Ci sono persone che, alla sola idea di avere un figlio potenzialmente urlante e capriccioso, si mettono le mani nei capelli terrorizzate. E poi ci sono gli educatori d’asilo nido, che studiano e si impegnano tanto per poter avere a che fare tutto il giorno con una ventina di piccole pesti da 0 a 3 anni. E se sei qui è perché forse anche tu sei attratto da questa matta ma fantastica idea, dico bene? Diventare educatrice di nido (o educatore d’infanzia) è uno dei modi per lavorare con i bambini: senza questo requisito è inutile proseguire. Le altre cose di cui avrai bisogno, poi, sono:
- Capacità di attenzione
- Pazienza e calma
- Laurea in Scienze dell’educazione
Ma cosa fa esattamente un educatore d’infanzia? Scopriamolo insieme in questo articolo, in cui vedremo come diventare educatrice di nido o educatore, quanto si guadagna, le mansioni, i requisiti! …e quanta pazienza ci vuole!
(Piccolo spoiler: tanta.)
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Indice
Cosa fa un educatore di nido? Mansioni
L’educatore -o educatrice- di nido è un particolare tipo di educatore professionale, ovvero quello inserito nel settore socio-pedagogico. Cosa fa?
Si prende cura, assiste e vigila i piccoli frequentanti dell’asilo in cui lavora, che può essere pubblico o privato. Gli asili nido accolgono i più piccini, da neonati di pochi mesi fino a bimbi di 3 anni. Questo comporta che le mansioni di un educatore siano molto differenti in base alla fascia d’età dei vari bambini: deve saper adattare il suo modo di agire, il suo comportamento, al singolo. Quali sono, quindi, le sue mansioni?
1. Attuare attività educative e di socializzazione
Proprio come dice il suo nome, si occupa di educare il bambino. Non parliamo, però, di fare scuola così come la farebbe una maestra d’asilo, ma proprio di educare ad alcune attività fondamentali. Ma a cosa? Alle prime regole, come lavarsi le mani prima del pasto, al gioco inteso come momento di condivisione, al relazionarsi con i compagni… Se deciderai di intraprendere questa strada, sarai l’accompagnatore dei tuoi mini alunni verso la consapevolezza della vita stessa.
È in quella fascia d’età che loro iniziano a capire, piano piano, cos’è il mondo, cos’è l’amicizia, cosa sono le regole e perché vanno seguite. Sarai una figura fondamentale nel loro sviluppo cognitivo, ma anche nella crescita delle loro competenze fisiche e affettive.
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2. Organizza giochi e attività di intrattenimento
E cosa non può assolutamente mancare in un asilo nido? Il gioco, ovviamente! Strutturato e scelto in base alle varie età, devi sempre usare il gioco come mezzo per insegnare qualcosa, anche senza che i bambini se ne rendano conto. Divertendosi imparano, divertendosi crescono sempre un po’ di più.
Li farai giocare e ti divertirai con loro, sarai come un animatore turistico: se saprai organizzare giochi divertenti, penderanno dalle tue labbra! Ma mi raccomando, ricordati di ricoprire anche il ruolo dell’arbitro: solo così impareranno il rispetto delle regole, il fair play e la differenza tra giusto e sbagliato.
3. Alimentazione
Quando ti trovi a occuparti di neonati, devi provvedere interamente tu alla loro alimentazione, imboccandoli e sorvegliandoli continuamente. Quando i bimbi cominciano a essere un pochino più grandi, invece, puoi incoraggiarli a fare da soli, promuovendo pian piano la loro autonomia. Li vedrai crescere, sappilo, perciò prepara il fazzoletto: qualche lacrimuccia non te la toglie nessuno. Diventare educatrice di nido significa anche questo: partecipare attivamente alla loro crescita, e vederli scivolare via verso la prossima fase della loro vita.
4. Igiene
E, naturalmente, stesso discorso per quanto riguarda l’igiene e il bagno. Per i più piccini provvedi tu, accorgendoti da solo di quando è necessario andare a cambiare il pannolino o anche i vestitini. A volte c’è bisogno direttamente di un bagno… Se hai mai fatto da babysitter a un tuo cuginetto più piccolo sai le scene del crimine che possono creare con la loro popò. Quelli un po’ più grandicelli, invece, devono iniziare a imparare ad avvisare quando scappa, a farsi accompagnare e pensarci da soli. E sì, capiterà che se la faranno addosso. E sì, dovrai pulire tu.
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5. Cura, assistenza e vigilanza
Insomma, sarai come un genitore, infermiere e un vigile urbano allo stesso tempo. Dovrai avere mille occhi, saper intervenire in caso di necessità se qualcuno cade, si sente male o ha bisogno urgente, e dovrai sempre mostrarti sicuro di te. Lo sai, i bambini sono molto furbi, se ti vedono titubante in un attimo sovvertono la situazione e prendono il comando dell’asilo. Non hai mai visto Baby Boss?!

