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UX Designer cosa fa e come diventarlo 

Nascono sempre più professioni legate al mondo digitale, con mansioni e competenze sempre più verticali e specifiche. Dopo aver conosciuto e approfondito il lavoro del web designer, oggi scopriamo come diventare UX Designer e cosa fa questo professionista.

Si tratta di una figura molto richiesta al momento, perché il suo lavoro è estremamente prezioso per le aziende! È lui, infatti, che riesce a mettersi nei panni dell’utente, capire di cosa ha bisogno e rispondere direttamente alle sue esigenze. Fa in modo che gli utenti possano vivere un’ottima user experience quando utilizzano il prodotto dell’azienda. E dal momento in cui siamo diventati tutti più esigenti e se per esempio un sito web non risulta abbastanza intuitivo perdiamo subito interesse, ecco che cosa fa l’UX designer si rivela fondamentale e necessario. Non solo per la “reputazione” di un prodotto, ma anche, di conseguenza, per migliorare i risultati e incrementare i profitti dell’azienda

Scopriamo quindi come diventare UX designer, cosa fa nel dettaglio e quale corso UX design può formarti al meglio per questa professione. 

Leggi anche: Graphic designer: cosa fa, percorso e stipendio

UX Design: cos’è 

Prima di capire come diventare UX designer, però, sarà meglio scoprire cos’è la UX Design! In poche parole, possiamo definire la UX design come la progettazione mirata al miglioramento di un prodotto dal punto di vista dell’utente. Attraverso i suoi occhi, è possibile comprendere cosa manca in un prodotto per rendere il suo utilizzo facile, comodo e piacevole

In generale, la UX design può essere applicata a qualsiasi ambito in cui sia necessario progettare un prodotto, che può essere un’automobile così come un ufficio o una penna. Oggi, però, la figura dell’UX designer è sempre più associata al settore digitale, perciò alla creazione di siti web, applicazioni o altri prodotti digitali. In questo frangente, la UX design si applica per permettere all’utente che naviga sul sito di reperire le informazioni che sta cercando in modo intuitivo, veloce e piacevole: soprattutto su internet, non esiste pazienza! Tutto deve essere fattibile in pochi secondi e senza doversi scervellare, pena la perdita del cliente. 

UX Designer cosa fa: le mansioni 

A questo punto, scopriamo di più sull’UX designer: cosa fa e qual è il suo ruolo in tutto questo? L’UX designer è, come dice il suo nome, un designer: questo significa che è innanzitutto un ideatore, una figura completa che mette insieme tecnica e creatività. Anche lo stilista è un designer, per farti capire, e progettare un abito significa avere la visione creativa di forme e colori, ma anche la capacità tecnica di realizzarlo effettivamente. 

Detto questo, l’UX designer si occupa di lavorare su un prodotto per rendere l’user experience più intuitiva e piacevole. Con user experience s’intende l’esperienza che l’utente ha nell’utilizzare i prodotti di un’azienda, siano essi fisici o digitali.  

L’obiettivo finale del suo lavoro è quello di garantire che questa user experience sia semplice, intuitiva e soprattutto usabile per l’utente, perché un prodotto può essere molto bello esteticamente, ma se non è anche usabile, allora non otterrà il successo sperato. Immagina di essere un illustratore e acquistare una nuova gomma: bellissima, morbida, bianca come il latte… ma non cancella. O almeno, non riesci a capire come usarla per fare in modo che cancelli! Anche se è così bella e magari anche economica, non penso che la compreresti di nuovo, no? Ecco, questo è ciò che l’UX designer cerca di evitare in ogni modo. 

E per raggiungere questo scopo, diventare UX designer significa svolgere tante mansioni diverse che vanno a comporre un vero e proprio processo tecnico e creativo. Gli step sono i seguenti: 

  • Analisi di mercato e utenti 
  • Creazione personas
  • UCD: User Centered Experience
  • IA: Information Architecture 
  • Test utente 

Vediamoli più nel dettaglio! 

