Viaggiare da soli: dove andare, come farlo e perché ti cambia la vita
Qui su Orientativamente abbiamo spesso parlato di occasioni di viaggio, dalle professioni che ti permettono di lavorare viaggiando fino alle occasioni per fare volontariato all’estero. Molto spesso, però, si tratta di opportunità difficili da affrontare, perché bisogna partire da soli. E non tutti si sentono pronti a farlo, o ancora peggio, non si sentono all’altezza di un’esperienza del genere.
Naturalmente non c’è niente di più sbagliato. Tutti possiamo farcela, anzi: tutti dovremmo viaggiare da soli almeno una volta nella vita! E se ci provi una volta, sicuramente lo farai ancora. Una volta che comprendi quanto è preziosa e importante la compagnia di te stesso difficilmente riesci a farne a meno.
Una volta presa la decisione, però, bisogna organizzare bene tutto nei minimi dettagli: per un viaggio da soli dove andare? Ci sono destinazioni più indicate e mete, invece, che sarebbe meglio evitare? Come pianificare le varie tappe? Quanto tempo far durare il primo viaggio in solitaria?
Le domande sono tante, perciò non perdiamoci oltre e iniziamo questo articolo: nei seguenti paragrafi troverai consigli, suggerimenti e indicazioni che ti permetteranno di scoprire la bellezza del viaggiare da soli. Scommettiamo che alla fine della lettura sarai già pronto a prenotare il tuo volo? ✈️
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Indice
Perché viaggiare da soli?
Partiamo da questo: perché dovremmo scegliere di viaggiare da soli, di preferire la solitudine alla compagnia per un’avventura del genere?
Perché fa bene alla salute, allo spirito e al cuore. Non ci credi? Leggi qui, allora, per scoprire effettivamente quanti benefici è in grado di apportare la solitudine. Quella cercata, naturalmente, quella di cui ognuno di noi ha bisogno per ricaricare le “batterie sociali” ed essere nuovamente pronto a interagire con gli altri. Perché siamo animali sociali, sì, ma abbiamo una reale necessità, di tanto in tanto, di rifugiarci in uno spazio sicuro e stare con noi stessi.
Partire da soli è un ottimo modo per farlo, e per tornare rigenerati nel corpo e nell’anima: vediamo tre motivi per cui fare un viaggio in solitaria.
Imparare a stare bene con te stesso
Proprio così: ognuno di noi ha bisogno di un po’ di sana solitudine, ma non tutti sono in grado di stare bene con se stessi. E viaggiare da soli è un’ottima palestra per imparare ad accettare la propria compagnia, ad ascoltarsi e a volersi bene.
Non avendo distrazioni esterne, non puoi scappare dai tuoi pensieri, dalle tue idee, dai tuoi bisogni. Anche quelli che cerchi sempre di nascondere, di zittire: finalmente il tuo io interiore ha l’occasione di parlarti e dirti ciò che non riesce mai a esprimere.
Quando si sceglie di viaggiare da soli dove andare non importa così tanto, in fondo: a prescindere dalla destinazione, sarà più una sorta di viaggio introspettivo. Un modo per riconnetterti con la tua vera essenza e, perché no, apprezzare anche il viaggio nella sua interezza, non solo come “visitare attrazioni turistiche”. Il vento, il sole, il silenzio, il vociare dei passanti: ogni piccolo dettaglio sarà rilevante e prezioso.
Superare paure e limiti
Timidezza, indecisione, insicurezza. Sono tutti difetti che pensiamo di avere e basta, limiti che non possono essere superati. Durante un viaggio in solitaria puoi scoprire che non è così, anzi: rimarrai sorpreso di scoprirti molto più coraggioso e capace di quanto non pensi. Ma perché succede questo?
Semplice, perché non puoi appoggiarti a nessuno: devi contare solo su di te, non hai via di scampo! Per qualsiasi cosa, ci sei tu e nessun altro: ordinare al ristorante, comunicare in una lingua diversa, organizzare l’itinerario… E anche se ora pensi di non esserne in grado, una volta lì scoprirai che non solo ci riesci, ma anche che farlo è facile. Sì, anche se ora sembra un ostacolo insormontabile. Solo partire da soli fa rendere conto di quali sono i nostri veri limiti e quali, invece, crediamo di avere e invece non esistono.
Di conseguenza, anche se sembra paradossale, viaggiare da soli permette di conoscere molte più persone, socializzare e interagire. Questo perché quando hai dei compagni di viaggio trascorri il tempo con loro, ignorando quasi il resto delle persone intorno. Ma quando sei da solo è più facile che tu abbia bisogno di chiedere informazioni, domandare, o anche il contrario. Una persona sola è più facilmente avvicinata da estranei, anche solo per un’informazione o una cortesia.
Questa è l’occasione migliore che hai per uscire dalla tua zona di comfort e, finalmente, sbocciare: tornerai a casa con molta più autostima e fiducia nelle tue capacità.
