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Come diventare data analyst, corsi e stipendio

In questo articolo vedremo come diventare data analyst, una delle figure più richieste degli ultimi anni. E la domanda è destinata a crescere ancora: si stima che la presenza dei data analyst nel contesto aziendale passerà dal 50 al 75% nei prossimi anni!

Sì, perché ogni giorno vengono prodotti migliaia e migliaia di dati, e solo negli ultimi due anni questo dato è cresciuto del 90%. Questi dati sono molto preziosi per la definizione di strategie di business, ma c’è bisogno di qualcuno che li sappia leggere e organizzare. 

Vediamo dunque come diventare data analyst, cosa fa e quanto guadagna questo professionista dei Big Data

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Data analyst cosa fa

Tutti i dati generati ogni giorno, dicevamo, sono tantissimi, ma da dove arrivano? Dalle ricerche effettuate su Google, dalle interazioni sui social network e, in generale, da ogni attività svolta dagli utenti su Internet. Questi Big Data possono essere una fonte preziosa per le aziende: permettono di capire gusti ed esigenze dei loro potenziali clienti!

Per poterne trarre vantaggio, però, c’è bisogno di un modo per decodificarli: ecco che entra in gioco la data analysis, ovvero il processo che permette di analizzare questi dati così da definire un vero e proprio identikit del potenziale cliente. 

Ma quindi il data analyst cosa fa? In poche parole, si occupa di effettuare l’analisi dei data, trasformando i raw data (dati grezzi) in informazioni utili per le aziende. Più nello specifico, invece, il processo di analisi si compone di diverse fasi:

  • Raccolta dei dati e selezione di quelli utili
  • Creazione di cluster per organizzare i dati 
  • Analisi dei dati con l’uso di metodologie statistiche 
  • Riconoscimento di correlazioni tra i dati per scovare modelli e schemi ricorrenti, oppure dei trend
  • Creazione di report e documenti per la comunicazione con altri professionisti

Il data analyst, quindi, non lavora da solo, anzi: collabora strettamente con project manager e data scientist per trovare quali sono i problemi che frenano la crescita del business e arrivare alle soluzioni.

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Differenza tra data analyst e data scientist

Molti pensano che data analyst e data scientist siano la stessa figura, ma in realtà sono due professionisti molto diversi, ma svolgono un lavoro complementare. Infatti si trovano spesso a collaborare in team multidisciplinari.

Ma qual è la differenza tra data analyst e data scientist

Il data analyst si basa sui dati analizzati per elaborare informazioni utili per le strategie di business, mentre il data scientist usa quegli stessi dati per progettare modelli matematici e, soprattutto, per prevedere gli andamenti futuri. La data science è, se vogliamo, un tipo di programmazione avanzata. 

La differenza sostanziale tra queste due figure è che il data analyst riceve richieste dagli altri professionisti in modo da cercare tra i Big Data ciò che serve per il business, mentre il data scientist è quello che fa le domande per sapere come muoversi nel modo più preciso. 

Leggi anche: Come diventare data scientist e quanto guadagna 

Come diventare data analyst

Per diventare data analyst non esiste un percorso preciso: hai quindi davanti a te diverse opzioni. 

Sicuramente, però, essere in possesso di una laurea è l’ideale, perché la maggior parte dei data analyst ha alle spalle un percorso universitario. I corsi più indicati sono quelli in materie scientifiche come Matematica, Informatica, Statistica o Ingegneria Informatica, ma è comune anche la laurea in Economia e Finanza. Anche in queste facoltà si studiano approfonditamente materie come informatica e statistica, che sono pilastri fondamentali per la data analysis. 

Esistono poi diversi master per specializzarsi, come per esempio il Master Data Science e Business Analytics all’Università di Bologna. Ovviamente corsi di studio come questi comportano dei costi importanti, ma al contempo ti permettono di approfondire l’argomento nel giusto modo ed essere pronto per il mondo del lavoro. Inoltre spesso le lezioni sono in inglese, perciò se ancora non ti senti sicuro scopri come imparare una lingua da autodidatta in un mese!

