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Come creare un podcast e guadagnare

Oggi scopriremo nel dettaglio come creare un podcast

I podcast sono sempre più seguiti, da persone di ogni età e con qualsiasi tipo di interessi. Questo perché ci permettono di imparare cose nuove, di scoprire informazioni utili, di ascoltare due chiacchiere o semplicemente sentire due chiacchiere mentre facciamo altro. 

È un po’ come tornare ai vecchi tempi e ascoltare la radio: mentre lì c’era lo speaker radiofonico, adesso c’è il podcaster. Vedremo però che c’è una bella differenza!

Ma come si fa un podcast? Quali strumenti servono? È possibile guadagnare con i podcast?

Rispondiamo a tutte le tue domande: alla fine di questo articolo sarai pronto per diventare un podcaster con i fiocchi! 

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Cos’è un podcast?

Prima di vedere come creare un podcast però sarà meglio dargli una definizione!

Un podcast è un file audio (mp.3 o mp.4) che può essere ascoltato online o scaricato su qualsiasi dispositivo. A differenza della radio non va seguito per forza in diretta, ma possiamo ascoltarlo quando ci va, semplicemente premendo play.
Come un video su Youtube… ma senza video! 

E tu dirai: “ma perché dovrei fare un podcast e non un video?”

Perché ascoltare e guardare sono attività diverse che hanno bisogno di un diverso grado di attenzione.
Il vantaggio del podcast è che può essere seguito mentre si svolgono altre attività, come le pulizie di casa, cucinare o andare in bicicletta. 

Non è meglio o peggio: è semplicemente diverso e attirerà un pubblico più interessato al semplice ascolto. 

Adesso poi è il momento giusto per informarsi su come fare un podcast ed entrare in questo settore: sta iniziando a prendere piede, ma non è ancora troppo competitivo

La giusta idea e il giusto modo di proporla possono essere la svolta!

Consiglio: se ti piacciono i podcast, ti consiglio di guardare la serie Only Murders in The Building, incentrata proprio su tre podcaster interpretati da Martin Short, Steve Martin e Selena Gomez.

Tipi di podcast

Non tutti i podcast sono uguali: come succede nei programmi televisivi, infatti, ci sono differenti format che si possono portare come contenuto ai propri ascoltatori. 

In linea generale sono tre:

  • Interviste: è il format più in voga. Prevede la presenza di uno o più conduttori e un ospite ad ogni episodio. Per prepararsi a creare un podcast di questo tipo bisogna selezionare un ospite e segnarsi delle domande interessanti da porgli, in base al tema principale dell’episodio o del podcast in generale.
  • Personale: questo genere di podcast è di solito gestito da una sola persona, ma può essere anche di coppia. È incentrato sull’esperienza personale del conduttore, il quale espone il suo punto di vista in merito a un evento, risponde alle domande che gli vengono poste dagli ascoltatori sui social o racconta episodi della sua vita.
  • Di nicchia: scegliere un argomento specifico è sempre la scelta migliore, lo abbiamo visto anche quando parlavamo di aprire un blog. Con il podcast di nicchia ci si concentra su un tema, che può essere analizzato da diversi punti di vista in ogni episodio. Oppure può essere la stessa tipologia che si ripete ma con storie diverse, come accade nel podcast di Elisa True Crime.

Leggi anche: Come diventare conduttore televisivo

Come creare un podcast: gli step di pianificazione

Per fare le cose fatte bene ci vuole un po’ di organizzazione: non puoi svegliarti domani mattina e dire: “faccio un podcast”. Devi prenderti un po’ di tempo per pianificare, stabilire determinati parametri e una scaletta da cui partire. 
Come un recruiter, devi avere tutto sotto controllo!

In particolare, dovresti seguire questi step: 

  • Scegliere l’argomento
  • Da solo o in compagnia?
  • Scegliere il nome
  • Lunghezza e frequenza 
  • Stabilire la struttura
  • Creare la copertina 

1. Scegliere l’argomento

Dovresti trovare un argomento su cui hai tanto da dire o che comunque conosci bene, così da risultare credibile mentre ne parli. 

Il secondo requisito è che sia cercato: di nicchia va bene, ma non deve interessare solo a te!

Ti consiglio di fare qualche ricerca per capire quali sono le tendenze, gli interessi del periodo tra le persone del target di riferimento. Qui una guida su come usare Google Trends, tool molto utile per questo tipo di ricerche! 