Analisi di mercato e utenti: User Research 

Molti non sanno che dietro alla maggior parte delle professioni digitali vi è un grande lavoro di studio e ricerca. Come il copywriter, per esempio, che prima di scrivere deve reperire le informazioni, sia sull’argomento da trattare sia sull’azienda per cui lo sta facendo, in modo da acquisire il giusto tone of voice. Anche per l’UX designer il primo step consiste in una lunga fase esplorativa: trascorre diverso tempo a effettuare studi e ricerche per raccogliere dati preziosi. 

Questi dati gli permettono di conoscere l’utente e le sue esigenze in quanto tale, e così impara a vedere la situazione dal suo punto di vista. In questo modo, può intuire cosa gli manca e cosa potrebbe renderlo maggiormente soddisfatto: questo si chiama empathy design, ed è un aspetto fondamentale nel miglioramento della user experience. 

Per la sua analisi, l’UX designer utilizza diversi metodi di ricerca come sondaggi, indagini di mercato, database online e anche interviste dirette agli utenti. Tutto questo permette a lui e all’azienda di: 

  • Conoscere le esigenze di mercato, ovvero qual è il prodotto che manca e che può essere vantaggioso produrre; 
  • Conoscere le esigenze dell’utente, cioè scoprire di cosa ha bisogno, cosa si aspetta e cosa desidera; 
  • Scoprire il pensiero degli utenti su prodotti simili che già si trovano in commercio 

 Creazione delle personas

Una volta raccolti tutti questi dati, è il momento di creare le personas, ovvero gli identikit di utenti immaginari che potrebbero avvicinarsi al prodotto in questione. Chi sono? Qual è il target di riferimento? Perché utilizzano questo prodotto? 

Questo è un ottimo mezzo per avvicinarsi ancora di più all’ideale che l’utente si aspetta dal prodotto, e per valutare se ci siano lacune e aspetti che non si erano considerati in precedenza. 

Qui trovi un video interessante che parla proprio di cosa significa personas in correlazione con la UX design. 

Lo so che è in inglese, ma abituati… In questa professione l’inglese è fondamentale, perciò ti consiglio di migliorarlo subito con il mio metodo per imparare una lingua da autodidatta in un mese.  

UCD: User Centered Design 

A questo punto si entra nel vivo della professione, dell’aspetto più tecnico di diventare UX designer. È il momento di passare alla progettazione incentrata sull’utente, meglio conosciuta come UCD: di che si tratta? 

È una fase di analisi ancora più approfondita nei confronti dell’utente. Con queste ricerche ulteriori l’intento è quello di conoscere ancora più nel dettaglio i potenziali clienti, il loro approccio al prodotto e l’utilizzo che ne farebbero in correlazione al loro stile di vita e altri aspetti personali. 

IA: Information Architecture 

Dopo aver completato tutte le analisi necessarie, si passa all’architettura dell’informazione, ovvero alla creazione della struttura del sito, dell’applicazione o del prodotto. Ogni sito web ha una struttura ben definita, se ci fai caso, con percorsi che ti portano da una parte all’altra, indietro, e che ti permettono di reperire le informazioni che stavi cercando. 

Ecco, questo è merito dell’UX designer che crea una struttura organizzata in modo logico e intuitivo, con percorsi che abbiano un senso e ti permettano di navigare con comodità. 

Per fare questo il professionista dell’user experience divide il lavoro in due passaggi principali: 

  • Wireframing 
  • Prototyping

Il wireframing è la progettazione di modelli iniziali (wireframe) che rappresentano la bozza delle diverse schermate del sito web. Qui cominciano a comparire gli elementi principali della progettazione dell’interfaccia. 

Solo in seguito passerà al prototyping e dunque ai prototipi, modelli di livello maggiore e navigabili. Attraverso l’interazione con questi prototipi è già possibile percepire il look and feel, ovvero le sensazioni che il prodotto trasmette nel suo utilizzo e il suo aspetto visivo. Qui trovi un interessante articolo sull’influenza del look and feel sulla brand image: dopo averlo letto, potrai facilmente intuire quanto sia importante questo step nel lavoro di un UX designer. 

