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Lavorare freelance: come diventare freelance e lavori più richiesti 

Oggi come oggi lavorare freelance è una prospettiva molto allettante per tante persone, a causa dei numerosi vantaggi che questo modello lavorativo offre. Basti pensare, per esempio, alla possibilità di gestire in autonomia il proprio tempo, ed ecco che subito possiamo capire perché il lavoro freelance online oggi interessa tutti. 

Le persone stufe di dover trascorrere dieci ore al giorno fuori casa a fare un lavoro che non piace con gente che non piace sono tante, e oggi c’è desiderio di cambiare. E fare il grande salto mettendosi in proprio sembra l’opportunità migliore, anche dall’altra parte lavorare freelance spaventa perché comporta rischi e continua incertezza riguardo al futuro. 

Ma qual è il significato di freelance esattamente? Quali sono pro e contro? E ancora, quali sono i lavori freelance più richiesti oggi nel nostro Paese? 

Scopri con noi di Orientativamente cosa significa davvero lavorare freelance e se è davvero la strada giusta per te. 

Leggi anche: Lavorare in Nuova Zelanda: come fare e quale visto serve

Lavorare freelance: significato 

Per comprendere appieno questo argomento non possiamo che partire dal principio: qual è il significato di freelance? La definizione ISTAT dice così: 

“Freelance è il lavoratore indipendente, ovvero colui che svolge la propria attività lavorativa senza vincoli formali di subordinazione.”

Per farla breve, il lavoro freelance è un tipo di lavoro autonomo, che quindi non dipende da nessun altro e non comporta un contratto di assunzione. Parliamo semplicemente della figura del libero professionista, che fornisce un servizio e offre la propria collaborazione ad aziende e ad altri professionisti in cambio di un compenso, generalmente stabilito da lui stesso. Un avvocato, per esempio, può essere un libero professionista quando decide di aprire uno studio proprio e non dipendere da nessuno. In quel caso, però, dovrà procacciarsi i clienti per conto proprio e fare in modo che l’attività venga conosciuta. 

Una curiosità interessante che riguarda il significato di freelance è proprio nella sua traduzione letterale: significa “lancia libera”, che è il nome con il quale venivano chiamati i mercenari. Notoriamente, i mercenari erano soldati che, in cambio di quanto denaro veniva offerto loro, decidevano per chi combattere. 

In un certo senso è ciò che fa il freelancer, con la sola differenze che –si spera– egli non bada soltanto all’entità del suo compenso, quanto anche ad altri fattori come l’esperienza che quel lavoro può offrirgli e l’etica che c’è dietro.

Lavorare freelance: pro e contro 

Per adesso, abbiamo capito soltanto in cosa consiste. Naturalmente però lavorare freelance ha pro e contro da tenere in considerazione se si decide di fare il “grande salto”. 

Come ogni cosa, d’altronde, esistono dei netti vantaggi così come delle difficoltà a cui fare fronte, e se è meglio o peggio dipende moltissimo dal tipo di persona che sei. Non per tutti, infatti, lavorare freelance può essere la soluzione migliore! 

Vediamo quindi pro e contro più da vicino per farci un’idea. 

Pro 

I vantaggi di lavorare freelance sono i seguenti: 

  • Autonomia nella gestione del tempo: un grande vantaggio, forse il maggiore, è proprio quello di non dover dipendere da nessuno. Nella maggior parte dei casi ti troverai a lavorare a progetti e non a ore. Questo significa che, se sai organizzarti bene e sfruttare al meglio il tuo momento lavorativo, riuscirai a ritagliarti un sacco di tempo libero da usare per vivere la tua vita.
  • Possibilità di lavorare dove vuoi: il secondo pro è quello di non dover dipendere nemmeno da un luogo fisso. Con grande probabilità ti bastano un computer e una connessione a Internet per lavorare freelance, e questo significa in poche parole che puoi farlo da dove vuoi. Puoi lavorare da casa, per esempio, con tutti i vantaggi del caso; oppure puoi prendere e partire, lavorare viaggiando in giro per il mondo.
  • Stabilire il valore del tuo lavoro: in ultimo -ma non per importanza- sarai tu a stabilire il prezzo per il tuo tempo, per il tuo impegno e per il tuo lavoro. E non c’è niente di più appagante di essere pagato -scusa il gioco di parole- quanto si ritiene giusto.  