Vivere il viaggio come vuoi tu
Sembra una banalità, ma viaggiare da solo ti permette di vivere l’esperienza come meglio credi, seguendo il tuo personale ritmo. Ogni viaggiatore ha un modo preferito di vivere il viaggio, d’altronde. C’è chi si sente una guida turistica in vacanza e deve assolutamente sapere tutto sui siti d’interesse del luogo, c’è chi vuole prendere la vita con calma e svegliarsi a mezzogiorno. E chi, d’altro canto, alle sette è già in piedi pronto per farsi l’intera città a piedi.
Molto spesso questi stili non sono compatibili tra loro, e condividere l’esperienza significa dover scendere a patti con il tuo compagno di viaggio. Ecco, naturalmente partire da soli toglie di mezzo questo problema.
Hai l’occasione di scegliere tutto tu, dalla destinazione all’itinerario, dai posti in cui mangiare a quante stelle ha l’hotel in cui alloggiare. Se vuoi risparmiare e optare per un ostello, non avrai nessuno a dirti “ma no, dai, andiamo nel 4 stelle con piscina”.
Questo ti permette non solo di risparmiare (in quello specifico caso, ma potrebbe essere anche il contrario), ma anche di tornare a casa pienamente soddisfatto dall’esperienza. Perché te la sei goduta esattamente come avresti voluto, e non c’è niente di più appagante.
Paura di viaggiare da soli
Non sentirti in difetto se vedi tante persone partire in solitaria senza problemi e tu, invece, hai un po’ di esitazione. Avere paura di viaggiare da soli è del tutto normale! E lo è sia perché siamo animali sociali che cercano la compagnia in ogni contesto, sia perché non siamo abituati a ritrovarci da soli con noi stessi. Anzi, cerchiamo di evitare questa situazione spesso e volentieri.
E immaginarci da soli e per giunta in un ambiente sconosciuto ci terrorizza: è comprensibile, no?
Per una ragazza, poi, l’idea di andare in vacanza da sola può essere ancora più spaventosa. Con tutto quello che si sente in giro come non potrebbe, in fondo: se mi succede qualcosa? Se incontro qualche malfamato?
In effetti può succedere, ma ti dico una cosa: è probabile che accada sulle spiagge del Portogallo del sud così come lungo la strada che collega casa tua al posto in cui lavori. Non c’è niente di diverso che camminare in solitudine in una città che non è la tua e farlo nelle strade che invece conosci bene: l’unica differenza è quella paura di viaggiare da soli, che ci fa sentire più esposti e vulnerabili.
Bastano pochi istanti, però, per rendersi conto che nessuno ci considera. Letteralmente: a nessuno importa di una persona in mezzo a tante che cammina per la strada come tutte le altre. E basta accorgersi di questo che la paura già ci appare un po’ più irrazionale e meno motivata.
Naturalmente la prudenza non è mai troppa comunque. Meglio evitare azioni che ci mettono in situazioni scomode, come accettare passaggi da sconosciuti o richiederli con l’autostop.
Viaggiare da soli: alloggio e durata della vacanza
Adesso che hai capito quanto può far bene viaggiare da soli e abbandonare ogni paura infondata, ecco qualche consiglio. Soprattutto per quanto riguarda alloggio e durata della vacanza, mentre tra poco parleremo anche delle destinazioni.
Allora, dove alloggiare durante un viaggio in solitaria? Sicuramente l’opzione più azzeccata è l’ostello, struttura ricettiva che ha la particolarità di avere stanza da condividere con gli altri ospiti. Spesso si tratta di dormitori da 4 o 6 postazioni con letti a castello: una soluzione di certo piuttosto spartana, ma che ti permette di risparmiare un bel po’.
E il vantaggio non è solo economico, ma anche sociale. Negli ostelli avrai molta più probabilità di incontrare viaggiatori solitari come te, e non è raro che si creino delle splendide amicizie. Inoltre spesso le strutture stesse organizzano eventi e cene di gruppo all’interno dell’ostello, per coinvolgere gli ospiti e permettere loro di socializzare: è una bella esperienza, soprattutto per i giovani.
A prescindere dal tipo di albergo che scegli, però, punta ad una posizione abbastanza centrale. Per un fatto di comodità, sicuramente, ma anche per una maggiore sicurezza. Ancora meglio se trovi una struttura con reception aperta 24 ore su 24.
Per quanto riguarda la durata del viaggio, quella dipende molto dalle tue disponibilità in termini di tempo e di denaro. Se si tratta del tuo primo viaggio in solitaria, però, ti consiglio di optare per una vacanza breve, di 4 o 5 giorni al massimo. Certo, se rimani relativamente vicino: se parti per il Giappone è ovvio che ti servano almeno 10-15 giorni!
Viaggiare da soli dove andare: destinazioni migliori
Adesso parliamo finalmente delle destinazioni: dove andare quando si viaggia da soli?
Dove si vuole, naturalmente!
Ci sarà una meta che hai nel cuore e che sogni di visitare da tutta la tua vita: che sia l’Islanda o il Guatemala, quale migliore occasione se non questa per raggiungerla finalmente!
