Lavorare con i bambini è il tuo sogno? Scopri con noi come diventare assistente all’infanzia e realizzare questo desiderio senza precluderti nessuna possibilità! Infatti si tratta di un lavoro che ti permette di operare in diversi ambiti, dal nido d’infanzia al centro estivo, ma sempre a contatto con i bambini. Potrai persino occuparti dei minori in situazione di difficoltà, aiutandoli ad andare avanti seguendo un percorso di sviluppo sano e di benessere.
I bambini sono il nostro futuro, e figure come l’assistente all’infanzia sono fondamentali per la loro crescita: è importante però che abbiano le giuste caratteristiche, e che gli operatori siano formati a dovere per svolgere la professione. Si tratta di un lavoro di grande responsabilità, e anche se non serve la laurea bisogna comunque prepararsi nel modo giusto!
Vediamo insieme allora tutto su come diventare assistente all’infanzia: le mansioni che svolge, il corso di formazione professionale e persino lo stipendio a cui potrai ambire scegliendo questa strada.
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Assistente all’infanzia cosa fa
L’assistente all’infanzia è la figura professionale che si occupa di educazione e assistenza ai bambini nelle fasi di crescita, sviluppo e anche durante tutto il percorso didattico. È bene specificare però che non sostituisce né all’insegnante né all’educatore professionale, ma piuttosto funge da figura di supporto, coadiuvandone il lavoro.
Infatti, diventare assistente all’infanzia significa praticamente sempre lavorare in team, collaborando con altre figure specializzate nell’educazione e nell’infanzia.
Ma l’assistente all’infanzia cosa fa, allora, esattamente? In cosa consiste il suo lavoro? Questa figura professionale si occupa di contribuire al benessere del bambino in diversi contesti -come centri estivi o scuole dell’infanzia- e con diverse necessità, per esempio minori in casa-famiglia o con bisogni speciali. Ha come priorità la cura e la sorveglianza del minore, favorendone lo sviluppo psico-fisico attraverso attività di animazione e ludico-ricreative.
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Assistente all’infanzia mansioni
Ma entriamo ancora più nel merito della professione, e vediamo insieme quali sono le mansioni dell’assistente all’infanzia!
- Attività di sorveglianza dei bambini: l’assistente all’infanzia si può occupare di bambini di diverse età, in genere dagli 0 ai 10 anni. Questo comporta un diverso livello di attenzione e vigilanza a seconda dell’età, ma comunque sia si tratta sempre di bambini: sono imprevedibili e bisogna essere un po’ un vigile urbano con loro!
- Cura e accudimento dei bambini: anche qui dipende dall’età, ma comunque sia uno dei punti fondamentali del diventare assistente all’infanzia è proprio prendersi cura dei minori e soddisfare ogni loro necessità.
- Educazione alimentare: il rapporto con il cibo è un aspetto fondamentale nello sviluppo di un bambino, ed è per questo che l’assistente all’infanzia ha il compito di educare a una sana e corretta alimentazione. Presta assistenza durante i pasti e concorda con i genitori sia l’orario migliore sia le porzioni giuste per quel determinato bambino; in casi gravi, l’assistente sa accorgersene e mettere la famiglia in contatto con un dietologo o un nutrizionista.
- Identificazione eventuali difficoltà: è importante che l’assistente all’infanzia sappia notare la presenza di disturbi dell’apprendimento (DSA), altre difficoltà o addirittura patologie, per poi occuparsi della gestione delle stesse. Ecco perché parte fondamentale dei suoi studi sarà costituita da igiene e cultura medico-sanitaria: studierai le principali patologie del bambino e il giusto intervento.
- Assistenza a minori in centri di accoglienza o case-famiglia: si tratta di bambini che hanno bisogno di un po’ di attenzione in più, che si sentono spaesati, confusi e talvolta abbandonati. Per loro sarai un vero e proprio punto di riferimento.
- Affiancamento agli educatori nei programmi pedagogici: diventare assistente all’infanzia, dicevamo, significa essere una figura di supporto per gli educatori professionali, durante la stesura e la realizzazione dei programmi pedagogici.
- Partecipazione alle attività: che siano attività ludiche, ricreative o scolastiche, l’assistente all’infanzia sarà una delle figure principali a intervenire.
- Supporto al personale sanitario nella comunicazione con i bambini: spesso i minori ospedalizzati sono spaventati o comunque restii a comunicare con i medici. Qui interviene l’assistente all’infanzia, che lavora come tramite tra le due parti per facilitare la comunicazione.
- Attività a domicilio: spesso questa figura professionale può svolgere il suo lavoro a domicilio per accudire i bambini quando i genitori non sono presenti in casa o per prestare assistenza durante il momento compiti. Se in passato hai svolto il lavoro di baby sitter sai già cosa significa!
