Se ami stare a contatto con i bambini e magari hai avuto qualche esperienza come babysitter o animatore turistico in un mini club, apri bene le orecchie oggi! Hai mai pensato di diventare puericultrice ed essere una presenza di fondamentale importanza nella vita di un neonato e, soprattutto, un incredibile aiuto per i suoi genitori?
Si tratta di un lavoro estremamente appagante, che ti permette di assistere e contribuire allo sviluppo di un bambino e aiutarlo a capire come funziona il mondo. Osservare come scopre le cose per la prima volta, come raggiunge ogni piccolo obiettivo e aiutarlo a ottenere conquiste sempre più grandi: puoi fare tutto questo, ma come diventare puericultrice?
Per fare questo lavoro avrai bisogno di:
- Doti personali ben precise
- almeno 16 anni
- Licenza media
- Attestato di qualifica come puericultrice
Ma vediamo subito tutto quel che c’è da sapere su come intraprendere questa strada: corso, requisiti e anche quanto guadagna una puericultrice.
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Chi è la puericultrice
La puericultrice è un’operatrice socio sanitaria ed educativa, che incentra il suo lavoro sul prendersi cura dei bambini da 0 a 6 anni. Dalla nascita sino al primo giorno di scuola sarà quella figura professionale fondamentale per lo sviluppo sano e la crescita del bambino.
Si occupa di lui sotto ogni punto di vista: ludico, fisico, sociologico e motorio. E compito non meno importante, poi, si occupa anche di aiutare e sostenere i genitori a ricoprire al meglio il loro ruolo. D’altronde, nessuno nasce mamma o papà, ma lo si diventa quasi all’improvviso e di certo non si è mai pronti alla perfezione: una mano può solo che fare del bene a tutta la famiglia.
In poche parole, diventare puericultrice significa attuare un intervento di mediazione tra i genitori e i figli, proprio come un agente immobiliare farebbe tra le due parti di una compravendita.
Questa figura professionale è riconosciuta dalla legge n. 1098 del 19 luglio 1940.
Cos’è la puericultura?
Ma cos’è la puericultura? Effettivamente, per diventare puericultrice sapere cosa sia la puericultura è il primo passo.
Si tratta di una scienza, in particolare di una branca della pediatria, che incentra i suoi studi sulle problematiche correlate allo sviluppo psicologico e fisico del bambino. Una puericultrice però non è un medico, a differenza del pediatra: ma allora qual è la differenza tra puericultura e pediatria?
Sostanzialmente, la differenza con la pediatria è che quest’ultima si occupa del bambino malato e con patologie, mentre la puericultura si occupa del bambino sano, e ha lo scopo di fargli avere uno sviluppo psico-fisico altrettanto sano. Si tratta di una guida verso il mondo, di un aiuto nell’apprendimento di azioni quotidiane e di abitudini sane: è un intervento che non ha niente a che vedere con la cura, di cui invece si occupa il pediatra.
Approfondimento: Diventare pediatra, percorso e stipendio
Ti lascio qui anche un video in cui Jessica, creatrice di un progetto chiamato Direfareducare: ti spiegherà in breve cosa significa diventare puericultrice.
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Puericultrice cosa fa
La puericultrice quindi è una figura di grande importanza nello sviluppo di un bambino, ma in che modo? Le sue mansioni sono:
- Prestare sostegno e assistenza alla mamma e al bimbo durante le prime settimane di vita. Quello dopo il parto è un momento delicato, sia per il piccolo che per la madre. La puericultrice darà un aiuto riguardo all’allattamento, si farà interprete del pianto affinché si possa raggiungere l’obiettivo finale: il benessere familiare.
- Stabilire un giusto rapporto di veglia e sonno. Così i genitori non impazziscono senza dormire! 😁 E il bimbo si abitua che si dorme quando fa buio e viceversa.
Questo è uno degli aspetti più impegnativi che ci si trova ad affrontare con l’arrivo di un bebè: il sonno è importantissimo per il benessere, e quando viene a mancare si nota la differenza. Per fortuna interverrai tu ad aiutare famiglie intere a riposare bene! - Seguire tutte le tappe dello sviluppo del bambino. In ogni età si raggiungono dei traguardi: il primo dentino, i primi passi, la prima volta dei capricci e il periodo dei “perché”. Tu sarai sempre lì in grado di affrontare ogni tappa al meglio!
I bambini hanno esigenze molto diverse in base al periodo di vita in cui si trovano, e l’approccio da utilizzare deve adeguarsi alla loro età.
Lo sapevi che c’è un’altra figura professionale che si occupa di sostenere madre e figlio appena dopo il parto? Sto parlando della figura dell’ ostetrica: ebbene sì, oltre a farli nascere, i bambini, li aiuta anche a crescere nelle prima settimane!
Come diventare puericultrice: corso e requisiti
Per poter diventare puericultrice non basterà amare i bambini come per fare la baby sitter: ti servirà ottenere un attestato di qualifica come puericultrice!
Come? Frequentando un corso da puericultrice riconosciuto dal Ministero della Salute, come quello offerto da Tecnica 2000, scuola per puericultrici attiva dal 1978.
