come un regista, dicevamo, sarai tu a dare indicazioni, a consigliare, a far mantenere ordine e calma e a rimediare agli errori. Una grande responsabilità, diventare chef!

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Come diventare chef: percorso formativo

Il percorso ideale per diventare chef prevede di frequentare un Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera… eh?!

Semplicemente l’istituto alberghiero, ovvero la scuola superiore professionale in cui vengono formati cuochi e receptionist, e che tutt’oggi ha un’importanza determinante nella carriera di un aspirante chef. 

Dopo il diploma, poi, volendo ci sono anche alcuni corsi all’Università che possono essere interessanti per chi è vuole entrare in questo mondo senza rinunciare a studiare, come per esempio Economia del Turismo

Oppure puoi subito buttarti a capofitto nel mondo del lavoro: la scelta è solamente tua!

Naturalmente, frequentare un Istituto Alberghiero è una decisione che va presa in tempo, ovvero durante l’adolescenza.
Ma se io ho scoperto di voler diventare chef solo dopo, magari a vent’anni? O a trenta? 

Nessun problema, c’è sempre un’altra via: vediamola insieme nel paragrafo sotto.

Come diventare chef: corsi di cucina per tutti

Ed ecco a te la soluzione: esistono tantissimi corsi per diventare chef anche se non hai fatto l’alberghiero quando era il momento, e che sono quindi accessibili senza il suddetto diploma.

Vediamo oggi qualche esempio così ti fai un’idea, ma considera che ne esistono a bizzeffe, di corsi di cucina, perciò starà a te cercare il migliore per costo, zona e offerta formativa.

  • Italian Chef Academy. Questa scuola offre un corso molto ampio, strutturato in cinque moduli separati, che non devi frequentare per forza tutti. Ogni modulo ha una sua offerta e un suo costo, e naturalmente gli argomenti si fanno sempre più specializzati andando avanti. Il primo modulo costa 2000€, il secondo 3000€ e via così. Alla fine del corso ti verrà rilasciato un attestato riconosciuto dall’Ente Nazionale di Istruzione Professionale (ENAIP), molto valido per farsi vedere dal mondo del lavoro. Attenzione: la partecipazione dipende dall’esito del colloquio via Skype che avrai al momento della domanda d’iscrizione!
  • RedAcademy, un’accademia molto valida di Chieti. Il loro corso di ben 800 ore è diviso in 17 moduli e prevede un esame finale, che una volta passato ti fa ottenere un attestato di qualifica come cuoco professionista riconosciuto a livello europeo. Il corso costa 6500€ ed è aperto a tutti, senza limiti di età o di selezione.
  • Eataly organizza dei mini-corsi specifici su un determinato argomento, come possono essere gli involtini primavera o la pizza fatta in casa. Hanno un costo variabile dai 65 ai 130€; non sono un vero e proprio corso per diventare chef, ma più un’aggiunta, un “di più”.

Avrai notato che questi due corsi illustrati qua sopra hanno un certo costo: la qualità si paga, ma ripaga anche, e questo lo imparerai quando sarai uno chef stellato famoso in tutto il mondo! Insomma, se questo è veramente il tuo sogno prendi in considerazione di fare uno di questi lavori estivi per un po’, e mettere da parte la somma di cui hai bisogno.
Un po’ di sacrificio è necessario per arrivare a brillare 😉

Come diventare chef a domicilio: un’altra realtà

Una volta presa la tua bella qualifica, con la scuola o con uno dei tanti corsi di cucina, puoi anche decidere di non proporre la tua arte culinaria a hotel o ristoranti, ma a casa della gente!

Ebbene sì, puoi diventare chef a domicilio e cucinare per chi vuole passare una serata romantica, per famiglie intere, per professionisti in riunione… insomma, come si fa?

Non ti servirà altro che iscriverti alla Camera di Commercio, aprire una partita IVA (grazie a un valido commercialista) e, se vuoi, frequentare anche un corso specifico.

Non è necessario, ma il corso della Federazione Italiana Professional Personal Chef offre comunque un’ottima formazione che potrà esserti di grande aiuto in questo ambito, che è comunque molto diverso rispetto alla canonica cucina. Ti insegneranno, inoltre, importanti tecniche marketing, perché per diventare chef a domicilio devi farti conoscere! E grazie a internet, principalmente, potrai farti un nome ed essere richiesto da tutti a prescindere dalla zona.