6. Comunicazione giornaliera con le famiglie
A ogni rilascio ai genitori avrai modo (e dovrai!) parlare con loro del loro bimbo. Non solo quando succede qualcosa di particolare, ma ogni giorno, per informarli di com’è andata la giornata, di che comportamento ha avuto e infine racconterai cose degne di nota. Tipo: se la loro bimba di 8 mesi ha rovesciato la minestrina e con le letterine da brodo ha scritto il suo nome, be’, io glielo racconterei. Non è che si chiama Matilda, per caso?
Qualità e requisiti di un educatore di nido
Essendo un lavoro di grande responsabilità, non tutti sono adatti a farlo. È così, inutile girarci intorno: per lavorare con i bambini bisogna avere determinate caratteristiche, altrimenti si rischia di fare dei danni non indifferenti! Vediamo quindi qualità e requisiti da avere:
- Formazione idonea. Se hai il compito di formare e istruire altre piccole menti, tu in primis devi aver avuto la giusta formazione per diventare educatrice di nido! Vedremo qual è nel prossimo paragrafo.
- Abilità relazionali. Con i neonati, con i bambini, con i genitori e con i colleghi. Insomma, devi essere -o imparare a essere- una persona socievole, che sa gestire nel modo migliore una comunicazione con persone di tutte le età. Abbasso gli scorbutici!
- Capacità di lavorare in equipe. Considera che ogni educatore può occuparsi di 6-8 bambini contemporaneamente, ma una classe è formata da una ventina di alunni e un asilo nido può arrivare a ospitarne anche 60. Perciò avrai sempre molti colleghi intorno a te, e dovrai essere in grado di andarci d’accordo, di collaborare per il bene vostro e dei bimbi.
- Multitasking. Mentre cambi un pannolino arriva una bimba in lacrime perché un compagno prepotente le ha rubato un giocattolo di mano: sai gestire tutto insieme? Consolare lei mentre richiami lui mentre ancora sei lì a cambiare quel pannolino? Niente panico: puoi anche iniziare questo lavoro senza la capacità di multitasking… È una skill che sbloccherai al secondo livello.
- Pazienza e disponibilità. Se c’è un tuo mini alunno che vuole raccontarti una cosa, anche se te l’ha già detta tre volte e quando parla capisci un quarto di quello che dice, tu lo ascolti. Sorridi, ti interessi, fai domande. È mortificante, per un bimbo, sentirsi dire: “ma quanto parli?”, “me lo dici dopo”, “adesso no!” e frasi del genere. Quello è il tuo lavoro, non hai altro da fare e hai scelto tu di diventare educatrice di nido: sii disponibile e porta pazienza!
Come diventare educatrice di nido?
Come dicevamo prima, per poter diventare educatrice di nido (o educatore d’infanzia) bisogna seguire un preciso percorso di studi che prevede la laurea in Scienze dell’Educazione o Scienze della Formazione Primaria. Perciò sì, per poter fare questo lavoro devi fare l’università.
A meno che… tu non abbia preso entro il 2017 uno dei titoli di studio che ti scrivo qui sotto! (Sono solo i più comuni, perché variano da regione a regione):
- Diploma magistrale
- Diploma al liceo delle scienze umane
- Laurea in pedagogia
- Diploma di assistente per l’infanzia
- Diploma da Operatore socio sanitario
In alternativa, esiste la possibilità di lavorare negli asili nido senza la laurea: diventare assistente all’infanzia, ovvero una figura di supporto a quella degli educatori e delle educatrici. In questo caso, ti occuperai bene o male delle stesse mansioni: cura, sorveglianza e intrattenimento dei bambini, senza però avere le competenze per impartire lezioni didattiche di alcun tipo.
Scopri qui Come diventare assistente all’infanzia e quanto guadagna
Stipendio medio di un educatore di nido?
Per avere un’idea realistica bisogna fare una distinzione tra asilo nido pubblico e privato. In un nido comunale, per esempio, si parla da 1300-1400€ mensili all’inizio con possibilità di aumento nel tempo. Mentre nel privato la situazione è più critica, sentendo molte esperienze diverse posso dirti che si rimane sempre nel range 600-900€ al mese per 25 ore a settimana.
Molti educatori ed educatrici che lavorano in asili privati, infatti, non appena si libera un posto per un pubblico non ci pensano due volte ad andar via, perché il loro stipendio è veramente basso. Ed è assurdo quando hai così tante responsabilità!
Con passione, però, si riesce a crescere e a stare bene anche nelle situazioni più ostiche. E tu? Hai questa passione? Senti di voler dedicare la tua vita a quei tanti occhietti dolci e furbi che provano a corromperti con un abbraccio e diventare educatrice di nido? Sappi che, tra loro, ti sentirai tu l’alunno e non il contrario: i bambini, con la loro purezza, ci danno le più grandi lezioni di vita.
Leggi anche: Come diventare infermiere pediatrico
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….nel settore privato in Lombardia 36 ore per 1000/1100 euro, una miseria e una vergogna. Con un gruppo di 8 bimbi.
Assurdo! Proprio quando si lavora e si ha la responsabilità di bambini questo non dovrebbe accadere, ma purtroppo non tutti danno il valore che merita a questa professione.