Test utente 

L’ultimo passaggio è il test utente: testare il prodotto prima di ritenerlo valido e “pronto” è fondamentale! E si fa in diversi modi. Il test più comune è proprio l’interazione con un prototipo del progetto finale, per svolgere un’ultima analisi su usabilità e intuitività, ma si utilizzano spesso anche altri metodi di testing, come: 

  • A/B test 
  • Usability test moderato o non moderato 
  • Focus group 

Differenza tra UX e UI designer 

Oggi stiamo parlando di diventare UX designer, ovvero user experience designer. Sicuramente, però, avrai sentito parlare anche dell’UI designer: si tratta della stessa figura professionale? Quella “i” al posto della “x” è un semplice errore di battitura? 

Ovviamente no: parliamo di due figure ben distinte che, in alcuni casi, possono anche essere la stessa persona! Ma che, ad ogni modo, lavorano insieme e collaborano per il raggiungimento di uno scopo comune.

Qual è la differenza tra UX e UI designer è molto semplice, e riguarda il campo di interesse. 

L’UX designer si occupa del design funzionale, pratico e mirato all’efficienza di un sito web, mentre l’UI design riguarda il design estetico dell’interfaccia di un prodotto. Questo secondo professionista, quindi, si occupa di dare valore visivo al brand, scegliendo layout, colori, font e icone. Cerca con le immagini e con il visual design di rispecchiare l’identità e il messaggio del brand: il suo lavoro è tanto importante quanto quello dell’UX designer, e devono perciò essere sulla stessa lunghezza d’onda. 

L’UI designer interviene secondo la logica messa in piedi precedentemente dall’UX designer, e spesso vi è un solo professionista ad occuparsi di entrambi gli aspetti. 

Come diventare UX designer: percorso 

E adesso siamo finalmente arrivati a scoprire come diventare UX designer, e fare di questo entusiasmante lavoro la tua vita quotidiana. In realtà, non esiste un percorso specifico e univoco per diventare UX designer, in Italia, o perlomeno non ancora. 

Questo significa che hai davanti a te diverse opportunità, ma tutte accomunate da un fattore importante: c’è da studiare! Sì, perché una figura trasversale come quella dell’UX designer, che lavora tra la tecnica e la creatività, ha bisogno di una formazione molto approfondita, completa e varia per svolgere tutte le sue mansioni. 

C’è chi riesce a diventare UX designer con laurea in graphic design, per esempio, o chi parte totalmente da zero e si forma da autodidatta. Sì, puoi farlo, perché la laurea non è necessaria per svolgere questo lavoro, anche se può comunque aiutarti a costruire una base solida. 

Oggi però su internet esistono diversi corsi di UX design, oppure percorsi formativi che combinano UX e UI design per farti conoscere entrambi gli aspetti. Vediamone qualcuno insieme, così da capirne di più. 

Corso UX design: quali opportunità hai?

La prima opzione valida che puoi trovare è questo corso UX design da svolgere direttamente online, con più di 400 ore di lezioni didattiche digitali. Si tratta di un percorso completo, che ti garantisce formazione sui tre diversi aspetti della UX design: user research, interaction design e visual design. Alla fine, potrai ricevere un valido attestato e partecipare ad uno stage retribuito garantito, il che ti apre già le porte al mondo del lavoro. Questo corso UX design costa 1570€, nel quale è compreso anche il supporto costante di un mentor. 

Un’altra valida opzione è il corso UX UI design di Start2Impact, ovvero un master (non ti serve la laurea) che ti offre tutta la formazione necessaria. Toccherai argomenti come il copywriting, la grafica, e linguaggi di mark-up come HTML e CSS, per poi entrare più nello specifico con lezioni di wireframing e prototyping. Questa scuola ti permette di studiare in autonomia, quando e dove vuoi: le lezioni sono accessibili 24 ore su 24, e il tuo obiettivo è quello di completare dei progetti assegnati, che verranno poi valutati dal team e solo così potrai andare avanti nel percorso. Alla fine delle lezioni riceverai un attestato molto valido nel mondo del lavoro: considera che, ad oggi, il 98% degli studenti è riuscito a trovare un lavoro nel campo desiderato praticamente subito. 

