Che sia per l’ambiente stressante o per le mansioni non più in linea con i tuoi obiettivi, hai finalmente deciso di lasciare il lavoro: come dare le dimissioni?
A prescindere dalla causa per cui lo fai, dovrai seguire una precisa procedura, di cui parleremo in questo articolo.
Ma non tratteremo solo la parte pratica e burocratica della questione: dare le dimissioni comporta anche delle difficoltà a livello emotivo e sociale, e parleremo anche di questo. Perché è importante che tu non ti senta in colpa per aver deciso di licenziarti, che tu non abbia quella sensazione di star abbandonando “una grande famiglia”, come tanto piace definirsi ad alcune aziende. Il lavoro è lavoro: se hai trovato un’opportunità migliore, buon per te. Se l’ambiente ti fa stare male, meglio andarsene.
Insomma, primo punto fondamentale per dare le dimissioni: non sentirti in colpa!
Detto questo, vediamo adesso come dare le dimissioni online, con e senza preavviso e utilizzando lo SPID.
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Indice
Come dare le dimissioni online
La prima cosa da dire è che dal 12 marzo 2016 la procedura per dare le dimissioni si fa online. Infatti, il D. Lgs. n.151 del 14 settembre 2015 ha stabilito le dimissioni telematiche per contrastare il pessimo fenomeno delle dimissioni in bianco, che consiste nel far firmare al lavoratore il foglio di dimissioni in anticipo, in modo da poterci mettere la data nel momento in cui possa servirgli. È una tecnica molto usata con le donne lavoratrici, per esempio, così da non assicurare loro la maternità ma licenziarle in caso di gravidanza, ma viene messa in atto anche in caso di malattia, infortunio o comportamenti sgraditi.
Insomma, grazie alle dimissioni online questa pratica non è più possibile. Ora, infatti, devono essere comunicate direttamente al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, altrimenti risultano non efficaci.
La procedura è molto semplice. Per dare le dimissioni con SPID o con CIE è sufficiente connettersi al portale del Ministero e accedere alla propria area riservata, facendo il login.
A questo punto, clicchi sulla pagina che ti permette di dare le dimissioni volontarie e compili il form con i dati che ti vengono richiesti. Una volta premuto “invia”, il tuo modulo di dimissioni sarà automaticamente inoltrato tramite PEC al tuo datore di lavoro. Da quel momento partirà il periodo di preavviso alla fine del quale si concluderà il vincolo professionale.
Come funziona il preavviso delle dimissioni dal lavoro
Cosa significa “periodo di preavviso”? Molto semplicemente, si tratta di un lasso di tempo in cui devi ancora garantire la tua prestazione professionale, nonostante le dimissioni. Questo serve principalmente al datore di lavoro, che così ha il tempo di trovare una nuova figura che ti possa sostituire.
Il periodo di preavviso inizia a decorrere dal primo o dal quindicesimo giorno del mese, a seconda della data in cui sono state presentate le dimissioni. Se, per esempio, lo comunichi il 7 maggio, allora inizierà il 15 dello stesso mese. Se invece ti licenzi il 27 giugno, allora il preavviso comincerà il 1° di luglio.
La durata del periodo di preavviso dipende dai termini previsti dal proprio contratto lavorativo. Se non viene rispettato per scelta del lavoratore o del datore di lavoro, chi recede prima dal contratto deve compensare l’altra parte con l’indennità sostitutiva.
Casi in cui si possono dare le dimissioni classiche
Come abbiamo visto, oggi la procedura si fa online. Questo vale per la maggior parte dei lavoratori, però, non per tutti. Ci sono infatti alcuni casi in cui sono ancora valide le dimissioni classiche, con la lettera di licenziamento.
Si tratta di:
- impiegati nella Pubblica Amministrazione;
- impiegati nel lavoro marittimo;
- lavoratori in prova che hanno già deciso di licenziarsi anzitempo;
- lavoratori domestici, come colf e badanti;
- chi si dimette dopo una conciliazione stragiudiziale;
- lavoratori genitori che si dimettono durante il periodo di gravidanza o entro i primi tre anni di vita del bambino
Dare le dimissioni: delegare a intermediari abilitati
Se non ti fidi delle tue abilità informatiche per dare le dimissioni online, puoi affidare lo svolgimento della procedura a qualcun altro. Parliamo dei soggetti intermediari abilitati, che si incaricano di svolgere i vari passaggi al posto tuo. Puoi farti aiutare da:
- sindacati
- patronati
- ogni sede territoriale afferente all’Ispettorato nazionale del lavoro
- consulenti del lavoro
- enti bilaterali
- commissioni di certificazione (di cui art.76 D.L.vo n.276/2003)
Molto semplicemente, ti basta prendere appuntamento e recarti alla sede dell’ente selezionato con i documenti necessari. A quel punto, l’impiegato che prenderà in carico il tuo caso darà le dimissioni online al posto tuo in quattro e quattr’otto.