Contro

Dove ci sono dei pro, ci sono anche dei contro. E gli svantaggi dei lavori freelance sono i seguenti: 

  • Gestione delle risorse economiche: il primo fattore da tenere in considerazione è proprio quello economico, quando si decide di mettersi in proprio. Infatti, dovrai pagare le tasse autonomamente in quanto libero professionista, e non avrai mai la certezza di uno stipendio fisso uguale tutti i mesi. Potresti guadagnare uno sproposito in giugno e quasi zero a luglio: non puoi mai sapere al cento per cento come andranno le cose. E le tasse andranno pagate comunque.
  • Nessun benefit da dipendente: puoi dire addio a vantaggi come la tredicesima, il premio produzione, i buoni pasto e la maternità. Se hai una tua attività o comunque lavori freelance, non hai diritto a certi benefit e non sei tutelato granché come lavoratore. 

Ad ogni modo, la problematica più grande del freelancer è il blocco mentale verso l’apertura della partita IVA. Fare questo passo terrorizza, anche se è necessario per potersi buttare nel magico mondo dei lavori freelance e provare a rivoluzionare la propria vita. All’inizio, comunque sia, puoi avvalerti della prestazione occasionale ed essere pagato in ritenuta d’acconto. Questo significa che chi decide di collaborare con te -azienda o professionista singolo che sia- provvederà in un certo senso a pagare già le tue tasse. Quando riceverai il pagamento, la percentuale di tasse sarà stata già sottratta dall’importo totale: se per esempio il tuo guadagno lordo è di 400€ per quel lavoro, tu ne riceverai soltanto direttamente 320. 

Lavori freelance più richiesti: quali sono? 

Se per adesso questa strada ti sta convincendo nonostante le difficoltà, forse ti starai interrogando su quali siano le reali opportunità. In poche parole: quali sono i lavori freelance più richiesti oggi in Italia e all’estero? 

Come puoi immaginare, si tratta prevalentemente di lavori digitali. Oggi è molto più semplice lavorare da remoto, ed è anche un’opzione vantaggiosa per le aziende. 

Vediamo un po’ di possibilità interessanti nel dettaglio: 

  • Giornalista freelance
  • Grafico freelance
  • Social media manager
  • Copywriter, blogger o web writer
  • SEO specialist 
  • Insegnante online 
  • Programmatore freelance 

Giornalista freelance 

Tra le opportunità più richieste c’è il giornalista freelance, ovvero l’esperto di informazione che si occupa di ricerca e scrittura per comunicare notizie di diverso ambito. Come abbiamo visto in passato su questo blog, esistono tantissimi tipi di giornalismo: dalla cronaca nera al giornalismo sportivo fino alla divulgazione scientifica, in base alle tue passioni, alle competenze sviluppate e al background potrai parlare di qualsiasi argomento. 

Prima però devi scoprire come diventare un giornalista

Grafico freelance 

Il graphic designer è un altro dei lavori freelance più richiesti attualmente, anche grazie alla varietà di situazioni in cui è necessario il suo operato. Può contribuire alla realizzazione di grafiche destinate a un sito web, per esempio, ai social media o a immagini pubblicitarie per il marketing online e non.

Essere un grafico freelance significa avere grande competenza tecnica ma anche la capacità di mettere insieme un buon portfolio e mostrare ai potenziali clienti cosa otterranno scegliendoti. 

Ecco come diventare un graphic designer e cosa fa

Social media manager 

Il social media manager è una figura professionale molto importante ai giorni d’oggi per le aziende, in quanto consente loro di crescere sul piano dei social media e aumentare pubblico e fatturato. 

Si occupa di diversi ambiti, a partire dall’analisi delle potenzialità per concludere con l’analisi dei risultati. Di mezzo tante idee, molta tecnica e un sacco di studio. Purtroppo molti credono ancora oggi che chiunque possa improvvisarsi social media manager, anche se non è per niente così. E nel momento in cui chiedi a questi molti di cosa si occupa il SMM non ti sanno rispondere. 

Per approfondire l’argomento: Social media manager: cosa fa, percorso e stipendio

Copywriter, blogger o web writer

Ci sono diverse figure sul web che si occupano della stesura di copy, ovvero di testi mirati al conseguimento di diversi obiettivi. In primis il copywriter, un professionista della parola che scrive per vendere, ed è quindi un maestro della persuasione. 

Allo stesso tempo troviamo i blogger, ovvero coloro che hanno deciso di aprire un blog e parlare di uno specifico argomento. Infine troviamo il web writer, uno scrittore freelance che solitamente offre la propria capacità tecnica ad aziende o altri professionisti per la realizzazione dei contenuti testuali. 

