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Come diventare archeologo, università e stipendio

Diventare archeologo è uno dei sogni più comuni tra i bambini, e figure come Indiana Jones e il Professor Layton non fanno altro che farci amare ancora di più questo lavoro. Andare alla scoperta del mondo antico, viaggiare indietro nel tempo tra le civiltà e capire, anche grazie a questo, tante cose sul mondo di oggi: se sei un appassionato di arte e storia, questa è di certo la strada giusta. 

Ma come diventare archeologo, cosa fa e quanto guadagna questo professionista? 

Scopriamolo insieme in questo articolo!

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Archeologo cosa fa

La parola archeologia viene dal greco arcaios -che significa antico- e logos, che significa studio: si tratta letteralmente dello studio dell’antico attraverso ritrovamenti e ricerche. 

L’archeologo dunque è il professionista che si occupa di studiare l’antichità, le civiltà e le culture del passato attraverso l’analisi di siti e reperti storici. Ogni suo ritrovamento verrà poi conservato, catalogato, valorizzato e analizzato per poter risalire alla cronologia e al significato che aveva. 

In pratica, l’archeologo riporta in vita oggetti del passato, e con essi tradizioni e usi ormai scomparsi. 

Per fare questo, lavora in modi diversi:

  • Scavi: sono la parte di ricerca sul campo, e possono essere terreni o subacquei. Di solito sono organizzati da enti universitari o privati, dal Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche) o dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici.
    Durante questa fase l’archeologo ha un ruolo di grande importanza, perché deve coordinare e condurre i cantieri di scavo, oltre che monitorare i lavori per assicurarsi che non venga rovinato il sottosuolo.
  • Ricerche: si svolgono per ogni ritrovamento per potergli attribuire data e significato. Si tratta di documentazione grafica e spesso per questa parte di lavoro l’archeologo collabora con fotografo, geometra e architetto.
  • Catalogazione dei reperti: questa fase comprende inventario e completamento degli schedari.
  • Promozione dei risultati: per divulgare ciò che si è rinvenuto, si organizzano convegni, mostre o si effettuano pubblicazioni scritte. Questo può essere molto utile anche per farsi un nome nel settore dell’archeologia.

Come diventare archeologo: percorso di studi

Per diventare archeologo serve la laurea come primo passaggio: si tratta di una professione che richiede molto studio, perciò non è possibile intraprendere questo percorso un titolo di studio accademico. 

Quale laurea, però? Puoi scegliere tra: 

  • Lettere: anche se non è direttamente collegata all’archeologia, è comunque un buon punto di inizio perché ti permette di approfondire materie come storia e letteratura antica. Uno dei più famosi archeologi italiani –Massimo Osanna– ha iniziato proprio così. (Leggi qui gli sbocchi lavorativi della Laurea in Lettere)
  • Beni Culturali: qui invece si va molto più a fondo, focalizzandosi su tutela, conservazione e valorizzazione dei beni culturali.
  • Architettura: siccome molti dei ritrovamenti e reperti antichi sono opere architettoniche, un iniziale percorso in questo ambito può tornare molto utile. 

Per diventare archeologo però non basta questo passaggio: è necessario specializzarsi. Questo è possibile in due modi diversi:

  • frequentare la Scuola di Specializzazione in Archeologia della durata di due anni. Si tratta di un corso a numero chiuso con esame d’ingresso scritto e orale, e durante il quale studierai materie umanistiche ma anche scientifiche, come chimica e fisica. Inoltre affronterai diverse ore di formazione sul campo durante gli scavi.
  • frequentare il dottorato in Archeologia, della durata di tre anni. Anche qui il focus sarà naturalmente sulle materie specifiche dell’archeologia, come per esempio museologia. Grazie a questo percorso ti lasci la porta aperta per intraprendere una carriera universitaria: potrai infatti diventare professore universitario

Alcune facoltà hanno anche introdotto la laurea in archeologia sin dal primo anno, ma per essere una figura completa dovrai comunque completare il percorso con la magistrale. 

Inoltre, ricorda che la cosa migliore in questo settore è specializzarsi in un determinato settore, che sia un’epoca o un ambiente. Qualche esempio: 

  • Archeologo greco
  • Egittologo
  • Archeologo forense
  • Archeologo subacqueo

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Competenze per diventare archeologo

Oltre a una vastissima cultura legata ad arte, storia e architettura, per diventare archeologo avrai bisogno di altre competenze, necessarie per poter affrontare ogni aspetto del lavoro. Parliamo per esempio di: 

  • Capacità di analisi
  • Pensiero critico
  • Lavoro di squadra
  • Dimestichezza con gli strumenti del mestiere: vanga, pala, piccone, ma anche spazzole e pennelli vari. 
  • Essere disposti a viaggiare: sì, il lavoro ti porterà a spostarti molto in cerca dei tesori nascosti del mondo antico. Sei disposto a lavorare viaggiando

Come avrai capito, questa professione non è adatta a tutti, ed è per questo che molti bambini sognano di fare gli archeologi ma pochi sono gli adulti a diventarlo per davvero. Se pensi che questa sia la strada giusta per te, però, non lasciarti scoraggiare da niente e da nessuno: dovrai fare dei sacrifici, certo, ma ne varrà la pena.

Sbocchi professionali dell’archeologo

Dove trova lavoro un archeologo? In diversi ambiti, che distinguiamo in base al settore: 

  • Settore pubblico: può lavorare in enti locali, in enti di ricerca come il Cnr, in università o presso la Soprintendenza ai Beni Archeologici. Naturalmente per accedere a queste posizioni bisognerà superare un concorso pubblico, e tra i requisiti di accesso sarà presente la specializzazione in Archeologia.
  • Settore privato: qui invece potrai accedere a posizioni nell’ambito della catalogazione, di scavi, didattico o divulgativo. Un’altra opportunità è anche quella di diventare curatore museale, ovvero colui che idea, progetta e organizza mostre e allestimenti temporanei. Entrambe le professioni rientrano tra le opportunità per lavorare in un museo: scopri le altre!

Naturalmente puoi anche decidere di lavorare freelance: in questo caso sarà importante -come dicevamo prima- farsi un nome: partecipare oppure organizzare dei convegni e pubblicare libri di archeologia sono sempre buone idee.

Quanto guadagna un archeologo: stipendio

Qual è lo stipendio dell’archeologo? Innanzitutto diciamo che dipende da diverse variabili: il tipo di attività, il ramo di specializzazione scelto e l’esperienza maturata sul campo possono fare grande differenza per il guadagno. 

Detto questo, in Italia un archeologo guadagna al mese tra i 1470 e i 2400€: secondo uno studio dell’ANA (Associazione Nazionale Archeologi), però, solo il 10% guadagna tra i 20 000 e i 35 000€ l’anno, mentre la maggior parte rimane al di sotto. 

Insomma, non è una di quelle professioni che ti farà diventare ricco così facilmente: per arrivare in alto ci vorrà tempo e tanto, tanto impegno. Ma tutto si può fare con la determinazione, e di certo quella non ti manca. Se questo è il tuo sogno, inseguilo ad ogni costo! 


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