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Come diventare biologo marino e quanto guadagna

Soprattutto negli ultimi anni, l’importanza dell’ecosistema marino è finalmente diventato un argomento noto a tutti, e sono molte le persone che vorrebbero contribuire alla salvaguardia dell’ambiente marino. Molte ma non abbastanza: se vuoi diventare biologo marino, fatti pure avanti che non si è mai in troppi!
Per fare questo lavoro avrai bisogno di:

  • Amore per gli animali 
  • Laurea magistrale 
  • Dottorato di ricerca 

Insomma, c’è da studiare, ma ne vale la pena! Per salvare le persone in mare c’è il bagnino, per salvare gli animali e l’ambiente il biologo marino, ma cosa fa per l’esattezza in una sua giornata-tipo?
E quanto guadagna un biologo marino? Scopriamo tutto insieme oggi in questo articolo! 

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Chi è e cosa fa il biologo marino

Il biologo marino è un professionista specializzato in Biologia Marina, ovvero colui concentra i suoi studi e il suo lavoro verso questo argomento a scopo di ricerca. Se sogni di lavorare con gli animali -e in particolare con quelli marini- questa è una delle opzioni migliori che hai: puoi studiarli da vicino, osservare i loro comportamenti e instaurare persino un rapporto con loro!

Come saprai la biologia può avere molte sfaccettature diverse: Biòs in greco vuol dire vita, e la vita è dappertutto. Ciò significa che le varie specializzazioni possono portarti a focalizzare i tuoi studi su uno specifico settore della vita: puoi fare lo zoologo, per esempio, oppure diventare biologo marino.

Questo professionista esegue delle ricerche scientifiche, con lo scopo di consentire a se stesso e ad altri studiosi ed esperti di:

  • Proteggere la vita marina
  • Individuare e monitorare i danni ambientali 
  • Trovare delle soluzioni
  • Cercare dei modi per fare un uso non distruttivo delle risorse marine

Oltre a queste ricerche, il biologo marino studia i processi oceanografici e il comportamento degli animali marini nel tempo, e si occupa della salvaguardia delle specie marine a rischio

Infine, diffonde le sue conoscenze e le sue scoperte scrivendo relazioni e articoli: diventa quindi un po’ come un giornalista, o divulgatore scientifico come un meteorologo. Con il quale, tra l’altro, ha molti studi in comune. 

Se poi conosci l’importanza di avere un proprio spazio su Internet come vetrina del proprio lavoro verso il mondo, allora potrai creare un tuo sito web e dare visibilità alla tua professione! Come fa l’ex istruttore subacqueo ora docente di Ittiologia Federico Betti. Racconta i suoi viaggi e le sue fantastiche scoperte!  

Approfondimenti:

Come diventare biologo marino

Per poter diventare biologo marino ovviamente è necessario studiare, e anche tanto! Dovrai perciò frequentare l’università e, più precisamente, il corso di laurea magistrale in Biologia Marina.
Di base infatti sarai un biologo, e sarà solo con la specializzazione che potrai focalizzare i tuoi studi sulla vita marina.
Questo percorso formativo è veramente interessante, ed è strutturato in maniera teorico-pratica: sono previste esperienze in laboratorio, in nave oceanografica e in mare! 

Le migliori facoltà italiane in cui studiare Biologia Marina sono quelle di:

Dopo esserti laureato, dovrai sottoporti a un esame di abilitazione alla professione di biologo marino. Se poi il tuo desiderio è quello di lavorare nel campo della ricerca, dovrai anche conseguire un dottorato di ricerca. Io ti consiglio vivamente di farlo, perché sarà la chiave per essere scelto su tutti gli altri e assunto in tempo record.

Ricorda che per fare questo lavoro devi avere davvero a cuore gli argomenti di cui tratterai. Proprio come la biologa marina e divulgatrice scientifica Mariasole Bianco, che è cofondatrice e presidente dell’associazione Worldrise, che con progetti creativi promuove la salvaguardia dell’ambiente marino.

Lavorare come biologo marino: da dove cominciare?

Ricollegandoci a quanto detto un attimo fa, diventare biologo marino e iniziare a lavorare come tale subito dopo esserti laureato non sarà così semplice e immediato. Avere un dottorato di ricerca sicuramente ti agevolerà nel trovare il tuo primo posto di lavoro, anche se la scelta migliore per iniziare e immettersi in questo modo è il volontariato.

Svolgere un bel periodo di volontariato ambientale all’estero: certo, non sarai pagato… ma vuoi mettere che bella opportunità?! Naturalmente per poterlo fare ti sarà fondamentale la conoscenza di una o due lingue straniere. Be’, in questo posso aiutarti: ho qui il mio metodo per imparare una lingua da autodidatta in tempi record! Buttagli uno sguardo, se ti va.

Proprio per iniziare la tua attività di volontariato, invece, ho trovato per te questa bellissima realtà chiamata KeepThePlanet: con loro potrai andare davvero ovunque! 

Approfondimenti:

  1. Workaway: come funziona e come usarlo per viaggiare gratis
  2. Volontariato all’estero: costi, requisiti e associazioni

Quanto guadagna un biologo marino: stipendio

Non è semplice riuscire a definire quanto guadagna un biologo marino, essendo un tipo di lavoro molto versatile e che si adatta a più realtà molto diverse tra loro. Diciamo però che un biologo marino entry-level, quindi a inizio carriera può aspettarsi uno stipendio di 12 500€ l’anno, non tanto diverso quindi da un cameriere stagionale. 

Con il tempo, però (e con il dottorato di ricerca!) le prospettive possono cambiare notevolmente, e un biologo marino può arrivare a guadagnare anche tra i 35 000 e i 50 000€ l’anno.

Possibilità di crescita ce n’è eccome: ci vuole solo molta, molta determinazione. 

Ma siamo anche sicuri che chi decida di diventare biologo marino non lo fa di certo per lo stipendio, ma per un grande amore che lo lega al mare, agli animali e al nostro pianeta Terra. 

E con questo abbiamo terminato! Che ne pensi? Questo è ancora il lavoro dei tuoi sogni o hai già cambiato idea? Non preoccuparti, essere confusi e disorientati sul proprio futuro è normale: bisogna scegliere un’unica strada, non è così leggera come cosa!

Al prossimo orientamento! 🙂

Leggi anche: Guida ambientale escursionistica: cosa fa e percorso

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