Devi sapere, però, che è possibile diventare data analyst senza laurea. Per esempio con Start2Impact, che offre un corso in Data Analysis a cui puoi accedere senza particolari requisiti, se non la buona volontà. Qui non solo puoi studiare quando vuoi, ma porterai avanti anche molti progetti che saranno valutati dai coach e che potrai inserire nel tuo portfolio: in questo modo, anche senza esperienza lavorativa avrai già qualcosa da mostrare durante i colloqui. Tutti gli studenti di Start2Impact trovano lavoro e sono seguiti fino a quando non avviene: con un impegno stimato di 20 ore a settimana, in due mesi sarai riuscito a diventare data analyst.
L’accesso ai corsi costa 897€ per un intero anno, perciò non preoccuparti se hai meno tempo da dedicare allo studio per altri impegni! 

Competenze del data analyst

Naturalmente, un data analyst ha determinate competenze tecniche derivanti dallo studio e dalla pratica nel suo lavoro. Queste hard skills sono: 

  • Linguaggi di programmazione (VBA, SQL, Python)
  • Conoscenza avanzata di Statistica e Matematica
  • Strumenti di Business Intelligence
  • Competenze di Data Visualization
  • Conoscenza DBMS (Database Management System)
  • Livello avanzato di Excel 

Questo però non basta: per svolgere un lavoro del genere ci vogliono anche altre qualità, delle abilità personali ben precise e delineate, fondamentali per riuscire a vedere le cose nel modo giusto. Queste soft skills sono: 

  • Problem solving
  • Capacità grafiche, utili per creare delle infografiche per comunicare e spiegare le analisi effettuate al resto del team
  • Doti comunicative
  • Attenzione al dettaglio e precisione
  • Pensiero analitico: se non ce l’ha chi fa analisi per lavoro chi lo deve avere?!
  • Doti organizzative

Insomma, per diventare data analyst servono tutte quelle capacità necessarie al lavoro di squadra proprio perché ci si trova spesso a collaborare a stretto contatto: un’azienda è un sistema di professionisti diversi capaci di ascoltarsi a vicenda e giungere insieme ai migliori risultati. 

Dove lavora un data analyst

Il data analyst può trovare lavoro in molti settori diversi, in pratica in ogni contesto aziendale: consulenza, produzione industriale, turismo, settore immobiliare, società di telefonia e amministrazioni pubbliche… Dappertutto. 

Sicuramente, però, gli ambiti più ambiti -e più retribuiti- sono l’ICT (Information & Communication Technologies), le banche e il settore assicurativo. Interessante anche l’opportunità di lavorare con la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale. 

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Quanto guadagna un data analyst: stipendio

Quella del data analyst è una professione sicuramente ben retribuita, soprattutto nel settore ICT.

In generale, comunque, un profilo junior guadagna circa 30 000€ annui, per arrivare a 50 000€ con alcuni anni di esperienza (senior). Le variazioni di stipendio dipendono sia dal settore sia dall’azienda in particolare ma parliamo comunque di uno stipendio medio di 34 000€ lordi l’anno, che equivalgono a circa 1800€ netti al mese. Molto più di uno stipendio standard italiano!

Se poi stai valutando l’estero allora le cose cambiano: un data analyst negli USA guadagna tra i 70 e gli 80 000€ dollari l’anno, praticamente il doppio. 

E questo era tutto. Ora che sai come diventare data analyst non ti resta che chiederti: è questa la strada giusta per me? Solo tu puoi saperlo. Noi possiamo solo ricordarti di non scegliere un lavoro solo per il guadagno che ti porterà, ma di tenere in considerazione più fattori. L’orario di lavoro, gli spostamenti che comporta, le mansioni, il tipo di lavoro -se individuale o di gruppo-, il percorso formativo… È tutto molto importante: ne va del tuo futuro!

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