Orientativamente

Trova il futuro che fa per te

Home » Come diventare traduttore e vedere il mondo da un’altra lingua

Come diventare traduttore e vedere il mondo da un’altra lingua

Conoscere le lingue non solo ci permette di diventare senza problemi cittadini del mondo, ma è anche una grande opportunità per il mondo del lavoro. Infatti ci sono tanti modi per lavorare con le lingue, proprio come quelli elencati in questo articolo.
Quello che faremo oggi invece sarà scoprire come diventare traduttore freelance e non, professione indispensabile in vari campi: ad esempio, è uno dei modi per entrare a lavorare nel mondo dell’editoria

Diventare traduttore di libri, infatti, sarà una delle più grandi possibilità se vorrai intraprendere questa strada. Per poterlo fare, però, ti dico già che avrai bisogno di:

  • Ottima conoscenza di una o più lingue straniere
  • Padronanza perfetta dell’italiano
  • Precisione
  • Qualche conoscenza informatica

Ma non temere: adesso vediamo tutto più nel dettaglio e alla fine di questo articolo saprai tutto: chi è, cosa fa e quanto guadagna un traduttore!

Potrebbe interessarti anche: Lavorare da casa e guadagnare online: idee e consigli

Chi è il traduttore

Il traduttore è l’esperto di lingue che si occupa di tradurre vari tipi di testi da una lingua straniera alla propria lingua madre. La cosa più bella di questo lavoro, secondo me, è che non si è mai formati al cento per cento: le lingue sono vive, ogni giorno cambiano. Ogni giorno nascono neologismi, muoiono parole in disuso per lasciare spazio a nuovi modi di dire. Diventare traduttore è stare al passo con questo flusso dinamico e rimanere perciò uno studente per sempre, in formazione continua.

Tra l’altro con questa professione avrai l’opportunità di immergerti in culture e ambienti diversi, e riuscire a capire più a fondo usi e costumi di paesi lontani da noi. 

Un altro lavoro che ti permette di vivere a diretto contatto con lingue e culture diverse è quello dell’interpretariato.
La differenza con il traduttore è molto semplice: l’interprete si occupa di tradurre oralmente per rendere tempestiva la conversazione tra due persone di lingua diversa.

Per saperne di più: Come diventare interprete ed essere chiunque

Cosa fa un traduttore?

diventare traduttore di libri

Il suo nome lascia poco spazio all’immaginazione: il traduttore traduce, traduce e traduce. Ma non solo! Forse la cosa ti stupirà, ma un lavoro di questo genere è molto più di quello che sembra.

La realizzazione di una traduzione, infatti, è un processo con fasi ben distinte.

  • Traduzione vera e propria. Da un testo straniero arriva a un testo impeccabile nella sua lingua madre, con modi di dire e locuzioni tipiche. Non deve sembrare una traduzione, anzi: deve dare l’impressione di essere un testo nato direttamente nella lingua d’arrivo.
  • Revisione. Come ogni lavoro legato alla scrittura, è necessario revisionare attentamente per individuare errori, ripetizioni e lacune. In questo caso può capitare che vi sia l’intervento di un editor, ma di solito è compito del traduttore stesso.
  • Cura dell’editing e rielaborazione redazionale: è sempre di sua competenza tutto ciò che riguarda questo ambito, come font, impaginazione e stile di scrittura.
  • Rispetta le scadenze: sembra banale, ma in alcuni lavori – come questo o come il giornalista – saper lavorare sotto pressione è fondamentale. Avrai delle scadenze entro le quali portare a termine il lavoro, revisionarlo e presentarlo al cliente.

Potrebbe interessarti anche: Insegnante di inglese: percorso e stipendio

Come diventare traduttore: percorso

Parliamo adesso di come diventare traduttore: voglio dirti subito di non scoraggiarti se stai per scoprire che la strada non è semplice e veloce.
Anzi, bisogna volerlo davvero e impegnarsi anche se non si vedono subito i risultati. E ricordati che ciò che sembra insormontabile all’inizio, è quello che poi dà le soddisfazioni più grandi alla fine.

Detto questo, come si diventa traduttore? La Laurea in lingue è molto ben vista ma non obbligatoria: in questo settore, l’importante è che tu abbia una conoscenza perfetta delle lingue. Se ti sei formato come da solo -o con questo metodo per imparare le lingue da autodidatta– ti consiglio di ottenere la certificazione tramite un esame. In questo modo potrai attestare la tua competenza linguistica.