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Assistente all’infanzia sbocchi lavorativi
Queste, quindi, sono le mansioni svolte dall’assistente all’infanzia. Devi sapere però che questo operatore può lavorare in diversi settori, e in base all’ambito in cui opera svolge mansioni più o meno specifiche. Si tratta infatti di una figura molto richiesta in molteplici contesti, e in generale laddove si lavori a stretto contatto con dei bambini.
Per vedere tutti gli sbocchi lavorativi dell’assistente all’infanzia, dobbiamo dividere in:
- Settore socio-sanitario
- Settore pedagogico
Diventare assistente all’infanzia nel settore socio-sanitario
L’assistente all’infanzia ha un ruolo fondamentale nel settore socio-sanitario, perché qui si occupa di dare supporto nella comunicazione tra medici e bambini ma anche con le loro famiglie, che sono spesso in stato di apprensione.
Anche i minori ospedalizzati possono essere agitati e spaventati, e sarà sempre compito dell’assistente all’infanzia tranquillizzarli e dare loro supporto durante il periodo di degenza.
Se sceglierai di diventare assistente all’infanzia nel settore socio-sanitario, potrai trovare lavoro nelle seguenti strutture:
- Cliniche private pediatriche
- Centri sportivi dedicati all’infanzia
- Reparti pediatrici degli ospedali o delle cliniche
- Centri di riabilitazione
- Centri di assistenza di varia natura
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Diventare assistente all’infanzia nel settore pedagogico
Le possibilità nel settore pedagogico sono ancora di più e diverse tra loro:
- Asilo nido: in questa struttura specifica per bimbi da 0 a 3 anni, la figura operativa principale è quella dell’educatore d’infanzia. Tu, in qualità di assistente all’infanzia, ti occuperai di dare supporto agli educatori durante tutte le attività di cura e gioco. Sarai di aiuto nel momento dei pasti, durante il pisolino e svolgerai attività di sorveglianza. In un asilo nido gli occhi non bastano mai!
- Scuola dell’infanzia: anche al classico asilo c’è molto da fare, e i bimbi da 3 a 6 anni si sa, sono davvero scatenati. In questo contesto darai supporto agli insegnanti, sia nella coordinazione delle attività sia durante lo svolgimento delle stesse. Sarà importante la tua presenza in mensa, durante l’ora dei pasti, per indirizzare già i bambini a un modo sano ed equilibrato di alimentarsi.
- Centro estivo, ludoteca, baby parking: in generale, tutte quelle strutture in cui i bambini vanno per divertirsi, ma anche per imparare qualcosa. In questo contesto l’assistente all’infanzia si occupa principalmente di sorveglianza e di animazione. Se in passato sei stato un animatore turistico, è il momento di rispolverare le tue skills di intrattenimento!
- Centro di accoglienza, casa-famiglia: si tratta di strutture in cui possiamo trovare bambini in situazione di disagio, di difficoltà o con bisogni speciali. Per loro l’assistente all’infanzia diventa una figura di riferimento, la persona adulta fidata a cui rivolgersi per qualsiasi dubbio, per cercare conforto o per confidarsi. Non è forse questa l’essenza di voler lavorare con i bambini? Essere per loro una persona di fiducia, e vedere i loro occhi cercarci e illuminarsi non appena ci trovano.
- Scuole per minori con disabilità: sono istituti scolastici interamente dedicati ai bambini con disabilità, e qui ti occuperai di supporto all’insegnante sia durante la stesura dei piani educativi personalizzati sia durante la loro realizzazione. Non confondere però questa responsabilità con quella di un insegnante di sostegno: a differenza di quest’ultimo, l’assistente all’infanzia non è abilitato all’insegnamento.
Come diventare assistente all’infanzia: corso e studi
Abbiamo visto chi è, cosa fa, le mansioni che svolge nei vari contesti… Ma insomma, come diventare assistente all’infanzia?
Ti anticipo già che non serve la laurea: non esiste un percorso universitario specifico per questa professione proprio perché avere la laurea non è necessario per poterla svolgere.
Questo non significa, però, che non ci sia da studiare: lavorare a contatto con i bambini comporta dei rischi e delle responsabilità notevoli, ed è importante formarsi al meglio per poterli affrontare.
Esistono dei corsi per assistente all’infanzia, erogati da scuole di formazione accreditate o direttamente dalle Regioni stesse; questi corsi hanno solitamente un costo che va dai 1000 ai 2000€ in base a chi li eroga, e al termine delle lezioni si ottiene un attestato di qualifica.
I corsi hanno una durata di circa 1000 ore, di cui una parte di tirocinio, e le lezioni comprendono diversi moduli volti allo studio degli argomenti fondamentali della professione, come:
- Aspetti psicologici e sociali del bambino
- Principali patologie del bambino
- Modalità di intervento in caso di disturbi dello sviluppo
- Principali tecniche di animazione
- Psicologia
- Intelligenza emotiva
- Igiene e cultura medico-sanitaria
- Interventi di primo soccorso
- Nozioni di amministrazione e web marketing
E i requisiti per prendere parte a un corso per assistente all’infanzia sono avere almeno 18 anni ed essere in possesso del diploma di scuola superiore, anche se quest’ultimo varia a seconda del corso. In alcuni casi è sufficiente la licenza media, in altri sono accettati anche diversi tipi di diploma.
