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Come diventare interprete LIS: parlare la lingua dei segni

Per le persone che hanno problemi di udito o sordità vera e propria, parlare significa qualcosa di molto diverso rispetto a quello che intendiamo noi. Possiamo dire che in questo caso contano i gesti, non le parole, letteralmente. L’interprete LIS, ovvero della lingua dei segni, si pone come figura che collabora all’inclusione di queste persone nel mondo, permettendo loro di comprendere e farsi capire dagli altri. Per diventare interprete LIS, avrai bisogno di:

  • Conoscere il linguaggio dei segni 
  • Corso di formazione 
  • Empatia 

Cerchiamo adesso di scoprire tutto il necessario per intraprendere questa strada: come diventare interprete LIS e quindi come imparare la lingua dei segni, ma anche dove lavora e quanto guadagna un interprete LIS! 

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Chi è l’interprete LIS

L’interprete LIS è il professionista che conosce la lingua italiana dei segni (LIS) e si occupa della sua traduzione e interpretazione in simultanea e in consecutiva. Possiamo dire quindi che sia quindi sia un traduttore che un interprete, solo che anziché lavorare dall’inglese o dal tedesco, lo fa con il linguaggio dei segni. 

Con il suo lavoro, poi, fa una grande opera di inclusione nei confronti delle persone sorde, garantendo loro di poter essere comprese dagli altri o di poter capire notizie, programmi televisivi e in generale ogni sorta di comunicazione.

Proprio come un insegnante di sostegno, quindi, aiuta a omogeneizzare tutte le persone, senza che le differenze di ognuno possano essere un limite.
Anzi, molto spesso sono tutto il contrario: motivo di unione, di vicinanza e apprendimento!

Cos’è la LIS: lingua dei segni

La LIS è la lingua dei segni che si utilizza in Italia.

Più in generale, un linguaggio dei segni è un vero e proprio mezzo di comunicazione per fare comprendere e comprendere le persone non udenti. È formato da gesti e movimenti precisi delle mani, che costituiscono un vero e proprio alfabeto LIS. 
La lingua del segni non ha niente di diverso da un comune linguaggio: serve per comunicare e ha dei gesti ben precisi con un significato definito. Ecco perché nel titolo abbiamo scritto “parlare la lingua dei segni”: perché è proprio di questo che si tratta!

Se però in Italia utilizziamo la LIS, è anche vero che esistono molte altre lingue dei segni in giro per il mondo: proprio come succede per le lingue verbali, molti Paesi hanno adottato un proprio linguaggio dei segni.

Alcuni esempi:

  • ASL, lingua dei segni americana 
  • LSF, lingua dei segni francese
  • NZSL, lingua dei segni neozelandese
  • LIBRA, lingua dei segni brasiliana
  • ISN, lingua dei segni nicaraguense 

Oltre a ciò, poi, è stata creata la Signuno, proposta come lingua dei segni internazionale. Nonostante sia stata utilizzata in varie occasioni, però, non è mai riuscita a rendere unificato il mondo del linguaggio dei segni, un po’ come l’inglese tra le lingue verbali.

Come imparare il linguaggio dei segni

Per poter imparare il linguaggio dei segni e, successivamente, poter diventare interprete LIS, dovrai affidarti ai corsi specializzati dell’ENS, Ente Nazionale Sordi

La formazione in un corso dell’ENS toccherà argomenti vari, come:

  • Comunicazione visivo-gestuale 
  • Utilizzo dello spazio corporeo e dell’ambiente circostante 
  • Morfo-sintassi e fonologia 
  • Tecniche di impersonamento 

Se vuoi già iniziare come autodidatta, ho trovato un’iniziativa veramente bella portata avanti da una youtuber di nome Alex Wonder: ha creato infatti una serie di video-lezioni sulla LIS! Ti lascio il primo video della serie qua sotto.

Come diventare interprete LIS

Per diventare interprete LIS a tutti gli effetti, tuttavia, i video non sono sufficienti: avrai bisogno del corso ENS.

Questo corso è strutturato in 4 livelli, e ha una durata di 170 ore, divise in:

  • 150 ore di pratica
  • 20 ore di tirocinio. 

Una volta completato il programma, poi, è prevista una prova finale. Se la superi ottieni l’abilitazione alla professione e hai finalmente raggiunto il tuo obiettivo.

Come vedi per fare questo lavoro nella tua vita non dovrai fare nulla di trascendentale, perciò se questo è il tuo desiderio inseguilo senza tergiversare e in un attimo sarai dove vuoi essere! 

E potrai veramente contribuire a rendere le differenze meno limitanti, così come dovrebbe essere.

La qualifica di professionista come interprete LIS è garantita dalla Legge 4/2013.

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Dove lavora un interprete LIS

L’interprete LIS è necessario in diversi ambiti, perciò avrà la possibilità di lavorare in modi diversi, di specializzarsi in un preciso settore o di fare un po’ di tutto per non annoiarti mai.

Le situazioni in cui può lavorare sono:

  • Trattativa: parliamo di incontri personali e privati come una visita dal fisioterapista, un appuntamento con l’avvocato, con il commercialista e via dicendo. Forse chi non è sordo non ci ha mai pensato, ma comunicare con i vari professionisti con cui si ha a che fare nella vita di tutti i giorni non è così semplice! Tu in questi casi farai da mediatore tra il cliente e il professionista, per rendere la comunicazione scorrevole sia da una parte che dall’altra.
  • Conferenza, come workshop, congressi, discorsi… In questo caso, sarai interprete per un gruppo di persone, non più per un singolo. Anche in TV a volte: non ti è mai capitato di seguire qualche discorso di un politico e vedere nell’angolo in basso a sinistra dello schermo un interprete LIS?
  • Scuole, perché anche in licei o scuole elementari è fondamentale questa figura, se sono presenti alunni sordi. Qui non è importante solo seguire l’alunno in particolare, ma fare un’opera di inclusione e aiutare anche tutto il resto della classe a imparare il modo per interagire con lui. Tutti ne traggono beneficio, e possono crearsi amicizie indimenticabili.
  • Eventi, dagli spettacoli teatrali fino alle gare o ai concorsi, interpreterai le battute dell’attore o le frasi del telecronista, perché tutti hanno diritto di godersi lo spettacolo. 

Quanto guadagna un interprete LIS: stipendio

Per quanto riguarda lo stipendio di un interprete LIS, bisogna fare una differenziazione tra lavoratore dipendente o freelance perché, come abbiamo visto altre volte come per il fotografo la situazione può essere molto diversa. 

  • Dipendente: può guadagnare dai 1200 ai 1500€ al mese
  • Freelance: può richiedere anche fino a 200-400€ per una singola giornata lavorativa.

C’è da dire, però, che per essere un lavoratore autonomo bisogna andare in contro all’apertura di una partita IVA e dovrai poi anche essere bravo a procacciarti il lavoro! 

Insomma, ognuno sceglie la strada migliore per sé in base alle proprie esigenze, naturalmente.

Detto questo, abbiamo finito. Cosa ne pensi? Diventare interprete LIS è ancora ciò che vuoi fare non appena chiuderai questo articolo? Benissimo, la tua è una scelta altruista e ammirevole!

Se invece hai capito leggendo che questa non è proprio la strada che fa per te, non demordere: troverai il tuo cammino, ma solo se continuerai a cercare. Che ne dici di riniziare da questo articolo?

Al prossimo orientamento! 😁

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