Qualunque di queste figure tu decida di essere, la scrittura sarà l’elemento principale delle tue giornate, ma non l’unica. Per realizzare un articolo come quello che stai leggendo in questo momento, infatti, scrivere non basta. Bisogna trovare un’idea valida come prima cosa, e quindi assicurarsi che lo sia. In secondo luogo, bisognerà fare un’attenta attività di ricerca di informazioni e creare la struttura dell’articolo da realizzare. 

Solo ora si passa alla scrittura vera e propria, e il risultato finale deve infine essere revisionato, formattato e pubblicato.

Non possiamo poi non parlare della SEO, un insieme di tecniche da applicare sul contenuto per far sì che il motore di ricerca lo valuti positivamente e lo posizioni tra i primi risultati di ricerca. A chi serve un buon contenuto se nessuno può trovarlo?

Qualche link di approfondimento per te: 

SEO specialist

E ci agganciamo all’argomento SEO per introdurre anche un altro dei lavori freelance più richiesti: il SEO specialist

Si tratta naturalmente di una figura esperta di queste tecniche di ottimizzazione, che si occupa di analizzare un sito web e creare un piano per migliorarne i risultati, intervenendo su struttura e contenuto. 

Insegnante online

Un’opportunità per lavorare freelance da casa è quella di diventare insegnante online. Esistono diversi siti che ti permettono di aiutare studenti di ogni età a prepararsi sugli argomenti più ostici, e lì potrai proporti come insegnante se ne hai le facoltà. 

In alternativa, puoi imparare una lingua straniera e proporti come insegnante di lingua, magari aprendo una tua accademia online. Questo è quello che ha fatto Alba di Egness, un’accademia 100% online che si occupa dell’insegnamento dello spagnolo agli italiani. 

Un link per approfondire: Diventare insegnante di inglese online: come fare?

Programmatore freelance

Tra i lavori freelance più richiesti, infine, troviamo quello del web developer, ovvero del programmatore freelance. 

Si tratta di una figura sempre più richiesta anche in regime di dipendenza e che può condurre a ricoprire ruoli molto più elevati all’interno di un’azienda. Ma chi è? 

Lo sviluppatore è colui che si occupa di programmare software e siti web utilizzando i diversi linguaggi di programmazione. Le persone e le aziende si affidano al suo lavoro per ottenere un sito web che soddisfi le proprie esigenze al cento per cento. 

La formazione può essere svolta anche da autodidatta, ma ci vuole grande impegno. 

Te ne parlo meglio qui: Web developer: percorso, mansioni e stipendio

Come diventare freelance? 

A questo punto non resta che capire come diventare freelance e cambiare la propria vita da così a così (immagina un gesto irriproducibile scrivendo)

Lasciando perdere per un attimo la questione burocratica con apertura di partita IVA e fastidi annessi, come diventare freelance? Sicuramente il percorso prevede diverse difficoltà e richiede un grande impegno da parte tua, oltre che sacrificio e pazienza. 

Per non rischiare troppo grosso, infatti, inizialmente dovrai fare come la maggior parte di quelli che “ce l’hanno fatta”, e cominciare la tua attività indipendente come side business mentre intanto continui a lavorare, magari anche full time. 

Questo significa sacrificare un po’ di weekend, guardare quel serie TV in meno e concentrare tutte le tue energie residue dopo una giornata di lavoro su questo tuo nuovo progetto di vita, che solo così potrà decollare. 

Sembra faticoso, e non ti nascondo la verità: lo è. Ma se già all’idea di metterti a studiare per acquisire nuove competenze una volta tornato dal lavoro ti sembra di non farcela, probabilmente non ce la farai davvero. Avviare una seconda attività con l’obiettivo di renderla primaria e lavorare freelance significa cominciare così, ed è l’unico modo per ottenere i risultati sperati. 

Se è davvero quello che vuoi, allora troverai la forza di riuscirci e forse nemmeno ti peserà.

A questo punto, vediamo ancora più nel dettaglio i passaggi fondamentali per diventare freelance: 

  • Definire i propri obiettivi
  • Sviluppare il personal branding 
  • Stabilire il proprio prezzo 

Definire i propri obiettivi

Il primo passo da compiere è chiedersi: perché voglio diventare freelance? Insomma, domandati qual è il tuo obiettivo: avviare un’attività secondaria giusto per arrotondare oppure rivoluzionare la tua vita, comprare un camper e vivere on the road?