Dopodiché, arriva la parte tosta: riuscire a fare un po’ di gavetta. Sì, lo so, te la dico spesso questa parola, te l’ho detta anche quando si trattava di come diventare doppiatore o correttore di bozze. Il fatto è che in questi lavori dove conta solo la tua bravura devi farti conoscere, devi farla conoscere questa bravura! Trovare un tirocinio in un’agenzia di traduzione sarebbe l’ideale. Non è facile, ma hai un vantaggio: puoi lavorare dappertutto.
Conoscendo le lingue, infatti, hai la fortuna di poter ampliare i tuoi orizzonti: guarda un po’ di annunci di lavoro anche all’estero. Non sia mai che trovi l’occasione della tua vita!

Un esempio è l’opportunità di lavorare per Amazon come traduttore: ha sedi in tutto il mondo e cerca sempre traduttori che sappiano principalmente inglese, tedesco e francese.

Potrebbe interessarti anche: Lavorare viaggiando: opportunità

Traduttore: scrivere delle tue passioni

Il traduttore può specializzarsi in settori per cui è più portato o semplicemente su cui ha fatto più esperienza. Questa è una bellissima opportunità di poter parlare delle tue reali passioni, anche se non sono quelle direttamente il tuo lavoro.

Pensa per esempio a un giornalista sportivo: magari voleva fare il calciatore e per qualche ragione non ha potuto, però comunque vive di calcio, di sport, partecipa alle partite e intervista i giocatori. Ci sono mille strade diverse, là fuori, che possono portarti a vivere di quello che ami. Basta solo saperle trovare.

Se vorrai diventare traduttore, quindi, avrai la possibilità di perfezionare le tue competenze di un settore specifico, che sia una passione che coltivi nel tempo libero o la materia su cui hai ottenuto una laurea. Quali tipi di traduttore esistono?

Tipi di traduzione: diverse possibilità per diventare traduttore

  • Traduttore audiovisivo: o meglio conosciuto come sottotitolatore. Si occupa, come viene naturale pensare, di tradurre i dialoghi di documentari, film, serie tv… Punto a favore di questo lavoro: puoi guadagnare e guardare i tuoi film preferiti contemporaneamente!
  • Traduttore web: il proprietario di un sito straniero ha intenzione di espandersi in Italia? Qui entri in gioco tu, traducendo articoli e pagine web: la traduzione automatica di Google fa un po’ pena, non basta per avere un bel sito ordinato e piacevole da seguire. La tua traduzione, ricorda, deve essere talmente pulita da far sembrare il sito nato direttamente nella lingua d’arrivo. Il tuo lavoro si intreccia con quello del copywriter, in questo caso, perciò mi raccomando sii incline al lavoro di squadra.
  • Traduttore tecnico: colui che si occupa di tradurre testi tecnici e specifici, solitamente per imprese e grandi aziende. I libretti di istruzioni, per esempio: è importante che siano chiari e comprensibili in ogni lingua.
  • Traduttore specializzato in traduzioni giurate. Documenti processuali, dibattiti, importanti documenti da archiviare: questo è quello che tradurrai se deciderai di specializzarti in questo ambito. Diventare traduttore giurato significa quindi lavorare principalmente in tribunale, accanto a giudici e avvocati.
  • Traduttore editoriale. Colui che si impegna nella traduzione di tutti i prodotti editoriali: romanzi, novelle, racconti, ma anche guide turistiche, fumetti e libri per bambini. Se i libri hanno la possibilità di diventare best seller di fama internazionale, è anche merito dell’impeccabile opera di traduzione a cui vengono sottoposti. In Italia Stephen King non sarebbe amato allo stesso modo, se i suoi traduttori non fossero così competenti!
    Diciamo che diventare traduttore di libri è la più comune aspirazione per chi ama tradurre, ma come hai potuto vedere non è l’unica possibilità che esiste.

Potrebbe interessarti anche: Tipi di giornalismo: scrivere delle proprie passioni

Competenze per diventare traduttore

Sì, ma quindi chiunque sappia una lingua straniera può diventare traduttore?

Sì e no.

Quando parliamo di traduzione, non intendiamo una roba letterale presa così com’è. Eh no, così sarebbero bravi tutti… tutti quelli che hanno un dizionario o un computer, perlomeno.

Essere un traduttore infatti è molto più di questo, è immedesimarti nello scrittore originale e riportare nella lingua italiana le sue esatte intenzioni. Il risultato finale deve sembrare l’originale, come se fosse nato così, senza alcuna traccia del fatto che si tratta di una traduzione.

 Come in ogni campo, devi avere qualità e competenze particolari. Vediamole insieme! 

