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Come diventare gamer professionista: guadagnare giocando

Scopri come diventare gamer professionista e guadagnare giocando ai videogiochi!

Hai una forte passione per i videogames? Con il joystick non ti batte nessuno? Probabilmente almeno una volta ti sarai chiesto se esiste la possibilità di guadagnare giocando ai videogiochi, allora. E la risposta è sì!

Diventare un gamer professionista è l’opportunità che stai cercando: il mondo degli eSports ormai è una vera e propria realtà, e così come gli sport classici hanno i loro atleti, quelli virtuali hanno i pro player. Tra tornei internazionali, competizioni ed eventi, questa è la tua occasione per fare del tuo hobby per i videogames un vero e proprio lavoro a tempo pieno. 

Sicuramente non è un percorso facile quello per diventare pro player: nel mondo quasi il 50% delle persone è appassionato di videogames e ci gioca abitualmente! E una buona parte di questi sicuramente sogna di farlo per lavoro. Con il giusto impegno, però, siamo sicuri che riuscirai a raggiungere questo tuo obiettivo. Ma come? 

Scopriamo come diventare un gamer professionista, cosa fa e quanto guadagna questa figura! 

Leggi anche: Game designer: chi è, percorso e stipendio

Gamer professionista (pro player): chi è e cosa fa

Il gamer professionista, come possiamo intuire dal nome, è colui che si occupa di giocare ai videogiochi a livello professionale, ovvero per lavoro. Dagli anni ‘90 la figura del pro player è diventata un’opportunità lavorativa, e il primo ad essere noto per il suo talento videoludico è stato Dennis Fong, conosciuto come Thresh.

Con la nascita di organizzazioni e team eSportivi, nel tempo la professione è stata sempre più riconosciuta come tale, e oggi un gamer è visto come un vero e proprio atleta. Addirittura, le squadre della Serie A italiana hanno organizzato un torneo eSportivo con almeno due pro player di Fifa o PES per ogni squadra.

Insomma, si tratta di un lavoro che offre molte opportunità, ed è anche un ottimo modo per lavorare nel mondo del calcio senza fare il calciatore, in questo caso! 

Ma i giochi disponibili sul mercato sono tanti, e altrettanti i tornei di importanza mondiale. Gli esempi più eclatanti sono costituiti dal League of Legends World Championship e l’ESL Gaming Tournaments

Per guadagnare, il gamer professionista è sponsorizzato oppure stipendiato dalla società che lo assume. In realtà, però, ha diversi modi di guadagnare anche per mezzo dei social, tutto dipende da quali attività decide di svolgere. Perciò ora vediamo quali sono le mansioni, ovvero cosa fa un gamer professionista

  • Gioca e partecipa ai tornei 
  • Gioca in streaming su Twitch o YouTube
  • Crea contenuti inerenti al mondo del gaming 
  • Commenta e recensisce giochi sui social media 
  • Pubblicizza prodotti legati ai videogiochi, come consolle, cuffie e tastiere

Al gamer può anche capitare di collaborare con i game developer, ovvero gli sviluppatori di giochi. D’altronde, chi meglio potrebbe dire cosa funziona in un videogioco e cosa, invece, andrebbe cambiato? 

Come diventare gamer professionista: le fasi

Naturalmente non esiste un percorso definito per diventare gamer professionista, dal momento in cui non è una di quelle professioni per cui serve la laurea. Qui tutto ciò che conta è la bravura: un pro player vince sempre, o quasi. Non basta giocare, quindi, ma bisogna saperlo fare: deve essere bravo al punto da scalare i ranking, altrimenti finisce fuori dal circuito professionistico. È per questo che quello del gaming è un ambiente molto competitivo, e per certi versi può risultare anche stressante. 

Ad ogni modo, ecco alcuni passaggi fondamentali che ti aiuteranno a diventare un gamer professionista: 

  • Scegliere il gioco giusto 
  • Allenarti e fare esperienza 
  • Creare la tua presenza sui social: Twitch e YouTube
  • Scalare le classifiche
  • Partecipare alle leghe nazionali 

È importante dire anche che le società non assumono mai i giocatori che non sanno perdere, che non mantengono la calma ma, al contrario, imprecano e si innervosiscono. Ecco quindi che anche le qualità personali giuste determinano la formazione di un pro player: cerca di limare questo aspetto del tuo carattere, se ce n’è bisogno. 

Approfondiamo adesso i vari step! 

Scegliere il gioco giusto 

Il primo passaggio naturalmente corrisponde alla scelta del gioco giusto. Ce ne sono tanti: come fare a sceglierne uno soltanto? Bisogna tenere in considerazione due aspetti fondamentali: 

  • il tuo gusto personale
  • il mercato di quel gioco 

Considerando che dovrai giocarci molto, molto spesso, il fatto che il videogioco ti piaccia è piuttosto importante. E, soprattutto, più un gioco ti piace più ti sei allenato su quello, e di conseguenza è ciò per cui sei più portato e abile. 

Questo però non basta: se vuoi diventare gamer professionista, devi vedere i videogames come un lavoro. E un lavoro deve essere profittevole, altrimenti non serve al suo scopo principale. Ecco perché dovrai cercare un gioco che abbia un buon mercato, oltre a rispecchiare le tue preferenze personali. 

I videogames più giocati dai pro player sono Dota, Fortnite, League of Legends, Fifa e PES, che sono naturalmente anche quelli con i mercati più ampi. 

D’altro canto, però, puoi anche buttarti su un videogame emergente: forse meno remunerativo, ma ti dà più possibilità di diventare il migliore e farti strada tra gli altri. 