Non esistono solo questi due estremi, okay, ma il concetto è chiaro. È con degli obiettivi ben definiti davanti agli occhi che potrai realizzare una strategia chiara e conquistare il mondo! 

Sviluppare il personal branding 

Questo è il passaggio cruciale, ovvero lo sviluppo di un personal branding univoco e definito. Infatti, diventare freelance non significa soltanto acquisire le competenze tecniche necessarie per quello specifico lavoro, ma molto altro. Per esempio, se vuoi fare il programmatore non ti basterà studiare i linguaggi di programmazione e diventare un mago del codice, anche se certamente questo è indispensabile. Altrettanto importante però è sviluppare il proprio personal branding, ovvero un insieme di strategie comunicative con cui consapevolizzare e strutturare il proprio brand per creare interesse. 

Lavorare freelance, infatti, significa doversi vedere come un “prodotto da vendere”, e trovare quindi i modi migliori e i canali di comunicazione più efficaci per trovare clienti interessati al proprio lavoro. Il tuo guadagno dipende in modo direttamente proporzionale dalla tua capacità di procacciarti i clienti e convincerli a scegliere te. 

Jeff Bezos ha definito il personal branding come ciò che le persone dicono di te quando non sei nella stanza, e non poteva essere più chiaro di così. 

Ma come sviluppare un buon personal branding? Ottimizzando i propri canali social come primo passo. Sii attivo con post che interessano la tua nicchia e commenta i post di professionisti che fanno il tuo stesso lavoro. Non dimenticare di utilizzare LinkedIn come social: è il canale migliore in assoluto per farsi notare nel mondo del lavoro. 

Altre attività di personal branding che puoi fare: aprire un blog di nicchia, creare un sito personale con tanto di portfolio dei lavori eseguiti, aprire un canale YouTube (sempre di nicchia, altrimenti non ha senso per lo scopo).

Leggi anche: Come usare LinkedIn per trovare lavoro

Stabilire il proprio prezzo

Come ultimo passaggio non ti resta che stabilire un prezzo al tuo lavoro, che sia in linea con l’operato svolto e con l’impegno che ti ha richiesto. 

Non sminuirti pensando di attirare più clienti, perché: 

  • così facendo togli valore al tuo tempo, sia quello impiegato effettivamente per il lavoro svolto, sia quello impiegato per formarti e arrivare dove sei oggi. Ricordati che, se un professionista come il notaio guadagna ciò che guadagna “solo per mettere una firma” è perché per arrivare a quel livello ha speso anni della sua vita, sacrificio e impegno.
  • crei un precedente per tutto il settore, dando ai clienti la certezza che un grafico freelance si fa pagare quella cifra per un lavoro così, per esempio. E non è giusto, perché poi ci si rimette tutti quanti. 

Molto meglio riuscire ad ottenere meno clienti ma con prezzi più alti e coerenti con il lavoro svolto. 

Lavorare freelance: organizzare il proprio lavoro

La questione dei lavori freelance da casa è molto discussa ultimamente: c’è chi ritiene che lo smart working sia la svolta della vita, e chi lo guarda con disappunto. In realtà lavorare da casa può davvero garantire incredibili vantaggi, ma solo se fatto con un certo livello di organizzazione: altrimenti diventa il caos più assoluto. 

Le cose da fare sono due: 

  • Organizzare gli spazi: per lavorare freelance è fondamentale adibire una zona di casa al lavoro, un punto in cui vita lavorativa e vita privata non si mischiano mai. Evita di mangiare davanti al computer, per esempio, o di portarti il lavoro nel letto la sera. Piuttosto, organizza una postazione che sia anche esteticamente stimolante in modo che agevoli la concentrazione e la produttività.
  • Organizzare i tempi: il freelancer incorre sempre nel rischio di “non staccare mai”, soprattutto in alcuni casi. Pensiamo al content creator, per esempio, che lavora con il cellulare: con quello strumento in mano è difficile delimitare il tempo del lavoro e il tempo dello svago. Ma in generale lavorare freelance può far andare in contro ad una vita scombinata in cui tempi e spazi non sono definiti: mettere Netflix in sottofondo mentre lavori, per esempio. 

La soluzione ultima per organizzare il lavoro freelance da casa arriva sicuramente con il tempo e con un po’ di esperienza. Piano piano si definiscono dei ritmi e la routine prende vita; certo, ci vuole un po’ di buona volontà per rispettarla, d’altronde il divano è solo lì a pochi passi e la tentazione è forte. 