Se sei già attivo come content creator su altri social e vuoi creare un podcast per espandere la tua community, cerca di rimanere coerente con i tuoi altri contenuti. In questo modo continuerai a consolidare la presenza che hai creato online e sarai ancora più riconoscibile. 

2. Fare un podcast da solo o in compagnia?

A questo punto devi decidere se preferisci lavorare da solo o creare un podcast di coppia o di gruppo con altri conduttori. 

Sicuramente l’interazione tra più podcaster può risultare più coinvolgente e incalzante dagli ascoltatori, ma ci deve essere feeling e capacità di collaborare anche a microfono spento. Le decisioni vanno condivise, bisogna trovarsi d’accordo e metterci lo stesso impegno per farla funzionare.
Prendi per esempio Muschio Selvaggio, il podcast di Luis Sal e Fedez: funziona perché funzionano loro due come team. 

Allo stesso tempo, un podcast con un solo conduttore gestito nel modo giusto non annoierà, anzi, terrà le orecchie degli ascoltatori sempre ben attente. Ci vuole però talento per riuscirci da soli! 

Insomma, ogni opzione ha pro e contro: cosa sia meglio dipende dalle tue intenzioni. 

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3. Scegliere il nome

Okay, abbiamo l’argomento e l’eventuale co-conduttore: iniziamo a registrare? Benvenuti in una nuova puntata di… 

Ehi, aspetta. Ma come si chiama questo podcast?

Attribuire il nome al podcast è una scelta molto importante, perché sarà dal nome che le persone verranno incuriosite e spinte ad ascoltarne una puntata. 

Inoltre, il nome giusto attrae le persone giuste: un podcast che si chiama Sostenibilità for beginners si sta chiaramente rivolgendo a tutte quelle persone che vorrebbero conoscere più a fondo l’argomento sostenibilità. 

In pratica scegliere il nome giusto fa sì che chi apre il podcast è veramente interessato, e molto probabilmente lo ascolterà tutto. 

Le linee guida per una scelta efficace sono:

  • Nome semplice e facile da ricordare 
  • Giochi di parole sì, a patto che siano inerenti 
  • Di nicchia ma non troppo: se hai intenzione di parlare di marketing, inserire la parola “dropshipping” nel nome del podcast ti limiterebbe troppo. 

È un po’ come scegliere il nome di dominio per un sito web: una questione importante su cui spendere il giusto tempo!

4. Lunghezza e frequenza: come creare un podcast perfetto

Ora bisogna stabilire quanto far durare ogni episodio e con quale frequenza pubblicarli sulle piattaforme. 

Ci sono tanti pareri discordanti in merito: alcuni danno indicazioni ben precise, altri dicono che ogni podcast è diverso e ha la sua durata. 

Noi siamo d’accordo con queste ultime affermazioni: è anche in base al pubblico che capirai come calibrare al meglio lunghezza e frequenza. Grazie ai feedback capirai se c’è margine di miglioramento o se va già bene così.
Possiamo però parlare di media generale. In questo caso, è utile sapere che la maggior parte dei podcast di successo ha puntate lunghe 20-25 minuti e una frequenza di pubblicazione di 1-2 episodi a settimana.

5. Stabilire la struttura

Ancora non basta per iniziare a registrare: bisogna stabilire la struttura interna dell’episodio, una sorta di scaletta da mantenere in tutte le puntate del podcast. 

Di solito, vengono strutturate in questo modo: 

  • Intro: un breve jingle musicale unico e riconoscibile
  • Benvenuto: qui si salutano gli ascoltatori e ci si presenta. Sì, ogni volta, perché stai parlando con gente che ti ascolta già ma anche con persone nuove che partecipano per la prima volta! La presentazione infatti deve essere breve, per non annoiare gli ascoltatori “vecchi” ma comunque esplicativa.
  • Spot pubblicitario: dipende dalla piattaforma su cui stai pubblicando il podcast, ma di solito qui compare il primo spot. Se il podcast dura meno di 30 minuti probabilmente sarà anche l’ultimo.
  • Parte principale: inizia il podcast vero e proprio. In base al tuo format qui ci sarà un racconto, un’intervista o una chiacchierata tra conduttori su un tema delineato. È il corpo della produzione, il vero e proprio contenuto.
     