Revoca delle dimissioni: cos’è?
Forse non ne sei a conoscenza, ma una volta presentate le tue dimissioni hai il diritto di revoca entro un termine stabilito. In pratica, entro sette giorni dalla data di trasmissione dei moduli puoi eseguire una semplice operazione telematica e annullare le tue dimissioni, tenendoti il posto di lavoro che stavi per lasciare.
Questa possibilità è stata inserita nel caso in cui la nuova offerta di lavoro non dovesse andare a buon fine, o per quando ci sono problemi con il datore di lavoro che poi si risolvono parlandone. Magari il tuo capo non si aspettava le tue dimissioni, e quando le ha ricevute ha chiesto delucidazioni. A quel punto ne avete discusso con calma e siete arrivati a una soluzione che soddisfa entrambi: in questo caso, avvalendoti della revoca puoi continuare tranquillamente a lavorare per lui.
Come dare le dimissioni nel modo giusto: consigli
Come dicevamo all’inizio, dare le dimissioni non è complicato solo dal punto di vista burocratico, ma anche emotivo. Per una persona particolarmente timida, infatti, questo può essere un momento davvero difficile da affrontare.
Come comportarsi? Con chi parlare? Quando dirlo? Ecco a te alcuni consigli per dare le dimissioni volontarie senza paura di nulla. Ricorda: non è una colpa voler lasciare un lavoro, la vita è tua e non devi niente a nessuno.
- Informare a voce
- Mantenere la professionalità
- Gestire l’ultimo giorno
Informare a voce
Okay che la procedura si fa online, ma non dare le dimissioni zitto zitto senza dire niente a nessuno. La reazione potrebbe essere ostile, e potresti trovarti a vivere gli ultimi giorni come una vera agonia. Soprattutto se è proprio l’ambiente a farti scegliere di andare via, evita di incorrere in questo rischio.
Può essere difficile se sei molto timido, ma informare a voce delle tue dimissioni è la cosa più giusta da fare. Anzi, la scelta migliore è comunicarlo di persona e direttamente al tuo superiore, senza passare attraverso il tramite dell’HR aziendale.
In questo modo avrai la possibilità di spiegare le tue ragioni e, semplicemente, informare che stanno per arrivare le tue dimissioni. La tua parte, così, l’avrai fatta, e nessuno potrà avere nulla da ridire.
Mantenere la professionalità
Adesso che ti sei licenziato, sono pochi i giorni che ti separano dalla libertà: non mollare proprio ora! Dimostrati un buon lavoratore, capace di mantenere la professionalità e portare a termine i propri compiti anche in previsione dello scioglimento del contratto.
Finché sei lì dentro, comportarti come sempre e metti lo stesso impegno che hai sempre impiegato per lo svolgimento del tuo lavoro. Questo comportamento, fidati, verrà notato, e potrebbe tornarti molto utile per il futuro.
Se, al contrario, dopo le dimissioni diventerai inaffidabile e svogliato, rischi di metterti in cattiva luce con i futuri potenziali datori di lavoro.
Gestire l’ultimo giorno
Cerca di fare in modo che dopo il tuo ultimo giorno ci sia un periodo di pausa prima dell’inizio del nuovo lavoro, in caso tu ne abbia già uno sicuro. Questo ti permetterà di riposare un attimo, dedicarti a te stesso e ricaricare le energie, così da partire con il piede giusto.
Per quanto riguarda proprio l’ultimo giorno di lavoro, invece, comportati normalmente e cerca di essere cordiale con tutti, anche con i colleghi meno affini a te. Saluta tutti e dedica un momento della giornata per l’ultimo confronto con il responsabile, cosicché abbia un buon ricordo di te.
Mi raccomando, poi: non perdere i contatti con i colleghi con cui andavi d’accordo! Licenziarsi da un posto di lavoro non significa dover rinunciare alle amicizie nate in quel contesto, anzi. Adesso avrai la possibilità di frequentarli in qualità di amici, e senza il lavoro di mezzo il rapporto potrebbe diventare ancora più confidenziale.
Ecco tutto: ora sai come dare le dimissioni nel modo più opportuno. Forza e coraggio: un nuovo capitolo della tua vita sta per cominciare! E se hai bisogno di spunti per trovare un nuovo lavoro che ti dia maggiori stimoli e sia più adatto ai tuoi obiettivi, qui su Orientativamente trovi illustrate le professioni più disparate e varie: fatti un giro!
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