Non ci si può improvvisare esperti in questo lavoro perché avere a che fare con dei bambini, soprattutto dei neonati, comporta grandi responsabilità. Proprio per questo bisognerà studiare i modi più opportuni per rapportarsi con i più piccini e poter svolgere questo lavoro in maniera impeccabile. Dolcezza e pazienza sono doti personali imprescindibili da avere, insieme anche alla capacità di mantenere sempre la calma!
I requisiti per iscriversi a un corso per questa qualifica sono:
- Avere almeno 16 anni
- Essere in possesso di licenza media
Il corso deve durare almeno 320 ore (1 anno circa), sarà strutturato in parte teorica e pratica e avrà un costo tra i 3500 e i 4000€: se pensi che siano tanti soldi e ti stai già scoraggiando, non preoccuparti! Piuttosto considera l’idea di fare uno di questi lavoretti per qualche mese e inseguire il tuo sogno a tutti i costi.
La parte teorica del corso tratterà di: auxologia, legislazione sanitaria, assistenza infermieristica, fisiologia, alimentazione dietetica, assistenza sociale e patologia pediatrica. In pratica sarai un po’ come un infermiere, dietista e assistente sociale al tempo stesso!
La pratica invece consisterà in un tirocinio vero e proprio in diversi luoghi: ospedale, asilo nido o altre strutture convenzionate.
Alla fine del corso dovrai sostenere un esame finale riguardo a tutti gli argomenti appresi e, una volta superato, otterrai finalmente il tuo attestato di qualifica! Se diventare puericultrice è ciò che vuoi, ci vorrà soltanto un anno per poter iniziare a lavorare: niente male, vero?
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Sbocchi professionali: diventare puericultrice e poi
Una puericultrice non è abilitata ad insegnare, non essendo né una maestra né un’educatrice d’asilo nido. Ciononostante potrà lavorare affiancando gli insegnanti nel campo educativo, in scuole e asili.
Oltre a ciò, potrà lavorare in:
- Reparto ostetrico
- Reparto pediatrico
- Servizi di ambulatorio
- A domicilio come libera professionista
- Aprire un asilo famiglia
Insomma, non è di certo un lavoro statico con una sola possibilità di impiego.
Di solito la strada più percorsa è quella della libera professione, perché ti permette di promuovere la tua attività ed essere contattato direttamente da chi ne ha bisogno.
Grazie ai social e a un buon personal branding, infatti, non sarà difficile trovare lavoro e farti conoscere da altri potenziali clienti.
Quanto guadagna una puericultrice: stipendio
Per definire quanto guadagna una puericultrice dobbiamo valutare in base ai diversi posti di lavoro: lo stipendio, infatti, varia al variare del tipo di attività. Per esempio in ospedale lo stipendio di una puericultrice è di 1080 euro netti al mese più la tredicesima.
A domicilio, invece, dipende dal numero di ore e dal fatto che siano svolte di giorno o in orario notturno. Parliamo di:
- 24 ore su 24 per 5 giorni a settimana corrispondono a uno stipendio di 3000-4000€ al mese.
- Solo una notte: in questo caso ci si accorda per una tariffa oraria, che di solito si aggira intorno ai 15-18€ all’ora.
- Assistenza diurna stabile fino a 3 ore ogni giorno porta un guadagno di 20€ l’ora.
Ricorda che diventare puericultrice a domicilio significa essere una libera professionista e, pertanto, obbligata per legge ad aprire una partita IVA! Dovrai perciò confrontarti con un commercialista.
Detto questo abbiamo detto tutto! Adesso è tutto nelle tue mani: diventare puericultrice è ancora il tuo sogno? Be’, allora mettiti subito all’opera per poterlo realizzare, che aspetti?!
Se invece grazie a questo articolo oggi hai scoperto ciò che proprio non vuoi fare nella tua vita, continua pure a cercare la tua strada qui su Orientativamente: magari parti da questo articolo!
Alla prossima! 🙂
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Vorrei avere informazioni sulla professione di puericultrice
Ciao! Le informazioni a nostra disposizione sono quelle che trovi in questo articolo, aggiornate per l’anno in corso. Se sei interessata al corso puoi andare direttamente sul sito di Tecnica 2000 e cercare le risposte alle tue domande! 🙂
Buonasera vorrei qualche informazione in più,spero in una vostra chiamata,Grazie
Ciao! Di cosa hai bisogno? Saremo felici di aiutarti se possiamo! 🙂
Salve,voi proponete un corso da puericultrice ?o sapete a chi posso affidarmi ?
Ciao! No, noi cerchiamo solo di fare informazione per aiutare le persone a trovare un lavoro che le possa rendere felici: niente corsi. 🙂 Quel che puoi fare è cercarne uno il più vicino possibile alla tua zona e che sia, importantissimo, riconosciuto dal Ministero della Salute, come quello di Tecnica 2000 di cui si parla nell’articolo! 🙂
Sono interessata a questo corso,vorrei informazioni più precise..grazie
Ciao! Noi ci occupiamo solo di illustrare il percorso più adatto per svolgere un determinato lavoro, in questo caso la puericultrice. Tutti i corsi che inseriamo negli articoli sono di altre aziende: li mettiamo come esempio perché li riteniamo validi! Se sei interessata/o al corso di Tecnica 2000 ti consiglio di andare sul loro sito (ti ho lasciato il link della pagina contatti) e chiedere ulteriori informazioni!