L’accesso costa 897€ e ti permette non solo di seguire il corso UX design, ma di accedere a tutti i master presenti sulla piattaforma. Puoi cambiare idea lungo il percorso e diventare data scientist, per dire. 

In alternativa, trovi tanti corsi di UX design su siti come Domestika oppure Udemy, in diverse fasce di prezzo e, naturalmente, con diversi livelli di approfondimento. Tutto dipende da te, da quanto tempo hai a disposizione per studiare e dalle tue disponibilità economiche. 

Competenze per diventare UX designer 

Avrai ormai capito che diventare UX designer significa essere, al tempo stesso, molte cose diverse. Avrai bisogno di conoscere il copywriting per ottimizzare i testi presenti sul prodotto, di conoscere le basi della programmazione e di saper svolgere ogni step del tuo processo di progettazione. Anche avere competenza nel digital marketing serve perché, seppure in modo laterale, si tratta comunque di lavorare nel marketing digitale

Oltre a tutte le competenze tecniche, però, un UX designer ha bisogno di diverse competenze trasversali, ovvero qualità personali imprescindibili per lo svolgimento del lavoro. Senza questa parte “umana”, infatti, puoi definirti designer solo a metà: per eccellenza i designer sono figure complete, che combinano tecnica e cuore. Ecco che, per esserlo anche tu, avrai bisogno di soft skill come: 

  • Psicologia emotiva, doti di comunicazione e persuasione; 
  • Creatività
  • Visione fuori dagli schemi 
  • Precisione e puntualità 
  • Stile people oriented
  • Capacità di problem solving 

Leggi anche: Web developer: come diventare un programmatore

Quanto guadagna un UX designer: stipendio netto

E come nella maggior parte delle nostre guide alle professioni, concludiamo rispondendo ai dubbi sullo stipendio: quanto guadagna un UX designer

Lecito chiederselo, ma solo a questo punto: se tutto il resto che hai letto finora ti ha convinto, non dovrebbe essere lo stipendio a farti cambiare idea o avvalorarla! 

Ad ogni modo, per l’UX designer lo stipendio è un aspetto positivo, che cresce nel tempo a seconda dell’esperienza che acquisisce e dell’azienda per cui lavora. Diciamo che inizialmente non sarà poi così buono, dato che si parte con stage che vanno dagli 800€ in su: la gavetta è dura per tutti! Però lo stage è un periodo di formazione retribuito, perciò vedila così: ti pagano per continuare a studiare, per formarti ancora e diventare un UX designer più completo e pronto per il futuro. 

E a quel punto, anche lo stipendio prende un’altra piega. Un UX designer Junior (1-2 anni di esperienza) guadagna in media dai 1500 ai 1800€ netti al mese. 

Con un paio di anni di esperienza in più diventi una figura Mid, e il tuo stipendio sale fino a raggiungere i 1800-2500€ netti al mese. 

Con più di 5 anni di esperienza, infine, sei ormai un UX designer Senior, e puoi puntare a guadagnare anche 3000€ netti al mese o di più, a seconda dell’azienda per cui lavori. 

Insomma, c’è molto margine di crescita e opportunità di fare carriera, diventando una figura sempre più di valore. Naturalmente puoi anche decidere di lavorare freelance e svolgere le tue mansioni come libero professionista: in quel caso avrai bisogno di costruire un forte personal branding, però, e di farti conoscere sfruttando i social media. 

Comunque sia, adesso sai tutto su come diventare UX designer: cosa ne pensi? Intraprenderai questo percorso o hai bisogno di trovare un’altra strada che ti convinca di più? Faccelo sapere nei commenti e continua a seguirci per nuove guide: magari il nostro prossimo articolo nasconde il lavoro dei tuoi sogni e ancora non lo sai! 

Leggi anche: Lavorare da casa: opportunità per fare soldi online

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