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Come diventare project manager, cosa fa e quanto guadagna

Per ricoprire alcune posizioni lavorative bisogna saper comandare: se ti senti un leader nato, scopri come diventare project manager

Si tratta di una figura professionale molto importante per le aziende, e la Project Management Institute (PMI) prevede una costante crescita dell’occupazione in questo settore. Inoltre, è una grande opportunità se sogni di fare carriera e arrivare a essere responsabile di grandi progetti. 

Se sei curioso di scoprire come diventare project manager, cosa fa e quanto guadagna, sei finito nell’articolo giusto!

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Chi è il project manager e cosa fa

Prima di vedere il percorso formativo, cerchiamo di capire chi è questo professionista.

Il project manager -detto anche PM– è il responsabile della pianificazione, dell’organizzazione e della direzione di un progetto, di cui si occupa di tutti gli aspetti, dal calcolo del budget alla previsione dei rischi. 
In pratica, si occupa della gestione di un progetto nel suo totale, con lo scopo di raggiungere gli obiettivi prefissati insieme all’azienda o al cliente. 

Un po’ come un videomaker, è responsabile di tutte le fasi di realizzazione del progetto: c’è il suo zampino dall’inizio alla fine!

Vediamo più nel dettaglio il project manager cosa fa

  • Ideazione del progetto in base al budget e alle risorse e nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi
  • Pianificazione del progetto e collaborazione nella sua realizzazione, in ogni aspetto
  • Formazione e gestione del team di progetto, con assegnazione dei compiti e delle responsabilità.
  • Creazione di un ambiente positivo: favorisce la comunicazione efficace all’interno del team e, se manca, cerca di intervenire per rimediare. Può avvalersi dell’aiuto del reparto di risorse umane e/o di uno psicologo del lavoro.
  • Gestione dei rapporti con i collaboratori esterni e con i fornitori: proprio come il dirigente scolastico, si occupa anche di sviluppare e mantenere le relazioni con aziende esterne. Seleziona quelle con cui vuole collaborare e fa in modo che questa collaborazione sia efficace.
  • Controllo e monitoraggio: verifica lo stato di avanzamento del progetto, che il budget sia rispettato e si assicura che vi sia un buon ROI (ritorno sull’investimento). In questo spesso è aiutato dall’analista finanziario, altra importantissima figura nell’ambito aziendale.
  • Individuazione dei rischi e analisi dei possibili risultati
  • Creazione di documenti e report
  • Ideazione di soluzioni in caso di rischi, problemi o imprevisti: se vuoi diventare project manager, considera che sarai la persona da cui tutti si aspetteranno una soluzione. 

In pratica, il project manager è il responsabile dell’andamento del progetto, del rispetto di tempi e budget e della qualità del risultato finale.

Come diventare project manager: percorsi possibili

Ora che abbiamo visto cosa fa, scopriamo come diventare project manager

Dato che si tratta di una figura dalle grandi responsabilità, sarà necessario acquisire le competenze adatte, oltre che avere un’indole incline alla leadership. Per fare questo, non esiste un percorso univoco ma ci sono diverse possibilità.

La prima è l’università: non è obbligatorio avere una laurea per diventare project manager, ma guardando in faccia la realtà è la scelta migliore. La maggior parte delle aziende, infatti, la inserisce tra i requisiti obbligatori, e molti recruiter HR passano oltre se il candidato non è laureato. 

Quale corso di laurea scegliere? Dipende anche dal settore in cui vorrai specializzarti o entrare a lavorare, perché il project manager può inserirsi in molteplici contesti. Le lauree più indicate sono:

  • Ingegneria Gestionale
  • Economia 
  • Architettura
  • Informatica 

Volendo, poi, esistono anche dei Master specifici, come quello in Project Management dell’università Niccolò Cusano o il Master Executive in Project Management della scuola Alma Laboris. 

