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Homeschooling: cos’è e costi dell’istruzione parentale

Sempre più famiglie scelgono l’homeschooling per i propri figli, e la pandemia ha contribuito alla crescita di questo fenomeno. 

Dopotutto educare significa anche allevare, e chi meglio di un genitore può adempiere a questo importante compito! In questo caso, in realtà, insegnante e genitore si trovano sullo stesso livello: è solo questione di scelte.

Ma cos’è l’homeschooling e quando si può optare per l’istruzione parentale? Scopriamolo in questo articolo, nel quale parleremo anche di costi, pro e contro! 

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Homeschooling cos’è

L’homeschooling -anche detto istruzione parentale o educazione parentale– è l’opportunità che hanno i genitori di provvedere all’educazione scolastica dei figli.
In realtà possono essere anche altri familiari, non per forza i genitori, ma questa è la situazione più comune. 

Negli Stati Uniti sono più di 3 milioni i bambini e i ragazzi che fanno homeschooling, ma anche in Europa le famiglie che fanno questa scelta sono in aumento! 

E si tratta di un’opzione del tutto legale anche in Italia: l’articolo 34 della Costituzione infatti dice che l’istruzione inferiore -che dura 8 anni- è obbligatoria.
L’istruzione, non la scuola
E la scuola è gratuita e aperta a tutti, ma a volte si può preferire questa alternativa alla frequenza scolastica, sostituendo le lezioni in aula con delle lezioni impartite dal genitore.

Puoi scegliere di seguire la scuola fino a una certa età e poi fare homeschooling alle superiori, oppure puoi utilizzare questo metodo di apprendimento per tutti gli anni scolastici, dalle elementari al diploma.

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Come funziona l’istruzione parentale

È molto semplice: il bambino o ragazzo in questione viene istruito dai genitori o da altri parenti direttamente a casa, con le modalità scelte dalla famiglia stessa. Non bisogna seguire un programma rilasciato dalla scuola, ma si può stabilire il proprio, a patto che rispetti le linee guida per la certificazione delle competenze del MIUR.

Anche i metodi sono a libera scelta: c’è chi stabilisce orari e usa testi scolastici, e chi invece preferisce completare un’intera materia prima di passare alla successiva.
Il bello di fare homeschooling è anche poter scegliere come studiare. 

Ci sono però delle regole da seguire: i genitori devono rilasciare una dichiarazione da rinnovare ogni anno al dirigente scolastico della scuola più vicina. In questo modulo dichiarano di avere la capacità tecnica per occuparsi dell’educazione parentale del figlio, e starà poi al preside verificarne la veridicità. 

Inoltre, i genitori devono anche presentare la comunicazione preventiva al dirigente scolastico del territorio di residenza. 

Il ragazzo in homeschooling deve sostenere un esame di idoneità alla fine di ogni anno scolastico per poter accedere al successivo. Con questo esame si vuole determinare che abbia appreso le conoscenze necessarie per proseguire gli studi, ed è pertanto obbligatorio. (art. 23 d. lgs 13 aprile 2017 n. 62)

Puoi fare così per tutti gli anni di scuola: alla maturità ci arrivi rodato!

Dal momento in cui compi 18 anni però non sei più un homeschooler ma un semplice candidato privatista.

Perché scegliere di fare homeschooling

I motivi che spingono le famiglie a scegliere l’istruzione parentale possono essere di diversa natura: religione, salute, tempo o stile di vita. Spesso si passa all’homeschooling dopo svariate delusioni scolastiche, o a causa di bullismo e problemi sociali.
Altre volte, invece, è semplicemente una scelta mossa dalla volontà di trascorrere il tempo in famiglia e godersi la crescita dei propri figli.
Soprattutto per i genitori che hanno la possibilità di lavorare da casa, l’homeschooling può essere molto comodo. 