È anche vero che se sei al tuo primo viaggio in solitaria, forse è meglio partire con qualcosa di più semplice. Magari una destinazione non troppo lontana da casa, e con un impatto meno pesante: l’ideale sarebbe rimanere in Europa, almeno per le prime volte, e scegliere città abbastanza ricche di cose da vedere e di persone. Perché non una delle principali città europee, dunque? Magari Barcellona, tra mare, vita notturna e architettura di Gaudì, o Lubiana, che con il suo lungofiume appare davvero come una città graziosa (e pure economica), perfetta per un viaggio breve.
Se sei una persona particolarmente romantica, la tua scelta non può che ricadere su Parigi o Vienna, città di arte e di dolci. Per una destinazione più particolare Budapest, particolarmente adatta per una donna che sceglie di andare in vacanza da sola. Anche Bucarest è una capitale europea dalle mille sorprese, ed è una zona sicura ed economica.
Per un’esplosione di colori, punta su Lisbona e sui suoi iconici tram gialli.
Con il tempo avrai modo di prendere sempre più confidenza con l’idea di viaggiare da soli, e riuscirai a spingerti più oltre. Uscire dall’Europa ti porterà a visitare luoghi incredibili come il Vietnam e il Sud America, per avventure on the road che non si possono dimenticare.
Partire da soli in gruppo
Sapevi che esiste l’opportunità di partire da soli in gruppo? Se senti il bisogno di fare nuove amicizie, o se semplicemente desideri fare un viaggio ma non c’è nessuno che voglia condividere questa esperienza con te, ecco la soluzione!
Diverse agenzie si occupano di organizzare viaggi di gruppo per persone che non sanno con chi partire verso mete entusiasmanti. E in questo caso il vantaggio è anche pratico: non devi pensare tu all’itinerario, alle prenotazioni varie e al budget. È già tutto organizzato, comodo comodo! Un’azienda a cui affidarsi per questo è SiVola, tra i cui fondatori puoi trovare lo youtuber e videomaker Nicolò Balini, in arte HumanSafari: con la sua esperienza e quella di altri viaggiatori professionisti, puoi star certo di partire per un’avventura incredibile.
Anche la travel creator Sofia Pannilini (@Instazof) si occupa di organizzare viaggi di gruppo per tutti coloro che vogliono partire da soli e trovare una vera e propria seconda famiglia, vivere esperienze entusiasmanti e creare ricordi preziosi.
Viaggiare da soli: volontariato
Voglio concludere questa guida su come viaggiare da soli offrendoti una nuova visione della vacanza. Perché sì, questo viaggio è una vacanza, ma può diventare qualcosa di molto più grande. Non credi?
Un’occasione che hai -e che non dovresti perdere in alcun modo- è la possibilità di partire da solo con Workaway. Si tratta di una piattaforma che ti permette di metterti in contatto con degli host disposti ad accoglierti in cambio di un po’ di aiuto. Che sia supporto nelle faccende domestiche, babysitting, giardinaggio o cura degli animali della fattoria, puoi trovarti a fare le attività più disparate e scoprirti ora giardiniere, ora chef per venti persone.
Il patto è che non lavori per più di 5 ore al giorno, e in cambio ottieni vitto, alloggio e un’esperienza capace di stravolgerti la vita.
Con Workaway, e altri siti simili, puoi viaggiare da solo in tutto il mondo. Trovi occasioni davvero uniche, come in una finca sperduta nel cuore di Tenerife o in un santuario dedicato alla cura dei bradipi in Bolivia. Sì, proprio così, e tutto questo puoi farlo praticamente gratis: devi solo pagarti il viaggio. Per il resto del tempo sarai in famiglia, mangerai con i tuoi host, chiacchiererai con loro nella loro lingua e ti immergerai in una cultura totalmente diversa dalla tua.
La cosa ancora più bella è che puoi vivere esperienze anche di lunga durata: alcuni host accettano workawayers per minimo un mese e massimo tempo indefinito. Leggendo le recensioni, puoi tranquillamente renderti conto di quante persone alla fine hanno scelto di prolungare la propria esperienza fino anche a cinque, sei mesi. Noi di Orientativamente siamo partiti con l’intenzione di restare per due settimane e siamo tornati a casa quasi due mesi dopo.
Ti racconto tutto sulla piattaforma (con nostra esperienza annessa) qui sotto:
>> Workaway: cos’è e come usarlo per viaggiare gratis <<
Partire da soli: ultimi consigli
Che altro dire? Viaggiare da soli è un’esperienza che va fatta, almeno una volta nella vita. E se stai leggendo questo articolo è perché un briciolo di intenzione ce l’hai, un minimo di curiosità di farlo. Se continui a rimandare, il rimpianto ti mangerà vivo! 😬
Ultimi consigli prima della partenza: fidati sì ma non troppo, evita di mettere in bella vista oggetti preziosi e denaro, impara un po’ la lingua del Paese di destinazione o assicurati che si riesca a comunicare anche solo con l’inglese. Datti la fiducia che meriti e non lasciarti scoraggiare da nessuno: probabilmente, è l’invidia che li fa parlare, perché stai facendo qualcosa che loro non avrebbero mai il coraggio di fare.
Sii fiero di te, fa’ un bel respiro e preparati per l’esperienza più illuminante di tutta la tua vita. Buon viaggio!
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