Se però proprio non vuoi frequentare l’università, puoi provare a seguire dei corsi per diventare project manager, per esempio l’Academy Consulente e Project Manager LM. Si tratta di un corso gratuito ideato appositamente per i NEET che fanno parte di Garanzia Giovani.

In generale, puoi trovare molti corsi a livello regionale indirizzati ai disoccupati con diploma e/o determinati requisiti di età. 
Oppure l’ultima possibilità che hai è cercare corsi per diventare project manager online, su siti come Udemy o Corsidia: puoi trovarne di ogni prezzo e durata. 

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Sbocchi lavorativi

Le mansioni di un project manager sono sempre quelle di ideazione e direzione di un progetto, ma può cambiare l’ambito lavorativo. Infatti, è una figura fondamentale in diversi settori e contesti aziendali, come:

  • Costruzioni
  • Settore farmaceutico
  • Pubblica amministrazione
  • Terzo settore

In base alle proprie ambizioni e al percorso formativo che si ha alle spalle, sarà più semplice inserirsi in un determinato contesto in qualità di project manager. 

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Qualità per diventare project manager

Oltre alle competenze tecniche e specifiche da acquisire con lo studio, per ricoprire una posizione di così grande responsabilità non va bene chiunque! 

Bisogna essere persone con caratteristiche e soft skills ben chiare e delineate, come per esempio: 

  • Predisposizione alla leadership: essere il capo e dirigere i lavori non è così semplice come sembra. Un leader è qualcuno che guida, che indirizza, non qualcuno che dà ordini: partecipa, si interessa e dà consigli per migliorare l’operato.
  • Doti comunicative: dovrai rapportarti con moltissime persone ogni giorno, che si tratti dei membri del team di progetto, di collaboratori esterni, di clienti o fornitori. Saper parlare è molto importante per favorire una comunicazione efficace e ottenere i risultati sperati.
  • Capacità di pianificazione: sapersi organizzare è tutto, quando bisogna portare a termine un progetto entro i tempi e il budget stabiliti. Ecco che si aggiunge anche un’altra importante qualità: la gestione del tempo. Come un organizzatore di eventi dovrai essere in grado di pianificare tutto, darti delle scadenze e rispettarle!
  • Capacità di ascolto e problem solving: lavorare in team significa anche e soprattutto saper ascoltare idee e perplessità di tutti, per poi trovare la giusta soluzione insieme. E non solo: nella realizzazione di un progetto può sempre andare qualcosa storto, e starà a te trovare in tempi record la soluzione. 
  • Conoscenza dell’inglese: saperlo parlare è imprescindibile, soprattutto se si lavora per un’azienda multinazionale, o che intrattenga un minimo di relazioni estere. E nella stragrande maggioranza è così, perciò a questo non si scampa!

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Quanto guadagna un project manager: stipendio

Per concludere questa guida cerchiamo insieme di capire quale sia lo stipendio del project manager, anche considerando diversi fattori. 

Infatti può cambiare di molto in base all’esperienza del professionista, al settore in cui lavora, al tipo di azienda e al percorso formativo scelto. Il range di guadagno va dai 30 000€ ai 70 000€ lordi l’anno, e può salire ancora di più!

Per un project manager con molta esperienza inserito all’interno di un’azienda multinazionale parliamo di uno stipendio che va dai 70 000 ai 100 000€ lordi l’anno. 

In generale, lo stipendio medio è di 50 000€ lordi annuali, che corrispondono a circa 2000-2500€ netti al mese: molto al di sopra della media nazionale. 

E in più spesso bisogna considerare anche bonus e benefit aziendali come l’auto, lo smartphone/il tablet e i buoni pasto.

Questo è tutto: che ne pensi? Credi ancora di avere la stoffa per diventare project manager e dirigere i più importanti progetti aziendali? Perfetto, allora! E se invece hai cambiato idea non abbatterti: è pieno di strade là fuori, e siamo certi che troverai quella giusta per te.

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