  • CTA: sta per Call to Action, letteralmente “chiamata all’azione”. Si tratta di un invito a fare qualcosa che spesso fanno i creatori di contenuti digitali per ottenere visite, vendite o il cosiddetto engagement. Lo fanno i copywriter, gli influencer e anche i podcaster, invitando per esempio gli ascoltatori a lasciare un commento o una recensione.
  • Saluti e outro: dopo aver salutato gli ascoltatori con l’aggiunta di un bel “alla prossima puntata”, di solito compare di nuovo la musica. Spesso viene riproposto lo stesso jingle usato per la intro, così da renderlo ancora più riconoscibile. 

6. Creare la copertina

Ultimo passaggio: creare la copertina del podcast. 

Deve essere coerente, ma anche d’impatto: deve saltare all’occhio in un mare di altri podcast interessanti. Diciamoci la verità: spesso scegliamo il libro dalla copertina.

E anche il podcast.

Puoi usare un programma online e crearla tu, o se sei più “studiato” vai direttamente di Adobe Illustrator.

Se però non hai idea di come fare, ti consigliamo di pagare un graphic designer e lasciare fare a lui, sotto le tue preziose indicazioni. Puoi trovare tanti professionisti freelancer su siti come Fiverr: in pochi giorni avrai la tua copertina e potrai finalmente iniziare a registrare. 

Ma come si fa un podcast?! Intendo davvero: come si produce, come si registra, come si edita? Tranquillo: vediamo tutto insieme adesso. 

Come fare un podcast: la produzione

Prima di cominciare, manca ancora una cosa per far sì che gli ascoltatori sappiano di cosa parla il tuo podcast: una descrizione.
Dev’essere semplice e senza troppi fronzoli, immediata e soprattutto scritta in italiano. Evitiamo strafalcioni!

A questo punto c’è proprio tutto: possiamo iniziare! Non dovrai far altro che collegare il microfono al computer e scaricare un software di registrazione come Audacity.
Ne avevamo già parlato per il lettore di audiolibri, perché si tratta del software più semplice e intuitivo da utilizzare.

Indossa le cuffie e fai un bel respiro: clic su REC e inizia a parlare! 

Una volta terminata la registrazione, sempre su Audacity potrai editarla andando su “modifica file”. In questo modo potrai aggiungere intro e outro e tagliare via i tempi morti e tutti quegli “ehm…” di troppo. 

Puoi caricare il tuo podcast su innumerevoli piattaforme, Amazon Music, ITunes, Apple Podcast, e persino su Spotify e Youtube. Vediamo queste ultime due in particolare. 

Come creare un podcast su Spotify

Spotify non è solo per chi fa il cantante: non ci trovi solo musica, ma anche tanti podcast interessanti su una moltitudine di argomenti.

Per creare un podcast su Spotify non devi far altro che prendere il tuo file audio e caricarlo su Spotify for Podcasters, inserendo il link RSS. 

Dopo un’attesa di poche ore per l’approvazione, sarà già disponibile e fruibile da tutti.

Come fare un podcast su YouTube

Forse ti sembrerà un po’ strano trovare YouTube in questa lista: è una piattaforma di video, cosa c’entrano i podcast? 

Semplice: puoi decidere di registrarti mentre produci il podcast, semplicemente piazzando una camera davanti a te, e creare un video allo stesso tempo.

Così facendo avrai due contenuti con una fava! E sarai allo stesso tempo podcaster e youtuber. 

Questo è quello che ha deciso di fare recentemente Guglielmo Scilla, insieme a Michele Bravi e Lorenzo Guarnera con il podcast-video Feroci.

Approndimento: Come diventare youtuber e guadagnare con YouTube

Cosa serve per fare un podcast: strumenti

Un po’ lo abbiamo già detto, ma fare un riepilogo è sempre una buona idea. 

Per fare un podcast hai sicuramente bisogno di un servizio di file hosting come SoundCloud, una sorta di magazzino per i tuoi file audio.

Poi ti servirà un software di registrazione su cui produrre ed editare il podcast. 

Come strumenti materiali, invece, avrai bisogno di:

  • Microfono, con filtro antipop per non creare suoni fastidiosi e che sia USB, così da poterlo collegare al computer.
  • Cuffie: vanno bene tutte ma meglio non usare gli auricolari.
  • Computer, se no dove li attacchi gli altri strumenti… No, non rispondere. È una domanda retorica.