  • Padronanza di una lingua straniera e della propria lingua madre.
    Naturalmente, conoscere una -o più di una- lingua straniera è alla base di questo lavoro. Ma non trascurare l’importanza dell’italiano! Per tradurre, infatti, devi essere in grado di esprimerti nella tua lingua madre non solo in modo corretto, ma anche accattivante, gradevole ed efficace! Se compro il libro di Ken Follett mi aspetto di leggere un suo scritto, anche se tradotto in italiano: devi essere credibile!
  • Conoscenza della cultura delle aree in cui si parla la lingua.
    Quando si parla una lingua straniera è importante potersi immedesimare completamente, per comprendere modi di dire, proverbi e il modo di vedere il mondo in generale. Viaggiare è l’ideale, ma dato che non è così alla portata di tutti ti consiglio di ascoltare interviste, guardare documentari e seguire YouTuber nativi di quella lingua.
  • Precisione e affidabilità.
    Ricordi? Le scadenze… Devi essere capace nel tuo lavoro, ma devi anche riuscire a svolgerlo nei tempi giusti.
  • Conoscenza di software e strumenti di traduzione
    Ogni lavoro ha i suoi strumenti, e anche quello del traduttore li ha! Primo tra tutti il computer: sarà il centro di ogni tua mansione, perciò non deve avere segreti per te.
    P.S.: Google Translate non vale tra gli strumenti di traduzione. Strano ma vero.

Diventare traduttore freelance o lavorare da dipendente

Questo è un lavoro che si può svolgere in entrambi i modi, sia da dipendente presso aziende e uffici, sia come traduttore freelance (aprendo una partita IVA con il commercialista).

Cosa preferire? Questo devi saperlo tu.

Lavorare da freelance può sembrare un sogno: nessuna necessità di interagire con colleghi (magari non troppo simpatici), lavorare da casa senza orari imposti e fissi… Però pensaci bene, perché ha le sue criticità: non tutti sanno regolarsi da soli e imporsi di lavorare anche se sono a casa, comodi sul divano.

E poi il contatto umano, anche sul posto di lavoro, potrebbe mancarti: a volte sembra che una sola parola di un collega possa essere un toccasana per l’umore. Con questo non dico che sia meglio trovare lavoro come dipendente (non esiste un “meglio” universale per tutti), voglio solo consigliarti di pensarci bene. Saresti in grado di lavorare anche lontano dagli occhi vigili di un capo? Saresti in grado di essere il capo di te stesso?

D’altro canto, il vantaggio più grande del lavoro freelance è il poterti portare il lavoro letteralmente dovunque: dal bagno di casa tua a una spiaggia dei Caraibi.

Insomma, la scelta migliore dipende da te, da quali sono i tuoi interessi e le tue priorità. In ogni caso ti rimando all’articolo sullo smart working, così ti rendi conto di tutti i pro e i contro della situazione.

Approfondimento: Come gestire lo smart working: strumenti e abitudini per il lavoro agile

Qual è la differenza tra traduttore e interprete?

Molto spesso queste due professioni vengono nominate in coppia, come fossero due facce della stessa medaglia. In effetti, per certi versi è così.

La differenza sostanziale tra le due -come ti accennavo prima- è che mentre il traduttore si occupa di testi scritti, l’interprete traduce oralmente, occupandosi della traduzione di dialoghi, interviste o intere conferenze sul momento.
Spesso un singolo professionista ricopre entrambe le posizioni.

Quanto guadagna un traduttore: stipendio

Non è sicuramente il lavoro che ti fa diventare l’uomo più ricco del mondo, ma lavorare come traduttore ti permette di condurre una vita serena anche quando sei solo agli inizi. Un traduttore senza esperienza, o con massimo tre anni alle spalle di lavoro nel settore, può puntare a uno stipendio di circa 1200€ mensili.
Quando gli anni di esperienza vanno dai cinque ai dieci, arriviamo a 1500.

Dai 10 anni di esperienza a fine carriera, quindi il massimo a cui può puntare un traduttore, si arriva fino a 2200€.
Mica male, dai.

Questo è quanto. Che te ne pare? Vuoi diventare traduttore? Se l’idea ti attira e vorresti renderti conto di com’è questo lavoro praticamente, ti consiglio di provare a cercare qualche gruppo di traduttori volontari ed entrare a farne parte! Farai un po’ di esperienza gratuita e inizierai a prendere confidenza con le mansioni del ruolo!

Facci sapere nei commenti se questo articolo ti è servito a schiarirti le idee, o continua a leggere il nostro sito per trovare la tua strada. Ci vediamo al prossimo orientamento! 

Clicca qui per tornare all’indice

I NOSTRI ULTIMI ARTICOLI QUI SOTTO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto