Quando decidi di avviare un’attività -che sia fisica oppure online- è fondamentale scoprire cos’è e come usare Google Ads per pubblicizzarla. Oggi, infatti, anche un piccolo negozio di quartiere può attirare tantissimi clienti con una buona presenza online! E creare annunci che mettano in evidenza prodotti, sconti e novità che offri può davvero fare la differenza nell’andamento del tuo business.
Imparare come funziona Google Ads non è difficile: si tratta infatti di uno strumento di marketing alla portata di tutti, ma comunque presenta funzionalità e tecnicismi che vanno imparati a conoscere. Come usare Google Ads, allora? Lo scopriamo nel corso di questa guida, dove ti spiegheremo inoltre più nel dettaglio tutto su Google Ads: costi, funzioni e strategie per sfruttarlo al meglio!
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Indice
Come usare Google Ads e cos’è
Prima di capire come funziona, cerchiamo di spiegare Google Ads cos’è! Si tratta di una piattaforma di web advertising messa a disposizione direttamente da Google per chiunque abbia un’attività e desideri sponsorizzarla. Come dicevamo prima, non soltanto gli e-commerce possono trarre giovamento dalla pubblicazione di annunci, ma anche i negozi fisici, anzi: come vedremo tra un po’, ci sono funzionalità legate alla localizzazione!
Ma torniamo a noi. Google Ads -che fino al 2018 si chiamava Google AdWords– è una piattaforma pubblicitaria PPC, che sta per pay-per-click. Vale a dire che è un servizio a pagamento che puoi sfruttare per creare annunci pubblicitari che compaiano agli utenti durante la loro navigazione web. Però sei tu a stabilire il tuo budget giornaliero e l’offerta per ogni annuncio, ed effettivamente paghi soltanto quando un utente clicca sull’annuncio, che è ciò che a te interessa.
Puoi usare Google Ads per creare diversi tipi di campagne pubblicitarie, e di conseguenza puntare a raggiungere diversi tipi di obiettivi, per esempio iscrizioni o vendite. Vediamo più nel dettaglio le campagne che si possono avviare con Ads e per quali obiettivi sono più adatte.
Campagna Rete di Ricerca (o Campagna Search)
La Campagna su Rete di Ricerca -anche conosciuta come Campagna Search– di Google Ads è composta da annunci di testo sponsorizzati che appaiono nella SERP* quando un utente fa una ricerca.
Facciamo un esempio: mettiamo che l’utente stia cercando proprio informazioni su Ads, in particolare sul suo utilizzo. Cosa fa? Scrive sulla barra di ricerca: “come usare Google Ads” e preme invio: a quel punto si aprirà una pagina di risultati in ordine di qualità secondo Google. Prima ancora di quei risultati -detti organici- compaiono gli annunci, in questo caso uno di Google stesso e uno di Udemy, che sponsorizza la propria guida per Google Ads. Li riconosci perché, a differenza degli altri risultati di ricerca, presentano la scritta Annuncio in grassetto in alto a sinistra.

Ecco, quelli sono gli annunci testuali che si possono creare con una Campagna Search. Sono molto utili per diversi tipi di obiettivi, sia di vendita sia di traffico.
*SERP = Pagina di risultati che si apre quando un utente effettua una ricerca e preme invio. (Search Engine Results Page)
Campagna Display
La Campagna Display di Google Ads ti permette di produrre annunci testuali o visuali (chiamati banner) che appariranno all’interno dei siti web. Sicuramente ti capita ogni giorno di cercare informazioni su Internet e aprire un sito web, anzi: lo hai fatto proprio per arrivare a leggere questa guida. Ecco, ti sarai accorto che in giro qua e là nei siti web si possono trovare annunci sia di testo sia -più comuni- banner con copy e immagini accattivanti.
E sicuramente avrai anche notato che spesso e volentieri questi annunci sembrano fatti apposta per te. Cerchi un paio di scarpe su Amazon, ma alla fine non lo compri e da quel momento l’annuncio di quelle scarpe ti perseguita su ogni sito web in cui atterri? È perché quando visiti un sito come Amazon vengono rilasciati dei cookie sul tuo browser grazie ai quali si attiva una campagna Display.
In particolare, la Rete Display di Google è molto ampia, e ti permette di raggiungere utenti in diversi “punti” del web: siti web, applicazioni di proprietà di Google, Gmail e YouTube.
Campagna Google Shopping
La Campagna Google Shopping è lo strumento fondamentale per chi decide di aprire un e-commerce, ovvero un negozio online. Infatti, ti permette di far comparire annunci mirati proprio alla vendita (“shopping”) dei tuoi prodotti. Per esempio, se l’utente ha intenzione di acquistare degli stivali rossi, digiterà “stivali rossi” e premerà invio, e a quel punto prima di tutti gli altri risultati si troverà davanti gli annunci Shopping.

Cos’hanno di diverso dagli altri annunci? Sono completi di immagine del prodotto, nome, descrizione, prezzo e caratteristiche, nonché a volte persino delle recensioni! E questo ti permette di risparmiare, perché l’utente che clicca sul tuo annuncio sa già esattamente cosa troverà aprendolo, e significa quindi che è già più propenso ad acquistare. E, ti ricordo, tu paghi solo se qualcuno clicca sull’annuncio.
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Campagna YouTube
La Campagna YouTube di Google Ads, infine, è quella che ti permette di far comparire annunci video all’interno dei video su YouTube nei quali è possibile (quelli con la monetizzazione attiva). Esistono di diversi tipi, e possono essere anche di diverse lunghezze: alcuni sono skippabili dopo 5 secondi, mentre altri devono essere guardati per intero e durano massimo 15 secondi.
Se hai dei video creati ad hoc per sponsorizzare il tuo brand in generale o determinati prodotti nello specifico, devi assolutamente sfruttare la Campagna YouTube. Infatti, questo tipo di annunci è immediato, accattivante e capace di suscitare molta curiosità in pochissimi secondi! Se capirai come usare Google Ads al meglio per le tue campagne video incrementerai di molto il numero dei tuoi potenziali clienti.
Come funziona Google Ads
Cerchiamo ora di capire esattamente come funziona la pubblicità su Google, che ti permette di far conoscere la tua attività a chi cerca prodotti e servizi in linea con ciò che proponi tu.
Intanto possiamo dire che per una campagna pubblicitaria con Google bisogna partire dalla scelta delle keyword, ovvero le parole chiave efficaci per il tuo business.
A quel punto dovrai poi stabilire il budget giornaliero che sei disposto a investire per ogni annuncio. Quella sarà la cifra che spenderai ogni volta che una persona farà clic sull’annuncio, ovvero quando la campagna avrà avuto l’effetto sperato.
Il minimo di offerta è di 0,10€ mentre il massimo è di 100€: quanto investi naturalmente incide sul punteggio di qualità che otterrà il tuo annuncio, e quindi sul posizionamento.
In che senso? In pratica Google, per stabilire in che posizione inserire il tuo annuncio, deve fare una valutazione della sua qualità. Tra i criteri che tiene in considerazione per attribuire il punteggio di qualità c’è anche l’offerta, ma vedremo dopo che non è l’unico. Ciò significa che non ottieni il primo posto solo perché hai offerto più di tutti i competitor, ma lo ottieni grazie alla combinazione di qualità del tuo annuncio.
Ad ogni modo l’offerta rimane comunque un fattore importante, quindi se il tuo competitor offre 0,50€ per clic, investire almeno 1 centesimo in più può fare la differenza.
Questo, a grandi linee, è come funziona la pubblicità su Google: si tratta di una sorta di asta che parte ogni volta che un utente fa una ricerca.
Come usare Google Ads al meglio
Adesso che ne abbiamo approfondito il funzionamento possiamo finalmente scoprire come usare Google Ads in modo efficace!
Innanzitutto dovrai procedere con l’iscrizione, che è gratuita. Accedi alla pagina di Google Ads, fai clic su “Inizia ora” e registrati con il tuo account Gmail. Ricorda di inserire l’indirizzo del sito web della tua azienda e i dati di fatturazione, altrimenti l’iscrizione non sarà completa.
Una volta che hai l’account puoi iniziare a utilizzare la piattaforma sul serio. Gli step da seguire saranno:
- Scegliere il tipo di campagna. In base all’obiettivo che vuoi raggiungere con il tuo business potrai scegliere tra le campagne che abbiamo visto prima (Search, Display, Shopping, YouTube). Google Ads ti propone obiettivi come: vendita, lead (interesse), traffico sul sito web, notorietà del brand o considerazione. Se non hai le idee ben chiare su dove vuoi andare a parare con le tue campagne puoi anche crearne una senza un obiettivo.
- Strutturare la campagna. Una volta scelta quale, dovrai impostare bene la struttura della tua campagna pubblicitaria scegliendo posizionamento, lingue, località, budget giornaliero, segmenti di pubblico e rotazione degli annunci. Non preoccuparti se ti sembrano tutte cose che non conosci: Google Ads è molto intuitivo, e la piattaforma stessa ti segue passo passo in ogni step.
- Creazione dei gruppi di annunci. Le campagne si strutturano in gruppi di annunci, i quali contengono di solito almeno 3 annunci l’uno. Ne dovrai creare uno per ogni categoria che ti interessa: se hai un negozio di gioielli, dovrai creare il gruppo per “bracciali”, quello per “collane”, quello per “anelli” e così via. In questo modo Google coglierà la pertinenza dei tuoi annunci e darà loro un buon punteggio di qualità, posizionandoli in alto.