Allenarti e fare esperienza

Una volta scelto il gioco, non ti resta che accendere la consolle (o il computer) e allenarti, giocando e giocando ancora. Attenzione, però: non immaginarti di stare giorno e notte con gli occhi incollati allo schermo e le dita sui pulsanti. Questo non è sano, e per altro controproducente: a un certo punto la testa si stanca, i riflessi calano e il rendimento anche. 

Un buon gamer professionista -o aspirante tale- non gioca in questo modo, ma organizza sessioni di gioco della giusta durata per garantire alte prestazioni. Non ha senso giocare a oltranza, anche quando si è stanchi e gli occhi non ce la fanno più! E soprattutto i videogames non devono rappresentare il 100% delle tue giornate, altrimenti l’effetto alienazione può causare danni alla tua vita dal punto di vista sociale e psicologico. 

Fatte queste doverose premesse, potrai decidere di allenarti seguendo i tutorial offerti dal videogioco stesso, oppure dagli esperti del settore. Il metodo migliore è allenarsi prima giocando offline -quello che definiremmo “contro il computer”, cercando di imparare a usare i diversi strumenti e perfezionare la tecnica. Una volta che ti rendi conto di essere diventato invincibile per la macchina, allora passa al gioco online, contro persone reali

Quando puoi definirti pronto? Semplicemente quando diventi praticamente imbattibile, quando sconfiggerti è un evento più unico che raro. Il gaming è un settore lavorativo nel quale vincere è importante, non basta partecipare. 

Creare la tua presenza sui social: Twitch e YouTube

Anche l’aspetto comunicativo è molto importante per diventare un gamer professionista, soprattutto oggi. I social media sono un’opportunità che ti apre al mondo: grazie all’utilizzo efficace dei vari social, avrai modo di farti conoscere e diventare un esperto. 

In questo puoi variare molto il tipo di attività. Se vuoi proprio giocare, allora dovrai aprire un canale YouTube oppure fare streaming su Twitch. Così potrai condividere il tuo gameplay con la community e interagire con le persone che ti seguono, facendo loro compagnia. Questa è l’opzione più ovvia per un gamer: chi ama giocare apprezza anche quando sono gli altri a farlo, soprattutto se sono particolarmente bravi! E puoi anche usare tutti e due i portali, ricaricando su YouTube le parti più belle delle partite giocate in streaming su Twitch: con lo stesso tempo, riesci così a creare due contenuti.

Un esempio è Alessandro Zappalà, ovvero Fragolaqt su Twitch: con quasi 100.000 follower, è uno degli streamer più seguiti in Italia per quanto riguarda League of Legends.

Creare contenuti inerenti al mondo del gaming

Ma potrai anche decidere di creare contenuti inerenti al gaming senza effettivamente giocare, per esempio parlando di curiosità nerd su Instagram, o aprendo un blog di recensioni di giochi e consolle. 

Insomma, utilizzando i social e diventando un content creator non solo avrai più possibilità di farti conoscere come gamer, ma aumenteranno anche le possibili fonti di reddito.
Con un blog, per esempio, puoi guadagnare con gli annunci pubblicitari e con l’affiliazione, mentre con Twitch anche dagli abbonamenti mensili che gli iscritti decideranno di sottoscrivere. 

E grazie ai social più utilizzati -come per esempio Instagram- riuscirai ad essere contattato da aziende e brand per sponsorizzare prodotti software e hardware collegati al mondo del gaming. 

Ti lascio qui qualche approfondimento utile: 

Scalare le classifiche 

Questo è molto utile per farsi notare dalle società in cerca di pro player validi. Devi sapere, infatti, che i team hanno quasi sempre uno staff di scouting incaricato di spulciare le classifiche per trovare nuovi talenti.

Se il tuo obiettivo è quello di farti assumere da una grande squadra, non puoi non piazzare il tuo nome nei ranking principali. 

Partecipare alle leghe nazionali

In alternativa, partecipare alle leghe nazionali può essere un buon modo per ottenere visibilità, oltre che per accaparrarti degli onestissimi montepremi

Entrare in team più piccoli e partecipare a tornei minori non è, quindi, un “gioco di serie B” o tempo perso, anzi, può essere la chiave per raggiungere il successo nel gaming. Da qualche parte bisognerà pur partire, d’altronde. 

Diventare gamer professionista: quanto si guadagna?

Normale chiedersi, a questo punto: ma quanto guadagna un gamer professionista? Dipende. Lo so, non è la risposta che volevi sentire, ma questa è la verità. Il fatto è che il guadagno di un gamer dipendono da troppi fattori diversi per riuscire a determinare uno stipendio standard! Può variare a seconda del gioco scelto, per esempio, dal team in cui è o dalla sua bravura nel classificarsi in alto.

Ma il guadagno dipende anche dalle altre attività che il gamer svolge: se fa streaming su Twitch, quanti abbonamenti mensili riesce a ottenere? Se è attivo su Instagram, quante sponsorizzazioni fa? E per aziende di quale calibro? 

Insomma, i guadagni possono variare e di molto anche da gamer dello stesso livello ma in diversi giochi, o dello stesso livello, dello stesso gioco ma uno dei due è streamer e l’altro no. A seconda delle fonti di reddito di cui si avvale, potrà guadagnare di più o di meno, insomma. 

Se ci riferiamo solo allo stipendio percepito dai gamer professionisti assunti dai team, allora possiamo azzardare un range che va dai 1200 ai 5000€ al mese. Anche qui, però, è come dire tutto o niente: c’è molta differenza tra una cifra e l’altra, non credi?
Facciamo una cosa: prova a diventare il gamer professionista più forte mai esistito e scoprilo da solo quanto si guadagna. Accetti la sfida? 😉

Al prossimo orientamento! 

Leggi anche: Lavorare viaggiando: opportunità per nomadi digitali e non

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