Consigli utili per creare un podcast

Immagina la scena: sei super entusiasta di fare un podcast, hai un’idea vincente tra le mani e non ci pensi due volte. Vai dritto sparato verso il microfono e…  

”Ehm, sì, benvenuti, io sono Bob! No ma che dico, Bob è il mio cane…”

E dopo questo pessimo esordio ti scoraggi, pensi di non essere in grado e rinunci. 

No! Ecco perché voglio darti qualche consiglio preventivo: 

  • Esercitati. Come prima cosa, è fondamentale provare! Inizia con tante registrazioni di prova, mettiti in gioco: non è così semplice come sembra parlare da soli con la giusta enfasi. Pensa al doppiatore: chiuso in una stanza, è capace di trasmettere qualsiasi tipo di emozione. Ecco, non devi arrivare a quel livello ma comunque nemmeno parlare come se ti fossi appena svegliato.
  • Corso di dizione. Soprattutto se hai difetti di pronuncia che ti frenano o mettono a disagio, ti consiglio di frequentare un corso di dizione, anche breve, come quelli offerti da Il Melograno. Ne trovi sia in sede sia online, hanno prezzi contenuti e possono davvero esserti d’aiuto!
  • Parla in modo chiaro. A prescindere dalla dizione, è importante che tu parli in modo chiaro, che la tua voce non vacilli. Devi essere sicuro di te, spigliato e diretto. Un consiglio spassionato? Anche se sei timido come poco altro, tu… fingi! Immagina di essere sicuro di te: alla fine non ti vede nessuno. 

Guadagnare con i podcast è possibile?

Questo può diventare un lavoro? O meglio: guadagnare con i podcast è possibile? 

Certo. Ci sono diversi modi per riuscire a guadagnare con un podcast: non ti so dire se può essere un’entrata abbastanza cospicua da essere l’unica, ma sicuramente ci si può arrotondare altre attività da creatore digitale. 

I modi per monetizzare un podcast sono: 

  • Inserimento annunci: in base alla piattaforma ci saranno regole diverse, ma comunque è quasi sempre possibile far comparire annunci pubblicitari durante il podcast. Più durano le puntate più possono esserci interruzioni di questo tipo, naturalmente –ma non per questo devi creare un podcast da 450 minuti a puntata.
  • Donazioni: inserendo un link PayPal o collegando un profilo Patreon è possibile ricevere piccole donazioni da parte degli ascoltatori. Non sono obbligati a farlo, ma spesso le persone sono felici di donare 1-2€ ai creator per ringraziarli della compagnia che fanno loro.
  • Abbonamento: su piattaforme come Audible e YouTube è possibile rendere il proprio servizio privato, fruibile solo tramite abbonamento. La scelta migliore sarebbe privatizzare solo alcuni contenuti, così da lasciare al pubblico la possibilità di scoprire qualche parte gratis e decidere se pagare per il resto. L’abbonamento a scatola chiusa è molto raro.
  • Creazione merchandising: come hanno fatto in Muschio Selvaggio, puoi aprire un negozio online in cui vendere il merchandising del podcast. Magliette, tazze, penne, ma anche borracce e portachiavi: puoi personalizzare di tutto e di più!
  • Affiliate marketing: anche con i podcast è possibile fare affiliate, soprattutto se hai un blog associato. Ti lascio un articolo sul programma di affiliazione di Amazon, che è la piattaforma più grande in cui svolgere questa attività.
  • Sponsor pubblicitari: ebbene sì, puoi fare delle collaborazioni anche attraverso i podcast! Soprattutto se hanno molto seguito, non è raro che i brand contattino i podcaster per proporre una sponsor. Non dovrai far altro che provare il prodotto in questione e parlarne nel tuo podcast, integrandolo nell’argomento di una puntata. 

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Come creare un podcast: conclusioni

Forse grazie a questo articolo ti sei reso conto che fare un podcast non è così facile come può sembrare, e che dietro al lavoro finale del podcaster c’è molto di più.

Questo in realtà è quello che succede a tutti i creator: il risultato sono 5 secondi, 1 minuto o 20 di video o di registrazione, ma la maggior parte del lavoro è quello che non si vede

Se però la cosa non ti spaventa, allora non c’è più tempo da perdere: è il momento di creare un podcast e far sentire a tutti la tua voce! 

Magari questo potrà essere l’inizio di qualcosa di più grande, il tuo ingresso nel mondo del lavoro digitale. Oppure hai già dei profili professionali? Spammati qua sotto allora, e lasciati conoscere da noi e dai nostri lettori!

Leggi anche: Lavorare da casa e guadagnare online 

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