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Qualità di uno chef

Ci sono alcune caratteristiche fondamentali nel carattere di uno chef, alcune qualità immancabili per svolgere al meglio questo lavoro. Quali?

  • Creatività, senza la quale non hai nulla di diverso da un “esecutore di ricette base”. Che ci vuole a cucinare una pasta al pomodoro? Niente, lo facciamo ogni giorno e non per questo siamo degli chef… ecco, per poter fare questo lavoro devi pensare fuori dalle righe, avere quel guizzo, essere un artista i cui colori sono gli ingredienti.
  • Resistenza allo stress. La cucina di un ristorante è un luogo molto, molto dinamico, e questa dinamicità può trasformarsi in burrasca nei momenti più complicati. Parliamo di un lavoro frenetico con orari molto stressanti, come può essere anche quello del cameriere. Ci vuole quindi grande determinazione e resistenza.
  • Capacità di organizzazione: ricordi? Sei tu il burattinaio che tira le corde! Tu ordini, coordini, organizzi, sistemi, consigli, rimedi: ne sei in grado? Sai farti rispettare?
  • Gentilezza: e sai farti rispettare senza diventare insopportabile? Sai, gli chef sono famosi per non essere dei simpaticoni, complice la frenesia della vita da cucina. Io penso che essere un cuoco gentile potrebbe aiutare molto a semplificare il lavoro a tutti, creando un ambiente sano e piacevole in cui dare il meglio di sé. Non sei d’accordo? Chi è gentile ha sempre una marcia in più.

Quanto guadagna uno chef? Stipendio

Lo stipendio di uno chef varia molto in base all’esperienza che ha accumulato negli anni e dal ruolo che è arrivato a ricoprire: è uno di quei lavori in cui la gavetta è parte fondamentale del percorso, come per il fotografo o il giornalista.

Non puoi uscire da scuola e pretendere di essere alla stregua di Cracco, ecco tutto: all’inizio ti identificherai nel commis, ovvero l’apprendista che ha ancora tutto da imparare, e guadagna circa 1000€ al mese.

Con il tempo e con l’acquisizione di nuove competenze diventerai un capo partita, con 1400€ di stipendio mensile; poi un sous chef (chef in seconda), e ti porterai a casa la bellezza di 2/3000€ al mese.

Infine, poi, sarai uno chef, con lo stipendio che va dai 3000 ai 7000€ mensili: niente male, vero?

Ricorda però che non è tutto oro quel che luccica: diventare chef ti garantirà un ottimo stipendio ma anche una vita complicata e a tratti stressante, con orari sballati e tantissimo lavoro soprattutto nei periodi di festa (per gli altri).

 Se invece decidi di diventare chef a domicilio, la tua tariffa dovrà dipendere dall’esperienza che hai, da quel che offri e dal tipo di richiesta del cliente. Comunque, in generale, non si scende mai sotto i 30/40€ a persona.

Diventare chef: conclusioni

Ma allora vale la pena diventare chef? Come ogni strada professionale possibile, ha i suoi pro e i suoi contro. Vediamoli velocemente.

Pro:

  • Fare della passione per la cucina un lavoro
  • Poter lavorare con la creatività
  • Guadagnare bene
  • Poter lavorare all’estero o conoscere membri della brigata di cucina provenienti da molte parti del mondo

Un consiglio per il punto 4: Come imparare una lingua da soli in un mese

Contro:

  • È un lavoro frenetico e l’atmosfera in cucina può essere molto tesa
  • Ha orari stressanti e diversi da quelli di un lavoro “convenzionale”
  • C’è molta gavetta da fare per arrivare in cima
  • Durante le feste lavori di più

Insomma, questo era tutto quello che dovevi sapere prima di dire: sì, voglio diventare chef nonostante le difficoltà! O forse hai cambiato idea? Speriamo che, in un modo o nell’altro, questo articolo ti sia stato utile per capire cosa vuoi fare nel tuo futuro: questo era l’obiettivo.

Fammi sapere nei commenti cosa ne pensi, o se hai avuto esperienze dirette con aspiranti chef: siamo molto curiosi di sentirti!

Al prossimo orientamento!

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