Fare il genitore è già un grande lavoro: se decide di ricoprire anche il ruolo di insegnante, lo fa sicuramente pensando al meglio per il proprio bambino. 

Ricordiamo però che l’homeschooling è diverso dall’unschooling, che consiste invece in un metodo di apprendimento naturale che segue i tempi del bambino senza “metterlo a tavolino” a studiare.

Per capirne di più ti consiglio di consultare il blog di Erika Di Martino, considerata la pioniera in Italia dell’homeschooling e dell’educazione parentale! 

Homeschooling pro e contro

È difficile stilare una lista di pro e contro dell’homeschooling, perché tutto dipende dalle priorità di ogni famiglia, che in quanto tale è diversa e unica. 

Se due genitori hanno scelto di lavorare viaggiando con i loro figli, per loro l’istruzione parentale avrà sicuramente più vantaggi rispetto a quella tradizionale, dato che li terrebbe ancorati in un punto. 

Insomma, dipende! Però possiamo provare a fare un elenco generale, per farci un’idea. 

Alcuni pro dell’homeschooling possono essere: 

  • Più tempo con i figli: un bambino che frequenta la scuola a tempo pieno esce di casa alle sette e mezza del mattino e rientra a pomeriggio inoltrato. In questo modo, invece, trascorrerà molto più tempo in casa con i genitori.
  • Gestione autonoma di studio e tempo: non dovrà sottostare a degli orari imposti, ma potrà studiare quando è meglio per lui. I genitori potranno capire quali sono i suoi orari di maggiore rendita e concentrare lì lo studio, per un apprendimento efficace.
  • Sviluppo del senso di responsabilità: avere degli obblighi in un ambiente familiare con diverse distrazioni (videogiochi, televisione, giocattoli…) può aiutare a far crescere un notevole senso del dovere. 

Mentre alcuni contro

  • Problemi di socializzazione: si può incappare in questo rischio, considerando l’alto numero di ore trascorse solo in famiglia. A questo devono provvedere i genitori, con attività extrascolastiche, sport e gioco all’aria aperta. In questo modo i bambini sono liberi di socializzare naturalmente. Questo aspetto è molto importante anche per gli adulti che lavorano in smart working.
  • Sensazione di esclusione: se un homeschooler lamenta problemi di questo tipo, bisogna ascoltarlo e valutare l’immissione in una scuola, magari dopo aver parlato anche con uno psicologo.
  • Troppa libertà: soprattutto se i genitori non sono abbastanza presenti, troppa libertà può portare a studio non sufficiente e a perdere anni di scuola.

Homeschooling costi

Di per sé l’homeschooling non costa niente: così come la scuola è gratuita, anche studiare a casa lo è. 

I costi possono derivare dall’acquisto di strumenti per facilitarsi il lavoro, come il computer o il tablet, i libri o altri mezzi didattici. 

Ognuno sceglie le proprie metodologie: c’è chi trasforma un’area della casa in una scuola e avrà bisogno di lavagna, gessetti e mappamondo, e c’è chi invece preferisce avvalersi di un semplice PC. 

In base a questo, si andrà in contro a costi differenti. 

A scuola invece si paga solo una marca da bollo (16€) per poter aderire all’esame di maturità, perciò solo al quinto anno. 

Te ne parlo meglio qui: Come prendere il diploma e studiare da privatista

Conclusioni

Questo articolo vuole essere puramente informativo, per far conoscere alle famiglie un’alternativa alla scuola, ovvero l’opportunità di studiare da casa

L’homeschooling non è meglio o peggio della frequenza scolastica tradizionale: è semplicemente un metodo diverso di istruzione, con aspetti positivi e negativi. 

Se si ritiene troppo rigido il sistema scolastico, questa può essere una valida scelta! Ma non è irrevocabile: il bambino/ragazzo in homeschooling può essere ammesso a scuola in qualsiasi momento del suo percorso scolastico. 

Leggi anche: Come essere un insegnante di sostegno

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