Il vantaggio del freelancer, però, è che più è efficiente e veloce nello sbrigare il proprio lavoro, più può concedersi determinate libertà. Se riesci a fare in 3 ore quello che avresti dovuto fare nel doppio del tempo, ti ritrovi il resto della giornata a totale disposizione per fare ciò che vuoi. 

Sfrutta al meglio questa opportunità, aiutati con metodi come la tecnica del pomodoro per favorire la produttività e la concentrazione e non ti pentirai mai della tua scelta. 

Siti per freelancer: siti per lavorare freelance

Un lavoratore freelance oggi ha molte possibilità per farsi conoscere e mettersi in contatto con aziende e professionisti che potrebbero voler collaborare con lui. Una di queste opportunità sono i siti di freelance, ovvero alcuni siti web in cui poter offrire il proprio lavoro in cambio di compenso a chi ne ha bisogno. 

I principali sono: 

  • Freelancer: con più di 20 milioni di iscritti, questo sito ha da poco finalmente introdotto la lingua italiana. Ha una concorrenza piuttosto alta, e si addice principalmente a traduttori, copywriter, web developer e web designer.
  • Upwork: simile al precedente ma è adatto anche ai team che vogliono collaborare tra di loro oltre che ai singoli lavoratori freelance.
  • Fiverr: forse il più famoso sito per freelancer, è di certo il migliore per cominciare dal momento in cui si possono offrire e trovare progetti veloci e a basso prezzo. Ideale per iniziare a mettere su il proprio portfolio. 

Altri siti freelance interessanti possono essere Twago, Guru, Working Nomads per nomadi digitali e Melascrivi, indicato per chi si occupa di scrittura e di contenuti editoriali. 

Quanto guadagna un freelancer? 

Concludiamo questa guida infinita sul lavoro freelance con la classica domanda, quella che tutti si fanno quando valutano una possibile nuova strada: quanto si guadagna? Quanto guadagna un freelancer

Mai come in questo caso la risposta è: dipende. Innanzitutto perché esistono tantissimi diversi lavoratori freelance, come abbiamo visto lungo il corso di questo articolo, e in base al tipo di mansioni di cui ci si occupa si avranno guadagni completamente differenti. 

In secondo luogo dipende perché il guadagno è proporzionale al numero di clienti ottenuti, così come dal tipo di clienti per i quali si lavora. Scrivere un articolo per un blog appena nato non sarà la stessa cosa che occuparsi della newsletter di Prada, per dire. 


In definitiva, possiamo dire che un freelancer guadagna da neanche un centesimo a cifre esorbitanti. E ancora, che può guadagnare 2000€ netti in un mese, 300€ quello successivo e 30.000€ quello dopo ancora. Okay, il guadagno non è davvero così ballerino, non spaventarti, è solo per farti capire usando il magico potere dell’iperbole perché è così difficile stabilire quanto guadagna un freelance. 

E ricordiamo che dal guadagno lordo di un libero professionista bisogna sempre sottrarre la cifra destinata al pagamento delle tasse, di cui si deve occupare in prima persona con l’aiuto di un commercialista. Di solito, le tasse corrispondono al 30-55% dei guadagni totali in Italia, perciò non è qualcosa che può essere sottovalutato! 

Lavorare freelance: conclusioni

Detto questo, adesso sai tutto su come diventare freelancer e lavorare freelance da casa o da dove vuoi tu. Forse pensavi che sarebbe stato tutto molto più semplice e ti stai scoraggiando, a scoprire quante cose in realtà possono andare storte. E quanti fattori a cui badare ci sono! 

Guarda bene i vantaggi che questa opzione ti dà: poter vivere più liberamente, gestendo in totale autonomia il tuo lavoro e i tuoi orari… Già solo questo sembrerebbe valerne la pena, vero? 

E allora non indugiare oltre: comincia la tua attività indipendente come side business mettendoci tutto il tuo impegno, e abbi un po’ di pazienza. Con il tempo necessario arriveranno i primi risultati, e da lì in poi la realtà somiglierà sempre di più alla fantasia. O meglio, alla vita che hai disegnato nei tuoi sogni. Datti l’opportunità di fare del tuo tempo ciò che vuoi davvero: se ce l’ha fatta qualcun altro, significa che puoi riuscirci anche tu. 

Buona fortuna e… al prossimo orientamento! 

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