Ti lascio qui come esempio il corso per assistente all’infanzia della provincia di Bolzano, per farti un’idea di quello che ti aspetta!
Comunque sia, dopo aver ottenuto la giusta formazione sarà necessario iniziare con uno stage, utile e fondamentale per toccare con mano la tua futura professione. Di solito già gli enti erogatori dei corsi ti indirizzeranno verso il tuo primo stage, che spesso si svolge in un contesto scolastico.
Qual è la differenza tra assistente all’infanzia ed educatore professionale?
Per quello che abbiamo visto fino ad ora, pare che diventare assistente all’infanzia sia la stessa cosa di fare l’educatore professionale: non è così.
L’educatore è una figura molto più completa e specializzata, e di conseguenza ha sulle spalle un carico di responsabilità maggiore riguardo alle scelte che prende e agli interventi che attua. Si occupa anche di coordinare le altre figure professionali che operano nel settore: insomma, è una figura più completa. Infatti, per intraprendere la strada dell’educatore professionale è necessario seguire un corso di studi universitario e ottenere una laurea, mentre per l’assistente non serve.
L’assistente all’infanzia è una figura di supporto per l’educatore nella realizzazione dei programmi educativi, quindi in un certo senso possiamo dire che sì, sono figure molto simili, ma che non svolgono le stesse identiche mansioni.
Leggi qui come diventare educatore professionale se è quella la strada che realmente stavi cercando!
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Qualità e competenze di un assistente all’infanzia
Soprattutto quando si sceglie di lavorare con i bambini è fondamentale avere delle speciali qualità personali, oltre naturalmente alle competenze specifiche della professione. Mentre quelle, però, si acquisiscono con i corsi per diventare assistente all’infanzia, le competenze trasversali -meglio conosciute come soft skills– vanno sviluppate a livello personale.
Le soft skills fondamentali per un assistente all’infanzia sono:
- Pazienza: al primo posto quando si lavora a contatto con le persone, e in particolar modo con i bambini! Bisogna avere pazienza e cercare di venire incontro alle esigenze del bambino in ogni circostanza, anche nelle tue giornate più no.
- Creatività: una delle tue attività principali sarà interagire con i bambini attraverso giochi e laboratori che sappiano coinvolgerli e stimolare la loro fantasia.
- Doti comunicative: serviranno sia per comunicare con i bambini trovando la giusta chiave, sia per interagire con le loro famiglie. Come abbiamo visto, l’assistente all’infanzia spesso funge da tramite tra il bambino e il medico che lo cura in ospedale: è importante saperci parlare nel modo giusto.
- Ascolto ed empatia: neanche a dirlo, con i bambini sono due qualità importantissime. Anche i più piccoli hanno bisogno di essere capiti e ascoltati da qualcuno che riesca a vedere il mondo con i loro occhi.
- Capacità di osservazione: saper osservare è importante per individuare le difficoltà eventuali di ogni bambino, i disagi che prova ma anche i progressi che fa, in modo da poterli valorizzare.
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Assistente all’infanzia stipendio: quanto guadagna?
È un po’ difficile definire quanto guadagna un assistente all’infanzia, perché lo stipendio varia a seconda della tipologia di lavoro scelto: sarà diverso da dipendente in cooperativa o nelle scuole dell’infanzia, così come varierà se lavorerai in un centro privato. E ancora, un assistente all’infanzia che lavora come libero professionista a domicilio guadagna in modo del tutto diverso e dipenderà dal numero di clienti e dalle tariffe orarie che decide di impostare, come per una puericultrice.
In generale, possiamo dire che lo stipendio di un assistente all’infanzia dipendente può andare dai 1000 ai 1500€ mensili, e che aumenta a seconda della durata del rapporto di lavoro. Il livello di inquadramento può essere il quinto se non si svolgono funzioni educative, o il terzo se invece si svolgono: questo comporterà una variazione del reddito annuo lordo (RAL) da 18 300 a 21 000€.
Anche l’orario può essere variabile, e si va da poche ore a settimana per attività specifiche a un orario di 30-38 ore a settimana per operatori dell’infanzia a tempo pieno.
Forse non si guadagnano cifre astronomiche, ma se vuoi lavorare con i bambini e hai a cuore i loro diritti e i loro bisogni, questa professione ti ripagherà in molti altri modi. Non è solo lo stipendio a contare quando scegli cosa fare nel tuo futuro, ma anche e soprattutto la passione nel fare qualcosa ogni giorno della tua vita. Insomma, è questione di priorità.
Detto questo, abbiamo terminato: adesso sai tutto su come diventare assistente all’infanzia, mansioni e competenze di questo professionista e aspettative di guadagno. Che ne pensi? Faccelo sapere nei commenti e buona fortuna!
Leggi anche: Come diventare puericultrice e quanto guadagna
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