- Creazione degli annunci. Infine si arriva alla struttura dell’annuncio vero e proprio. Qui dovrai innanzitutto scegliere le keyword, almeno 10-15 + le varianti (sinonimi o parole che hanno leggere variazioni) per ogni gruppo di annuncio, e poi aggiungere le estensioni.
Ci sono dunque due aspetti fondamentali che dobbiamo approfondire per la creazione di un annuncio: la scelta delle keyword e l’inserimento di estensioni! Vediamo tutto più nel dettaglio.
Keyword Planner: Strumento di pianificazione delle parole chiave
Google Ads mette a disposizione uno strumento preziosissimo per la scelta delle parole chiave: il Keyword Planner. Anche conosciuto come Strumento di pianificazione delle parole chiave, si tratta del tuo futuro migliore amico se hai intenzione di usare Ads!
In pratica ha due funzionalità:
- Ottieni volume di ricerca e previsioni.
Una volta che hai scelto una keyword, potrai digitarla qui e scoprire quanto viene cercata mensilmente e quanta concorrenza c’è su quella specifica parola chiave. Questo ti permette di testare più varianti dello stesso argomento e prediligere quella con le prospettive migliori. - Individua nuove parole chiave.
Partendo dalla keyword primaria che hai scelto, inserendola qui potrai ricevere un sacco di altre parole chiave correlate, idee e spunti da tenere in considerazione per le tue campagne

Il Keyword Planner può essere molto utile anche per i content creator come youtuber e blogger. Per esempio, se hai un blog e devi scrivere un articolo puoi sfruttare questo strumento per testare diverse parole chiave e stabilire quale utilizzare come primaria. E puoi anche individuare nuove parole chiave da utilizzare come secondarie nei tuoi articoli: keyword a coda lunga, per esempio, che ti permettono più facilmente di posizionarti in alto!
Più informazioni qui: Come creare un blog di successo e monetizzarlo
Estensioni annuncio per migliorare le tue campagne
Per ricevere un punteggio di qualità maggiore, non dimenticare di ottimizzare le tue campagne! E un ottimo modo per farlo è inserire quelle che chiamiamo estensioni annuncio.
Si tratta di informazioni aggiuntive che aiutano in primis l’utente a capire cosa fare, e poi danno quella spinta in più al tuo annuncio a scalare la SERP.
Aggiungendo un’estensione, il messaggio del tuo annuncio risulterà più chiaro e completo, e l’utente sarà di conseguenza più propenso a compiere un’azione.
Gli aspetti positivi delle estensioni annuncio, insomma, sono diversi:
- Aumentano l’engagement, ovvero il coinvolgimento
- Incrementano il punteggio di qualità del 10-15%
- Sono un fattore di ranking*
- Rendono l’annuncio più “ingombrante”, e se occupa più spazio è più facile che venga notato.
Le estensioni principali sono:
- Sitelink: link aggiuntivi che rimandano ad altre pagine che hanno una certa coerenza con la principale.
- Chiamata: ti permette di inserire il contatto telefonico della tua attività
- Località: se hai un negozio fisico puoi collegare la sua scheda Google My Business a Google Ads, cosicché sull’annuncio compaia scritto dove si trova lo shop.
- Callout: brevi testi che danno quel qualcosa in più al resto dell’annuncio, che stimolino la necessità o che comunque aggiungano informazioni importanti. Qualche esempio: Spedizione gratuita, Assistenza clienti 24/7, Usato garantito e così via.
- Snippet strutturati: brevi testi che descrivono caratteristiche e funzioni specifiche di un prodotto o servizio. Per esempio, un’agenzia di viaggi può inserire lo snippet delle sue destinazioni più accattivanti da mostrare direttamente nell’annuncio.
- Prezzo: molto semplicemente, mostra il prezzo del prodotto o servizio. Forse penserai che è meglio ometterlo, cosicché le persone debbano per forza entrare sul tuo sito per scoprirlo. Vero, ma è anche vero che per ogni clic all’annuncio tu paghi, e invece in questo modo risparmi. E inoltre gli utenti che decideranno di cliccare molto più probabilmente lo faranno per acquistare, perché le informazioni importanti come il prezzo già le hanno.
- App: se la tua attività possiede anche una propria app, puoi inserire questa estensione per permettere agli utenti di scaricarla rapidamente.
*ranking = Posizione di un sito web sulla pagina dei risultati di ricerca (SERP)
Come usare Google Ads: strategie vincenti
Come dicevamo prima, le campagne Ads funzionano come un’asta: appena l’utente digita una query*, parte una velocissima asta per stabilire quali inserzionisti meritino di essere pubblicati e in che posizione. E, come abbiamo visto sempre prima, il valore dell’offerta è uno dei criteri che tiene in considerazione per il punteggio di qualità. Ma quali sono gli altri?
Primo tra tutti la pertinenza delle keyword con gli annunci: più i tuoi annunci saranno mirati e coerenti, più il tuo sito sarà meritevole di raggiungere le prime posizioni. Per rimanere in tema: pertinenza è la tua parola chiave.
In secondo luogo, Google tiene in considerazione l’esperienza dell’utente sulla landing page, ovvero sulla pagina in cui “atterra” dopo il clic.
Quello che devi cercare di fare, quindi, è assicurarti che questi due aspetti siano ben ottimizzati. Come? Rendendo le landing page mobile-friendly, per esempio: secondo Statista, il 54.8% di tutto il traffico web proviene da dispositivi mobili! È importante dunque che ogni tuo contenuto sia pensato anche (e soprattutto!) per essere fruibile da smartphone.
Un’altra accortezza che puoi avere, se hai un negozio fisico, è quella di attivare il Geotargeting. Così facendo comparirai solo a chi davvero può essere un potenziale cliente in base alla località. Per esempio, se hai un negozio fisico di biciclette a Parma, una persona di Catania intenzionata a comprarne una difficilmente sarà interessata al tuo annuncio.
*query = Insieme di parole (contenente la keyword) che l’utente scrive per effettuare una ricerca online
Termini da sapere per usare Google Ads
Come avrai potuto notare, in questo campo ci si imbatte spesso in termini specifici che possono confondere. Niente paura, però: non è nulla di trascendentale! A meno che tu non abbia intenzione di lavorare nel digital marketing, non dovrai studiare chissà quali complicati tecnicismi: ti basterà imparare e saper individuare alcuni termini del settore, i più frequenti.
Ecco una lista veloce:
- CPC, ovvero costo per clic: è la cifra che spendi ogni volta che un utente clicca sull’annuncio
- Punteggio di qualità: è la metrica che misura la pertinenza di un annuncio, l’esperienza sulla landing page e il valore dell’offerta
- AD Rank: è la metrica che stabilisce la posizione del tuo annuncio in base al punteggio di qualità che ha ottenuto
- CTR, ovvero click-through rate: è il tasso che misura l’efficacia della tua campagna. Si calcola dividendo il numero di clic ricevuti per il numero di volte in cui l’annuncio è visualizzato (impressioni). Esempio: 3 clic ogni 100 impressioni = CTR 3%.
Ricorda anche keyword, query, SERP e ranking, di cui ti ho lasciato la definizione qua e là per questo articolo!
E ricorda anche che puoi scoprire come usare Google Ads strada facendo, anche utilizzando i consigli di Google stesso! Esiste infatti la guida ufficiale di Google Ads che ti aiuta in ogni fase del percorso: primi passi, gestione degli annunci, misurazione dei risultati, ottimizzazione e fatturazione.
Google Ads costi: quali sono
L’attivazione di un account Google Ads è gratis: chiunque può decidere di aprirlo senza dover spendere nulla. E in alcuni casi può essere usato anche così: se hai un blog, per esempio, e ti serve solo per individuare le parole chiave, puoi tranquillamente sfruttare il Keyword Planner a costo zero.
Per avviare una campagna pubblicitaria, invece, il servizio è a pagamento. Abbiamo però visto che è pay-per-click: non c’è un costo fisso da spendere ogni mese, ma sei tu a impostare e gestire il budget giornaliero che sei disposto a investire. E, penso sia chiaro ma è bene ripeterlo, pagherai quella cifra solo se e quando un utente cliccherà sull’annuncio.
Il CPC varia a seconda della nicchia in cui rientra la tua attività: in certe categorie è più alto perché c’è molta più concorrenza, in altre la competitività è minore e così anche il costo.
Non possiamo quindi dire di Google Ads i costi precisi: ognuno paga una cifra diversa in base alle proprie valutazioni. Per capire quanto investire dovrai usare il Keyword Planner , sperimentare e valutare i risultati ogni tot di mesi per individuare la strategia più efficace.
Una cosa è certa: se usato senza criterio Google Ads sarà soltanto uno spreco di soldi. Al contrario, prestando attenzione a quanto abbiamo visto in questo articolo la tua attività riuscirà ad avere molta più risonanza di quanto ti aspetti!
Ora sai tutto su come funziona Google Adwords, sulle sue funzionalità e sulle modalità per rendere efficaci le tue campagne. Che aspetti? Corri ad avviarne una!
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